#mytravels. Le premier jour de l’année. 3


Dopo una notte di Capodanno chiassosa e decisamente nazional-popolare sugli Champs Elysées (nonostante la polizia in assetto anti-sommossa per tenere a bada i facinorosi delle banlieu l’atmosfera rimane comunque abbastanza friendly) avevo bisogno di una giornata di assoluto relax da sola con me stessa, e così nel primo pomeriggio sono scappata nell’hammam della Mosquée de Paris.
Certo questo luogo non ha niente a che vedere con la spa dell’hotel Le Meridien di Casablanca dove ho sperimentato per la prima volta le delizie di hammam e gommage tradizionali, ma vale comunque una visita.

Potete scegliere un forfait da 38, 48 o 58 euro che comprende l’ingresso all’hammam, il sapone nero, un gommage, un té alla menta ed un massaggio della durata rispettivamente di 10, 20 o 30 minuti (vi consiglio il forfait da 38 euro perchè le massaggiatrici, molto prese a chiacchierare tra loro, non badano all’orologio e quindi anche il massaggio più corto durerà comunque una ventina di minuti).
Non fatevi spaventare dagli squallidi spogliatoi (a proposito: per far funzionare le serrature degli armadietti serve una moneta da un euro) né dalla scarsa grazia della donnina addetta al gommage: la sala dell’hammam in marmo chiaro e quella dei massaggi con balconcini in legno intagliato e splendide lampade di vetro multicolore sono  molto belle, le massaggiatrici sono piuttosto brave, e potrete rilassarvi un paio d’ore in un’atmosfera deliziosamente femminile, tra anziane arabe in abiti tradizionali e qualche turista un po’ spaesata, cullate dal rumore dell’acqua e da un continuo ed affatto spiacevole chiacchiericcio in arabo.
[Ricordatevi di prendere una salvietta al costo di 4 euro: siccome tra un massaggio e l’altro non si preoccupano sempre di cambiare gli asciugamani sui lettini, vi sarà senz’altro molto utile per preservarvi da questa sgradevole abitudine.] Dopo l’hammam è d’obbligo una sosta nella contigua sala da té per assaggiare i deliziosi dolcetti arabi
a base di mandorle, pistacchi e miele.

Per il resto è stata una giornata all’insegna della musica: a partire dal piccolo “Concerto di Capdanno” nella stazione metro di Chatelet (nove archi che mi hanno deliziata con il mio amato Pachelbel e con belle arie di Bach), fino al suonatore di chitarra che ci ha fatto cantare a squarciagola “Champs Elysées in una stramba trattoria vicino Notre Dame in cui ci siamo ritrovati a cenare, per finire con il suonatore di fisarmonica sulle cui note io e il Signor G. abbiamo improvvisato un valzer da marciapiede nella gelida notte parigina.
Che altro dire?
J’adore Paris!
Buon Anno a tutti!!!

Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

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