Londra o Manhattan?


Stamattina piove e, dopo le fatiche del week end, mi sento poco propensa ad altro che a pigre riflessioni.
Sono reduce da due film di Woody Allen: l’ultimo uscito (e terzo del filone londinese) “Cassandra’s Dream” (titolo trasformato in italiano nel poco incisivo “Sogni e Delitti“); e un vecchio film newyorkese trasmesso ieri notte per il Cinefestival di Rete 4, “Melinda e Melinda“.
La mia passione per il cinema di è superficiale e discontinua e quindi mi riprometto ancora, e per l’ennesima volta, di vedere “Match Point” e “Scoop”, i primi due film girati nella capitale londinese.
Nell’attesa di realizzare il mio proposito devo quindi accontentarmi di questo terzo, che è divertente e cattivo, ma con un finale amaro.
I due fratelli (il dandy perdigiorno Ewan McGregor, e il giocatore incallito Colin Farrel) sono due perfette icone di nevrosi, vizi, debolezze, scrupoli tardivi e mancanza totale di scrupoli; lo zio d’America (Tom Wilkinson) è un perfido bontempone; la bella attricetta dilettante (Hayley Atwell) è una perfetta arrampicatrice sociale dai facili costumi sessuali… insomma gli ingredienti ci sono tutti.
Londra però è solo uno sfondo, e non una dei protagonisti: ci sono tristi sobborghi lontani mille miglia dall’upper class ed un mare bruttino e grigio su cui galleggia una barchetta dal nome profetico, perfetti palcoscenici per la mediocrità e il vuoto esistenziale dei protagonisti; e ci sono un paio di bellissime “scene campestri” con giardini inglesi, pic nic e vecchie Jaguar (che fanno tornare alla memoria i migliori film di Ivory) per inscenare il desiderio di rivalsa e di ascesa sociale, e il tentativo di fingersi diversi da quel che si è.
Ben diversa è la New York di “Melinda e Melinda” (che non è di certo uno dei film migliori di Allen… anzi, benché leggero e divertente, lo definirei appena “carino”): la città riempie ogni scena, è perfetta e patinata con i colori autunnali di Central Park, gli eleganti loft dell’upper class, i piccoli bistrot d’atmosfera, le ville agli Hamptons. La città caratterizza ogni personaggio: dalle principesse di Park Avenue, tutte shopping e colazioni; al romantico pianista nero di Harlem; al tragicomico e nevrotico protagonista, originario di Brooklyn.
Insomma, lasciando da parte i temi dei due film (delitto e castigo nel primo; nevrosi ed infedeltà nel secondo) e guardando solo ai luoghi… volendoci porre una domanda oziosa: Londra o Manhattan?


Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

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