Swimsuits, Cotton Club; pareo from Maldives; Hat, la Bottega di Brunella.
Local fruits, Honeymoon suite in Punta Islita, local lizard, night in Punta Islita, our private little pool in Punta Islita.
Local cows and cowboys, horses herd.
Local flowers.
Tropical shower in Punta Islita.
Pareo from Maldives; Hat, la Bottega di Brunella
Questa era una piccola preview dei giorni trascorsi a Guanacaste, una regione remota del Costarica affacciata sull’Oceano Pacifico. Nel prossimo post vi racconterò come mai spingersi fino a questi luoghi selvaggi non sia proprio il massimo della vita sotto molti punti di vista. E del perché i panorami stupendi non riescano comunque a compensare disagi grandi e piccoli.
Bellissima la foto notturna…
Grazie tesoro!
Come e’ andata all’Elba?!
Baci :-***
queste foto mi hanno dato la mazzata finale!!! Voglio partire!!!!!!
stupende come sempre comunque 🙂
Ciao Kamila,
io invece sono appena tornata da Londra e sono veramente stremata, oltre che afflitta da un terribile mal di gola!
Non vedo l’ora di tornare alla solita routine casalinga e a un po’ di sano isolamento campagnolo!
Un bacione :-***
Che posto incantevole e anche le foto sono molto belle, complimenti.. Peccato per le strade malandate e i vari disagi: sarebbe stato interessantissimo azzardare qualche giro fuori dai circuiti conosciuti.. (anche se a quanto pare non è mancata un po’ di avventura, anche solo per muoversi)..
Buona Londra!
*
Ciao Elettra!
Nel prossimo post vi mostrerò che razza di strade ci sono in questa regione del Costarica: una roba che neppure le piste in mezzo alla savana africana!
Forse nella stagione secca le cose vanno un po’ meglio, ma purtroppo nella Green Season diventa proibitivo anche battere i circuiti c.d.”turistici” 🙁
Che poi in realtà questa regione (a parte Samara che è una località molto amata dagli italiani) è pochissimo turistica e decisamente molto selvaggia.
Quello che mi ha molto delusa è stato scoprire che a parte spiagge, praterie e foreste non c’è niente di niente: i villaggi sono costituiti solo da capanne, campetti da calcio e puelperie (drug store) e Nicoya che è la città principale della regione è veramente orribile!!!
Non c’è nulla di caratteristico da vedere e nulla di caratteristico da comprare 🙁
Io già mi immaginavo gioielli d’argento e turchesi à gogo e tessuti meravigliosi (quando viaggio mi faccio un sacco di film e la mia immaginazione da il meglio di sé!) e invece il mio unico acquisto è stata un’amaca!
Un bacione tesora :-***
Eh beh! L’amaca non è mica male! 😀
Con un oceano così impetuoso da incutere rispetto e dei panorami così belli, magari si sono concentrati a preservare questo o semplicemente a vivere solo con e di questo..
Sono comunque scenari mozzafiato difficili da trovare da queste parti e poi, non sottovalutarlo, ti sei portata a casa un’amaca!
baci
Amica, sono finalmente riuscita a leggere e vedere tutti i post del viaggio in Costarica dal pc e non dall’angusto schermo del bb (che per di più si “mangia” i miei commenti)! a parte il post sulla cucina che mi fa venir fame nonostante abbia appena fatto una lauta colazione tutte le foto sono meravigliose, sembra davvero una terra magica e completamente diversa da tutto quello visto finora! Ma è questa la spiaggia della notte di San Lorenzo?!? E’ un sogno, letteralmente! Tu riesci ad essere super chic anche in tuta nella giungla, altro che Ines, dovresti davvero fare il manuale della perfetta globetrotter: hai la frangia perfetta anche in spiaggia, ti stimo ;-D! E poi mi sono innamorata di quelm cappello meraviglioso, dopo tutti gli orrendi pseudo panama di plastica che spopolano quest’estate! Un abbraccio a presto!
ps: no comment sui marmocchi in hotel, altro che il sistema anti-bambini sull’aereo! Come te la sei cavata con il disastro-frigo?
Ciao tesora!!!
Non mi dir niente: ho una nostalgia delle prelibatezze costaricane ora che sono tornata alla mia routine quotidiana, e sono pure a dieta ferrea per smaltire tutto quello che mi sono mangiata!!!
La spiaggia dove abbiamo visto le tartarughe marine deporre le uova e’ a 20 minuti di strada sterrata da Playa Islita e si chiama Playa Camaronal
http://www.moon.com/destinations/costa-rica/nicoya-peninsula/playa-camaronal-manzanillo/playa-camaronal-punta-bejuco
E’ stato uno spettacolo davvero meraviglioso!
Purtroppo le foto scattate non sono venute perche’ era buio pesto e la nostra guida aveva solo una minuscola lampada ad infrarossi per illuminare la bestiolina.
La cosa che mi ha emozionata di piu’ (e infatti piangevo come una cretina!) e’ stata la tartaruga che, seppellite le sue uova, tribolava per ritornare nell’Oceano, con tutti noi che la scortavamo in religioso silenzio nella luce argentea della luna… *__*
Ho gli occhi lucidi pure ora!
Poi in realta’ poverina ha faticato per nulla perche’ i biologici marini della riserva scavano immediatamente, prendono le uova e le mettono in una nursery protetta e sorvegliata giorno e notte fino a che non si schiuderanno.
La mia frangia era tutt’altro che perfetta in spiaggia anche perche’ ho passato una settimana sempre con i capelli bagnati, giorno e notte tra mare, piscina, pioggia e umidita’!!!
E infatti il cappello e’ strategico 😀
I bambini li avrei ammazzati, ti giuro!!! Erano dei marmocchi inglesi con delle tali faccette da stronzi!!!
Il disastro frigo e’ stato veramente la ciliegina sulla torta: abbiamo lavato e ripulito l’aggeggio infernale fino a mezzanotte e mezza, poi stanchi morti siamo filati a letto e abbiamo dormito 12 ore consecutive 😀
Comunque il mio jet lag e’ ancora in corso: stanotte alle 3.00 mi aggiravo ancora con gli occhi sbarrati, stanca morta ma sveglia come non mai!!!
E domani ripartiamo, destinazione Londra!
Baci tesora :-***
La forza straripante dell’oceano… Chissà che emozione. E poi quel fiore sembra davvero paradisiaco.
Ah, l’indice di invidia è salita vertiginosamente 🙂
Ciao Alma!
Devo dire che non ho amato molto l’Oceano: l’unica volta che ho fatto il bagno (il primo giorno) sono quasi affogata!
Non solo ho bevuto ma mi e’ anche entrata l’acqua nelle orecchie uscendo dal naso… una sensazione orribile 😀
Poi mi sono limitata a passeggiare e ad osservarlo a distanza di sicurezza 😀
Ciao Roberta,
i tuoi post mi fanno compagnia e li aspetto con ansia. Il fotografo sta diventando sempre più bravo, le location son strepitose e tu sei sempre un bel vedere. Ti saluto dalla assolata Sardegna sempre più disastrata da orde di animali travestiti da turisti (anche se griffati) . Un abbraccio
Ciao carissima!
Sai che io non sono mai stata in Sardegna?!?
Ma immagino benissimo lo scempio dei turisti 🙁
Lo stesso che affligge anche la Costiera Amalfitana… dove infatti ho smesso (a malincuore) di andare!
Un grosso abbraccio e buone vacanze.
Che foto stupende! Sembra un posto davvero meraviglioso! E immagino lo sia!
ps: bellissimi cappello e pareo, proprio adatti all’ occasione =)
Passa a trovarci se ti va
http://www.ladolcemoda.it
Ciao Simona,
grazie per il commento e la visita 🙂
Passo a trovarti molto volentieri!
Bello! Voglio proprio sapere come ci si trova in questi posti paradisiaci! Io sono una persona che si aspetta ogni comodità dal posto in cui vado a stare, altrimenti me ne sto meglio a casa 🙂
E detto questo devo dire che hai un fisico pazzesco!!! 🙂
Ciao Lela,
gli hotel erano entrambi favolosi con piscina o jacuzzi privata e panorami stupendi… peccato che entrambi fossero pieni di famiglie con bambini schiamazzanti!
Pensa che nel secondo hotel ho dovuto chiedere di cambiare camera perche’ ogni santa mattina venivamo svegliati alle 6.30 dalle urla dei piccoli mostriciattoli che erano di fianco a noi =.=
Oltre a questo un altro disagio enorme sono state le vie di comunicazione: nella regione di Guanacaste la maggior parte delle strade sono sterrate e durante la Green Season oltretutto sono in condizioni pietose!
Muoversi da un posto all’altro richiede ore di macchina e puoi ritrovarti come niente su una strada che finisce all’improvviso in un fiume in piena!!!
Non male direi!!
Non credo di vedermi bene in mezzo a strade sterrate e fiumi in piena 😀
All’inizio puo’ anche essere divertente (ci si sente molto Overland!) ma dopo un po’ diventa veramente frustrante!