Pettegolezzi dalla Laguna. 6


Sono ormai arrivata al mio quinto giorno a Venezia e devo dire che il mio stato d’animo dominante è di delusione, sia per i film in concorso sia per l’atmosfera un po’ troppo mesta che si respira al Lido.

Benchè il mio accredito Industry mi consenta di bivaccare indisturbata all’Hotel Excelsior, l’attività di cacciatrice di gossip è purtroppo inconciliabile con quella di cinefila: stare appostata nella hall o sulle terrazze dell’hotel per sbirciare le star di passaggio (invero assai poche) mi avrebbe impedito di rinchiudermi nel buio delle sale e, benché il programma cinematografico non sia esaltante, ho comunque scelto la seconda opzione.

Così correndo da una sala all’altra ho visto di sfuggita solo tre vippetti nostrani di cui avrei fatto volentieri a meno: Tinto Brass e Valeria Marini (osceni, proprio come in Tv), e Paolo Brosio; mentre allungando il collo durante i tappeti rossi delle 19.00 ho potuto vedere Marco Bechis con il suo cast indios, e Jonathan Demme con la meravigliosa Anne Hathaway, a mio parere l’unica e vera star di questo festival, bellissima in uno strabiliante abito verde acqua (ho sfogliato parecchi giornali stamattina ma non sono riuscita a scoprire di chi fosse), e bravissima interprete di  Rachel get married, un film che mi ha fatto ridere e piangere, e che quindi ho adorato.

Stasera è la volta di Pappi Corsicato e del suo Il seme della discordia (spero di non morire dal sonno e di riuscire a trovare la voglia di tornare al Lido per la proiezione press-industry delle 22.30), mentre domani tocca a Mickey Rourke con The Wrestler di Darren Aronofsky che pare sia molto bello. Sempre a proposito del sex symbol di Nove settimane e 1/2:  stamattina su Ciak in Mostra (uno dei piccoli quotidiani cinematografici che circolano al Lido) ho letto che l’ex bel tenebroso è venuto in Laguna in compagnia della sua adorata cagnolina chihuahua di 15 anni di nome Loky, e che la bestiola ha addirittura una sua stanza all’Excelsior. Benché la notizia (a suo modo commovente) la dica lunga su come sia ormai ridotto quello che era il mio sogno erotico adolescenziale, non mi perderò per niente al mondo il suo film e il suo tappeto rosso!

Prima di chiudere solo due parole su qualche altro film visto in questi giorni.

Los Herederos di Eugenio Polgovsky, Orizzonti: ho abbandonato la sala dopo circa 40 minuti di sbadigli; con tutto il rispetto per i temi impegnati, questo documentario sui bambini messicani era veramente insopportabile.

Parc di Arnaud de Pallières, Orizzonti: ho lasciato anche questo a metà, ma non perché fosse proprio inguardabile. In realtà avrebbe anche potuto avere dei risvolti affascinanti, ma ammetto con un pizzico di vergogna di avergli preferito il tappeto rosso della Hathaway che capitava più o meno alla stessa ora.

Il primo giorno d’inverno di Mirko Locatelli, Orizzonti: i temi dell’omosessualità e del disagio adolescenziale. Ma trattati nel modo più soporifero possibile.

Gabbla di Tariq Teguia, Venezia 65: 140 minuti di film. Faccio mea culpa, ma dopo 35 minuti e svariati colpi di sonno nelle lunghissime scene silenziose (che sono un po’ il leit motif di questa Mostra) ho capito che non avevo la forza di subire un altro film del genere e sono fuggita attirandomi le ire del mio cinefilissimo vicino di poltrona.


Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

6 commenti su “Pettegolezzi dalla Laguna.

  • BaiLing

    Ragazzi, vedendo un servizio sulla Mostra del Cinema sul Tg3 mi sono resa conto di aver visto un altro super vip e a pochi centimetri di distanza: Wim Wenders… peccato che non l’avessi manco riconosciuto!

  • BaiLing

    Vedi che il film di Mickey Mummia Rourke ha vinto il Leone d’Oro?!? Io ho un fiuto infallibile per queste cose.

    E poi anche fosse stata una schifezza glielo dovevo al vecchio Mickey: è un po’ come andare a fare il servizio civile in una casa di riposo.

    Non si può abbandonare un vecchio “amore” adolescenziale solo perché è diventato gonfio e bolso e non ha quasi più i connotati.

    Come ha detto Corrispondances, sono politicamente corretta, io!!!

    A proposito Amica, come va la nuova caldaia?!? E che meraviglia il Signor P. che assume già le vesti di maschio di casa :-PPP

  • utente anonimo

    Ecco brava! Abbiamo trovato cosa farne di tutte le pellicole fin qui recensite: combustibile per l’inverno ormai alle porte.

    Vuoi mettere che vantaggio scaldarsi davanti al caminetto senza aver bisogno della TV accesa per godersi il film?

    Ci sarà un motivo se verbo “accendere” si usa per entrambi.

    Zyo

  • corrispondances

    Già che hai avuto la fortuna di vedere gli indios e Bechis, ti dovresti accontentare, ti puoi ritenere politicamente corretta, hanno incenerito la disgrazia Brass- Marini- Brosio……

    Del resto essere intellettuali ha il suo prezzo, e dire che io oggi fasteggio la nascita della nuova caldaia!!!! il sig.P. mi ha fatto un saccco di raccomandazioni su come controllare il lavoro dei tecnici, ma io sto qui a cazzeggiare in rete!!!

    Speriamo bene…il sacrificio di non essere a venezia, verrà ripagato con una caldaia funzionante???

  • utente anonimo

    Ecco finalmente una ragione valida per venire alla mostra: Anne Hathaway! Se me lo dicevi che c’era mi prendevo una settimana di ferie anche io.

    Ma davvero vai a vedere un film con Mickey Mummia Rourke? Mio Dio no… questo non potrei proprio sopportarlo!

    Zyo