Ogni tre mesi circa arriva puntuale per posta una busta color guscio d’uovo con l’inconfondibile logo di Mariage Frères, Maison de Thé à Paris depuis 1854, con dentro il listino prezzi aggiornato e un piccolo depliant con tutte le novità in fatto di tè, teiere e coffrets de cadeaux.
L’ultima è arrivata proprio lunedì.
Sorseggiare o acquistare un tè da Mariage Frères costituisce una vera e propria esperienza dei sensi.
Dei tre Salon de Thé con boutique annesse io preferisco quello sulla Rive Gauche, in rue des Grands-Augustins perché, pur essendo più piccolo, è anche meno affollato di turisti rispetto a quello nel Marais.
La piccola boutique è una vera e propria delizia per la vista e per l’olfatto e si potrebbero passare ore a guardare incantati gli scaffali scuri che arrivano fino al soffitto dove sono custoditi, in grandi scatole laccate, i preziosi e profumati mélanges.
La “liste” della Maison si compone di nove fittissime colonne di tè suddivisi per provenienza (nove diverse province Cinesi, Formosa, il Darjeeling e l’Assam indiani, il Nepal, Ceylan, il Giappone, la Thailandia, la Birmania, il Laos, il Vietnam, l’Asia Minore, l’America Latina, l’Africa e perfino l’Oceania), e di un numero incredibile di mélanges suddivisi per momenti del giorno e per profumazione.
I miei due mélanges preferiti sono il Ruschka, un blend russo per il pomeriggio, e il Chandenargor che è un Chai, cioè un tè nero molto speziato da bere con il latte.
Un altro tè nero che amo particolarmente è il Thé des Prières, un tè fiorito da meditazione che fa parte della collezione “Les calligraphies du thé” ed è contenuto in una piccola scatola laccata color argento decorata da scritte in sanscrito.
Poi ci sono i rari tè bianchi: io ho provato il Neige de Soie, che è un “aiguilles d’argent” fiorito, dal delicatissimo sapore erbaceo (mi ricorda un bagno caldo di fieno), e il Brume de Rose, un “Pai Mu Tan Impérial” profumato con petali di rosa e foglie di limone.
Tra le novità sono imperdibili i preziosi tè himalayani: neri, verdi, bianchi e blu (il tè blu è incredibile, l’ho acquistato per la prima volta a dicembre in un microscopico negozietto di Strasburgo e l’ho trovato veramente eccezionale); i Thé Vert Nouveau che arrivano direttamente dalle montagne del Giappone; i Fleurs de Thé: piccole palline di tè verde che a contatto con l’acqua “sbocciano” liberando fiori di crisantemo, trecce di gelsomino e petali di rose; i Thé Or: palline di tè cinese rivestite di foglie d’oro. E ancora i tè speciali per le feste: il blend dedicato al Natale, quello dedicato a San Valentino, quello pasquale, quello rosso autunnale profumato ai marrons glacés…
Anche gli accessori per l’arte del tè sono stupefacenti: teiere rivestite d’oro a forma di dromedario ispirate ai racconti delle Mille e una Notte; sontuosi Samovar o piccole panciute teiere di vetro soffiato (io adoro la “Happy Aladin“, che sembra proprio una lampada magica, e la “Happy Tzar” d’ispirazione russa); perfino le semplici teiere di porcellana hanno fogge e colori incredibili (rouge passion, jaune impérial, encre de Chine) e sono spesso decorate da nappe di seta multicolori.
Poi ci sono le boites à thé, scatoline in metallo laccato e serigrafato per conservare le preziose foglioline, anche queste in una gamma infinita di colori, dal porpora all’arancio, dall’argento al verde giada.
Accanto a tè ed accessori ci sono piccole chicche gourmand: la “poudre de jade“ che altro non è se non il prezioso thé matcha, lo zucchero candito, i biscotti, le gelatine, i bonbons e i cioccolatini tutti naturalmente aromatizzati al tè.
E non mancano candele, incensi e piccoli deliziosi libri su “L’Art français du thé“.
Una volta fatti gli acquisti di rito è d’obbligo una sosta nella sala al secondo piano per il brunch (delizioso) o semplicemente per sorseggiare una tazza di tè degustando almeno uno degli incredibili dolci della Maison.
Per saperne di più e per acquistare online: www.mariagefreres.com
Ho un bellissimo ricordo legato alla Galerie Lafayette e alla mia infanzia: quando ero bambina studiavo danza classica e mio padre mi aveva riportato da un viaggio a Parigi un paio di meravigliose scarpette da punta di raso color rosa cipria (le conservo ancora) ed un fermaglio per i capelli con un gigantesco fiocco di velluto blu notte, entrambi acquistati proprio alla Galerie Lafayette… e così nelle mie fantasie di bambina quel luogo è sempre stato un po’ come uno scrigno di inimmaginabili tesori.
La prima volta che ho visitato la Galerie ero già adulta, mancavano pochi giorni a Natale e la facciata esterna era ricoperta di incredibili luminarie, come a voler riconfermare i miei sogni infantili.
Grazie per avermi fatto ripensare a quei ricordi polverosi.
Per chi è sempre di fretta, e non ha la fortuna di assaporare un pomeriggio nei salòn di Mariage frérs, può trovare un corner della Maison anche presso le galerie Lafayette “Maison” in Bvd. Haussmann, dove oltre al corner di mariage Freres se riuscirete a sopportare le ondate di giapponesi & Co. potrete trovare delle vere chicche in fatto di oggettistica da casa.
Un consiglio: andate verso l’orario di chiusura e sarete praticamente indisturbati :-)))
Una nota sulla foto: come una goccia di rugiada, la scatola bianca del the con petali di rosa spicca evocando fragranze soavi 😉
S.