Dopo una notte di Capodanno chiassosa e decisamente nazional-popolare sugli Champs Elysées (nonostante la polizia in assetto anti-sommossa per tenere a bada i facinorosi delle banlieu l’atmosfera rimane comunque abbastanza friendly) avevo bisogno di una giornata di assoluto relax da sola con me stessa, e così nel primo pomeriggio sono scappata nell’hammam della Mosquée de Paris.
Certo questo luogo non ha niente a che vedere con la spa dell’hotel Le Meridien di Casablanca dove ho sperimentato per la prima volta le delizie di hammam e gommage tradizionali, ma vale comunque una visita.
Potete scegliere un forfait da 38, 48 o 58 euro che comprende l’ingresso all’hammam, il sapone nero, un gommage, un té alla menta ed un massaggio della durata rispettivamente di 10, 20 o 30 minuti (vi consiglio il forfait da 38 euro perchè le massaggiatrici, molto prese a chiacchierare tra loro, non badano all’orologio e quindi anche il massaggio più corto durerà comunque una ventina di minuti).
Non fatevi spaventare dagli squallidi spogliatoi (a proposito: per far funzionare le serrature degli armadietti serve una moneta da un euro) né dalla scarsa grazia della donnina addetta al gommage: la sala dell’hammam in marmo chiaro e quella dei massaggi con balconcini in legno intagliato e splendide lampade di vetro multicolore sono molto belle, le massaggiatrici sono piuttosto brave, e potrete rilassarvi un paio d’ore in un’atmosfera deliziosamente femminile, tra anziane arabe in abiti tradizionali e qualche turista un po’ spaesata, cullate dal rumore dell’acqua e da un continuo ed affatto spiacevole chiacchiericcio in arabo.
[Ricordatevi di prendere una salvietta al costo di 4 euro: siccome tra un massaggio e l’altro non si preoccupano sempre di cambiare gli asciugamani sui lettini, vi sarà senz’altro molto utile per preservarvi da questa sgradevole abitudine.] Dopo l’hammam è d’obbligo una sosta nella contigua sala da té per assaggiare i deliziosi dolcetti arabi a base di mandorle, pistacchi e miele.
Certo questo luogo non ha niente a che vedere con la spa dell’hotel Le Meridien di Casablanca dove ho sperimentato per la prima volta le delizie di hammam e gommage tradizionali, ma vale comunque una visita.
Potete scegliere un forfait da 38, 48 o 58 euro che comprende l’ingresso all’hammam, il sapone nero, un gommage, un té alla menta ed un massaggio della durata rispettivamente di 10, 20 o 30 minuti (vi consiglio il forfait da 38 euro perchè le massaggiatrici, molto prese a chiacchierare tra loro, non badano all’orologio e quindi anche il massaggio più corto durerà comunque una ventina di minuti).
Non fatevi spaventare dagli squallidi spogliatoi (a proposito: per far funzionare le serrature degli armadietti serve una moneta da un euro) né dalla scarsa grazia della donnina addetta al gommage: la sala dell’hammam in marmo chiaro e quella dei massaggi con balconcini in legno intagliato e splendide lampade di vetro multicolore sono molto belle, le massaggiatrici sono piuttosto brave, e potrete rilassarvi un paio d’ore in un’atmosfera deliziosamente femminile, tra anziane arabe in abiti tradizionali e qualche turista un po’ spaesata, cullate dal rumore dell’acqua e da un continuo ed affatto spiacevole chiacchiericcio in arabo.
[Ricordatevi di prendere una salvietta al costo di 4 euro: siccome tra un massaggio e l’altro non si preoccupano sempre di cambiare gli asciugamani sui lettini, vi sarà senz’altro molto utile per preservarvi da questa sgradevole abitudine.] Dopo l’hammam è d’obbligo una sosta nella contigua sala da té per assaggiare i deliziosi dolcetti arabi a base di mandorle, pistacchi e miele.
Per il resto è stata una giornata all’insegna della musica: a partire dal piccolo “Concerto di Capdanno” nella stazione metro di Chatelet (nove archi che mi hanno deliziata con il mio amato Pachelbel e con belle arie di Bach), fino al suonatore di chitarra che ci ha fatto cantare a squarciagola “Champs Elysées“ in una stramba trattoria vicino Notre Dame in cui ci siamo ritrovati a cenare, per finire con il suonatore di fisarmonica sulle cui note io e il Signor G. abbiamo improvvisato un valzer da marciapiede nella gelida notte parigina.
Che altro dire?
J’adore Paris!
Che altro dire?
J’adore Paris!
Buon Anno a tutti!!!
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Essì Amica: come ben sai quando abbiamo buon cibo ed ottimo vino (possibilmente come se piovesse!) le nostre vacanze non possono che riuscire bene!
Peccato solo per quella maledetta nevicata finale!
MI SEMBRA CHE TUTTO STIA PROCEDENDO PIUTTOSTO BENE !!!
BUONA CONTINUAZIONE ALL’ARMATA BRANCALEONE!!