E’ considerato il sommo poeta giapponese e la sua figura è ancora oggi circondata da un’aura di sacralità.
Nasce a Ueno nella provincia di Iga, da una famiglia di samurai e diviene allievo del grande letterato e poeta Kitamura Kigin.
Con il passare degli anni la sua fama va consolidandosi, e il poeta nel 1677 crea addirittura una sua propria scuola.
Lo pseudonimo con cui è conosciuto gli è ispirato da un albero di banano -basho- che cresce nel giardino della piccola casa di proprietà del suo allievo Fukagawa, e in cui si ritira a vivere, avvicinandosi anche al buddhismo zen.
Il grande incendio che nel 1682 devasta Edo e la sua piccola casa, lo costringerà a consumare il resto della sua esistenza in lunghe peregrinazioni a piedi lungo le strade del Giappone.
Basho diviene quindi un eremita errante, e il suo viaggio è una ricerca continua di un’ascesi che passa attraverso la fusione con le piccole cose della natura e con il fluire dei suoi tempi.
Morirà a causa di un attacco di febbri nel 1694, prematuramente invecchiato e logorato nel fisico.
I suoi resti sono sepolti nei pressi del tempio buddhista sul lago Biwa, come lui stesso aveva desiderato.
una collina che non ha nome
velata nel mattino.
La primavera parte:
pianto tra gli uccelli e lacrime negli occhi dei pesci.
***
Al profumo dei pruni,
d’improvviso appare il sole,
sul sentiero montano!
***
La quercia
sembra non curarsi
dei ciliegi in fiore.
Estate
Erba estiva:
per molti guerrieri
la fine di un sogno.
Autunno
Inizio d’autunno:
nel mare e nei campi
un verde solo.
***
Flebili, i crisantemi
si ergono,
dietro l’acqua.
***
Il vecchio nido
del corvo in viaggio
si è fatto pruno.
***
Un banano nel temporale,
il gocciolio dell’acqua nel catino
scandisce la mia notte.
Inverno
Giorno d’inverno:
sul cavallo
un’ombra di gelo.
***
Lo specchio è chiaro
e terso –
tra i fiori di neve.
No, non ci ho mai provato: solo guardando la lunghezza dei miei post è facile intuire che la sintesi non è tra le mie qualità 😉
Inoltre credo che sia un genere poetico molto difficile per un occidentale (sia da leggere che, eventualmente, da imitare) perché riproduce le componenti tipiche della mentalità nipponica e quella particolare atmosfera che loro chiamano “yugen” che si può tradurre alla meno peggio con l’espressione “profondità misteriosa”.
Questo termine è riferito alla realtà, alla semplicità naturale così difficile da cogliere nella sua essenza.
L’haiku esorta a godere di qualcosa di ineffabile e che non ci sarà mai completamente rivelato.
Piuttosto difficile da cogliere per un occidentale, se non con grosso sforzo!
Eppure qualcuno considera paragonabile agli haiku una famosa poesia di Quasimodo:
“Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed e subito sera.”
E che dire di:
“E m’illumino d’immenso”
di Ungaretti?
Ok, la smetto!
Comunque c’è in internet una pagina molto interessante che parla di tutto questo, partendo proprio da Basho e dalla sua famosa rana.
http://www.zenfirenze.it/Approfondimenti/haiku-paolo-pagli-app16.asp
grazie per la precisazione 🙂
..ma tu hai mai provato a scriverne?
Di queste haiku preferisco quella dell’estate.. Basho riesce a rappresentare bella anche la morte, purchè gloriosa..
ciao!
ice*
Sì, sono proprio di Basho.
Ho due raccolte di Haiku: una della BUR (Haiku – a cura di Leonardo Vittorio Arena) e una Oscar Classici Mondadori (Haiku – Il fiore della poesia giapponese da Basho all’Ottocento).
Sono entrambe interessanti a mio parere 🙂
Grazie della visita.
scusa la mia ignoranza, conosco Basho solo di fama, non ricordo le sue haiku..
queste che hai riportato nel post le ha scritte lui?
grazie e ciao!
ice*
Ciao Claudia, ti ho risposto in pvt!
Spero di aver soddisfatto la tua curiosità 😉
Curiosa di sapere, dopo il tuo ultimo commento, qual è il tuo hobby-lavoro…
Bellissimo questo post, come sempre!
Ciao, Claudia
Sul fatto che mi devi sempre dare retta non c’è dubbio!
Però quell’immaginetta lì l’ho trovata su google, semplicemente digitando “haiku, immagini”, quindi decisamente non c’era bisogno di arrivare fino ad Abano Terme 😛
bellissima l’ultima immagine … mi cadeva a fagiuolo per la tesina di disegno….perchè non ti do mai retta???
Non ci credo!!! Finalmente sono riuscita a postare qualcosa che ti piace 😛
La quercia
sembra non curarsi
dei ciliegi in fiore.
Molto bella questa parte.
Zyo