Mancano esattamente 9 giorni a Natale ed il mio spirito natalizio quest’anno è decisamente latitante.
Perfino decorare l’albero è stata più una fastidiosa incombenza che una piacevole attività.
Sarà il tempo uggioso, sarà il mal d’Oceano Indiano…
Fatto sta che neppure l’imminente partenza per Parigi riesce a scuotere il mio sonnacchioso torpore, e (cosa strana per una shopaholic come me) il pensiero di tutti i regali ancora da fare contribuisce decisamente ad affossare il mio umore.
Però, almeno per quest’ultimo problema, ho trovato la soluzione ideale: la lista dei desideri di Save the Children ovvero un modo assolutamente originale e solidale per affrontare lo shopping natalizio.
Ci sono tantissimi regali per tutte le tasche ed avrete solo l’imbarazzo della scelta: una copertina per tenere al caldo un neonato sfortunato dall’altra parte del mondo, oppure una scorta di Plumpy’nut per bambini affetti da gravi problemi di malnutrizione; una macchina da cucire che permetterà ad una mamma con poche risorse di guadagnare qualcosa per sostentare i suoi bambini, o ancora una femmina di yak peloso (lo ammetto, è il mio regalo preferito!!!) per aiutare una famigliola tibetana.
Il regalo che sceglierete andrà simbolicamente a parenti ed amici attraverso una graziosa cartolina e tutti avranno un Natale un po’ più felice: i destinatari del dono simbolico perché si saranno risparmiati l’ennesimo oggetto inutile o il dono gastronomico da migliaia di calorie che li costringerebbe a supplementari tour de forcein palestra; voi perché riceverete i complimenti di tutti per la vostra idea originale e solidale, e perché potrete investire il tempo risparmiato a girare come delle trottole da un negozio all’altro in attività più piacevoli e rilassanti; i destinatari del dono concreto perché, con un piccolissimo sforzo, avrete contribuito a migliorare almeno un po’ la loro vita.
Perfino decorare l’albero è stata più una fastidiosa incombenza che una piacevole attività.
Sarà il tempo uggioso, sarà il mal d’Oceano Indiano…
Fatto sta che neppure l’imminente partenza per Parigi riesce a scuotere il mio sonnacchioso torpore, e (cosa strana per una shopaholic come me) il pensiero di tutti i regali ancora da fare contribuisce decisamente ad affossare il mio umore.
Però, almeno per quest’ultimo problema, ho trovato la soluzione ideale: la lista dei desideri di Save the Children ovvero un modo assolutamente originale e solidale per affrontare lo shopping natalizio.
Ci sono tantissimi regali per tutte le tasche ed avrete solo l’imbarazzo della scelta: una copertina per tenere al caldo un neonato sfortunato dall’altra parte del mondo, oppure una scorta di Plumpy’nut per bambini affetti da gravi problemi di malnutrizione; una macchina da cucire che permetterà ad una mamma con poche risorse di guadagnare qualcosa per sostentare i suoi bambini, o ancora una femmina di yak peloso (lo ammetto, è il mio regalo preferito!!!) per aiutare una famigliola tibetana.
Il regalo che sceglierete andrà simbolicamente a parenti ed amici attraverso una graziosa cartolina e tutti avranno un Natale un po’ più felice: i destinatari del dono simbolico perché si saranno risparmiati l’ennesimo oggetto inutile o il dono gastronomico da migliaia di calorie che li costringerebbe a supplementari tour de forcein palestra; voi perché riceverete i complimenti di tutti per la vostra idea originale e solidale, e perché potrete investire il tempo risparmiato a girare come delle trottole da un negozio all’altro in attività più piacevoli e rilassanti; i destinatari del dono concreto perché, con un piccolissimo sforzo, avrete contribuito a migliorare almeno un po’ la loro vita.
E per le amiche inguaribilmente animaliste?
Nessun problema!
Anche per loro c’è una soluzione a portata di mano: i deliziosi Humane Gifts della Humane Society International.
Anche qui varie fasce di prezzo e tante idee tra cui scegliere per un pensiero originale e concreto.
Nessun problema!
Anche per loro c’è una soluzione a portata di mano: i deliziosi Humane Gifts della Humane Society International.
Anche qui varie fasce di prezzo e tante idee tra cui scegliere per un pensiero originale e concreto.
grazie cara,
accolgo il tuo sorriso come prezioso dono
e lo ricambio 🙂
cercando di farmi contaggiare buon umore di cui ho tanta voglia
@Damiani:
essì… ma speriamo che passi presto questo periodo di austerity perché è veramente deprimente vedere come tutto lo scintillante e glamour universo consumistico creato da noi occidentali stia soccombendo a se stesso (come cantavano i Baustelle in una canzone profetica “muore il mercato per auto-consunzione” sigh…).
E’ vero che in fondo in fondo mi piacerebbe essere libera dal mio ossessivo legame con i beni materiali… ma non così in fretta, non così all’improvviso…
Insomma non mi sento ancora pronta a diventare una creatura austera 🙁
@Mitla:
Quella della beneficenza “vicina a noi” è una buona soluzione perché ci permette di vedere a cosa sono serviti in concreto i nostri soldi.
Con tutte le cose scandalose che si sono sentite a proposito di Onlus ed Enti benefici non si è mai troppo malfidati in effetti!
@Nirvanainblu:
Mi spiace per questo tuo stato d’animo 🙁
Le feste sono un vero e proprio supplizio per chi non è in vena di essere allegro e spumeggiante…
Io per fortuna quando si tratta di mangiare e viaggiare mi rianimo sempre e quindi anche se mi sento poco natalizia sopravviverò…
Un bacio cara, e un sorriso sincero… senza luci e lustrini :-*
quest’anno lucichii spenti in me …
nessun addobbo, nessuna voglia … tanta velocità nel cambiare pensiero quando vedo luci e lustrini … peraltro pochi in giro per fortuna …
spero finisca tutto in fretta … e la bontà la riservo ai prossimi giorni dell’anno quando tutti torneranno a distrarsi nel quotidiano … e chi resta riprende in mano i soliti problemi
Se si sapesse veramente che fine fanno questi soldi tutti ci priveremmo di qualcosa, senza pensarci due volte.
…
Personalmente vado sul classico, missionari della mia parrocchia … e non solo a Natale ^_^
…
la trovo un’idea originale e perfetta in un periodo di austerity come questo!
@zyo:
Come sempre hai colto nel segno: quelli che vivono dall’altra parte del mondo non possono darmi fastidio, no?!? 😛
Roba da non credere. Ammazzeresti a colpi di tacchi a spillo tutti i bambini che osano entrare nel tuo ristorante e vuoi salvare quelli che vivono dall’altra parte del mondo?
E’ il tuo modo di dimostrare che è facile amare ciò che non si conosce, oppure una forma di ritorsione (in questo caso non necessaria) nei confronti dei paesi poveri?
Zyo