Mi ero ripromessa di parlare un po’ dello shopping fatto tra Milano e Roma, ma gli ultimi eventi mi hanno decisamente travolta!
Oggi però mi sento un po’ più vicina ad uno stato d’animo normale, e quindi penso di poter distogliere per una mezz’oretta almeno le energie, i pensieri, le letture e le ricerche dall’argomento “India”.
Parlando della nobile arte di girare per negozi spenderò giusto due parole sull’abissale differenza che c’è nel fare shopping a Roma piuttosto che a Milano.
E’ pur vero che a Roma a volte i negozi sono meno aggiornati sulle ultimissime novità e che possono capitare delle commesse incompetenti, ma volete mettere l’atmosfera rilassata, informale e gentile che permea le più lussuose boutique della capitale con la freddezza ai limiti della scortesia che caratterizza molto spesso le stesse, a Milano?
La collezione primtemps-eté 2008 è a dir poco favolosa in quanto, guarda caso, ispirata all’India.
Gli incantevoli carré in seta nei toni del giallo oro, dell’arancio, del porpora, del carminio evocano le atmosfere fiabesche delle haveli e dei mercati del Rajastan.
Il più originale è senz’altro Colour Masala (il masala è una miscela di spezie indiana) su cui il pennello di N.S. Harsha ha dato vita ad un lieto festino di commensali in abiti tradizionali e non, su uno sgargiante fondo color ciclamino.
Ma sono deliziosi anche il carrè Kantha ispirato a motivi tradizionali indiani; Indian Dust con disegni floreali kashmiri (splendido soprattutto nella tonalità rose indien); lo scialle in mussolina Shiny Brides, ricamato di paillettes e perline come il più prezioso dei sari e il carré Coton Charms Mini Brides de Gala con tintinnanti medagliette argentate.
Il mio preferito, per ovvie ragioni è però il carrè La danse du cheval Marwari.
Il mio shopping da Hermès si è limitato agli articoli da bagno (bagno schiuma e crema per il corpo Un jardin sur le Nil), ma ho curiosato anche tra gli accessori per cani e cavalli: deliziosi i collari in suede nel caratteristico arancione di Hermès o in azzurro polvere, con tanto di chiavetta e lucchetto; lusso puro per le fruste da addestramento in pelle nera o rossa con il fiocco arancio, prezzo intorno ai 900 euro.
Fare un giro da Louis Vuitton è d’obbligo.
Sia a Milano che a Roma ho visto solo pochi pezzi delle nuove collezioni: la linea Watercolor dipinta a mano dall’artista R. Price, e la linea in tela Monogram Dégradée con scritte jokes.
Nessuna traccia invece di quest’ altra novità.
Ma c’erano comunque altre cosette deliziose e a prezzi accettabili: le cinte vernis sono diventate più vezzose grazie ai piccoli charms smaltati appesi alla fibbia; oltre alle solite mule très chic, in vari colori e materiali, dalla pelle al jeans, tra le scarpe ho notato delle adorabili ballerine (le marguerite) in pelle tinta unita con il fiocchetto ornato dagli inconfondibili fleurdella Maison.
A Roma una commessa gentilissima mi ha fatto visitare l’intero negozio (nonostante fossi entrata solo per curiosare), senza lesinare spiegazioni e gossip sulle ultime collezioni.
Benchè le nuove borse in pelle intrecciata siano molto belle, continuo a preferire le semplici e raffinatissime Lady Dior; pare invece che tutta la linea in tessuto logato sia stata messa fuori produzione (ti pareva: io ne ho addirittura due!), stessa sorte per la mitica Saddle che d’ora in avanti sarà acquistabile solo su ordinazione e nelle versioni limited edition o in pellami pregiati.
Deliziosa la piccola gioielleria della Maison francese: i miei preferiti sono i teschietti in oro bianco della collezione Fiancée du Vampire (“Amour éternel entre un vampire et une jeune fille”, collezione creata da Victoire de Castellane, e di cui fa parte anche l’anello in oro bianco, diamanti e tormaline rosa, regalato da Sarkozy a Carla Bruni).
Ma sono carinissimi anche i charms ispirati agli oggetti amati da Dior (la sedia Luigi XV, le forbici da sarto, il rocchetto di filo etc…) e quelli della collezione Oui.
Per non parlare del ciondolo in oro bianco a forma di minuscola scatolina con all’interno un anellino in oro giallo con diamante: per una dichiarazione d’amore trés romantique.
Per finire Miu Miu: una collezione primavera estate se possibile ancora più adorabile delle precedenti!
Nei toni del rosa, del viola e del celeste piccole gonne romantiche; minuscoli e leggerissimi trench ricamati; micro short di broccato; camicette impalpabili e piene di ruches; sandali coloratissimi con il tacco gioiello; ballerine di raso o pelle metallizzata tempestate di pietre colorate; scarpe ornate da libellule e insetti; cerchietti lussuosi come coroncine; originali collane e bracciali fatti con pietre, stoffa e velluto; colletti e polsini da educanda; deliziosi e preziosissimi abitini.
Un mix perfetto di romanticismo e semplicità, con le linee impeccabili che caratterizzano sempre le collezioni di Miuccia Prada.
Nella boutique di via del Babbuino i commessi sono di una gentilezza squisita, ed ho provato molte gonne prima di sceglierne una stupenda, in lino color rosa fragola.
La soddisfazione più grande?
Entrare nella taglia 38 nonostante gli stravizi alimentari degli ultimi mesi!