Greetings from Macondo. 8

I wore: shirt, Zara; shorts, Stella McCartney; espadrillas, courtesy of Castañer; straw bag, from Ischia; carré wore as belt, Hermès ex libris en camouflage; bakelite bangles, vintage; sunglasses, courtesy of Pollipo’; watch, Cartier; silver charms, Me&Ro.

E’ dedicata al capolavoro assoluto di Gabriel García Márquez la capsule collection in edizione limitata Eco-tropical, ideata da Castañer per l’estate 2013.

In queste foto indosso le espadrillas modello Celia in tela di cotone Memorias, confezionate a paio e non in serie naturalmente, come tutte le espadrillas della Maison spagnola creata nel 1927 e sinonimo in tutto il mondo delle mitiche calzature amate da Grace Kelly e Salvador Dalì.

La capsule collection pensata da Isabel Castaňer è una vera e propria cartolina da Macondo, il mitico villaggio nato dal genio dello scrittore colombiano che fa da sfondo, con le sue atmosfere sognanti ed irreali, all’indimenticabile saga della famiglia Buendía.

Potevo non innamorarmi di questa collezione, io che ho letto e riletto con religioso fervore tutti i romanzi di Márquez e che ho amato ogni riga, ogni sillaba ed ogni personaggio?!?

E quindi eccole qua, le mie espadrillas (che trovate in vendita nell’e-shop di Castañer), in un abbinamento estivo che più classico non si può: shorts a righe e cesto di paglia.

“Molti anni dopo, di fronte al plotone di esecuzione, il colonnello Aureliano Buendia si sarebbe ricordato di quel remoto pomeriggio in cui suo padre lo aveva condotto a conoscere il ghiaccio.
Macondo era allora un villaggio di venti case di argilla e di canna selvatica costruito sulla riva di un fiume dalle acque diafane che rovinavano per un letto di pietre levigate, bianche ed enormi come uova preistoriche.
Il mondo era cosí recente, che molte cose erano prive di nome, e per citarle bisognava indicarle col dito”.
G.G. Márquez, Cent’anni di solitudine.