Oriente. 1


Un racconto e un film.
La prima moglie
di Pearl S. Buck.

E’ un breve racconto sulla condizione della donna nella Cina dei primi del Novecento.
Appena cinquanta pagine, lievi come petali di peonie ormai sfiorite.
L’ineluttabile cedere della Tradizione davanti all’inarrestabile avanzata della Modernità.
Un sentimento di pacata e rassegnata tristezza pervade tutto il racconto fino al doloroso epilogo che, benché inevitabile, non può non lasciare per un istante senza fiato, attoniti ed amareggiati.

Jodhaa Akbar
di Ashutosh Gowariker.

Una sorta di “Ben Hur” Bollywoodiano: la storia d’amore tra una bella principessa Rajput e l’Imperatore Mughal Jalaluddin Akbar.
Ambientato nell’India del sedicesimo secolo, 180 coloratissimi minuti che volano tra cruente battaglie, cavalli ed elefanti meravigliosamente bardati, guerrieri eroici, intrighi di corte, principesse indomite, danze, canti ed incredibili cerimonie religiose.
I costumi ovviamente sono meravigliosi e le ambientazioni lasciano senza fiato: il forte di Amber e quello di Agra, il deserto, i palazzi principeschi, i giardini.
L’ho comprato per caso in un negozietto indiano della mia città (ero entrata per acquistare curry e radici di zenzero), il dvd ha una qualità pessima e i sottotitoli in inglese sono un po’ pasticciati, ma per cinque euro non si può davvero pretendere di più!

Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

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