La notte degli Oscar ha visto il trionfo del film indiano di Danny Boyle tratto dal romanzo di Vikas Swarup“Le dodici domande”, e la cosa naturalmente mi ha riempito di gioia.
Purtroppo non ho ancora avuto modo di vedere il film ma so già che lo adorerò… come potrebbe essere altrimenti?!?
Nel frattempo mi ha letteralmente fatto venire le lacrime agli occhi vedere i piccoli protagonisti del film sul palco del Kodak Theatre di Los Angeles.
Cosa sarà passato nelle loro testoline di bambini di strada di Mumbay, trovandosi improvissamente catapultati sul più sfarzoso dei red carpet?
E’ l’India dei contrasti quella che ha conquistato Hollywood.
L’India di Bollywood e degli slums.
L’India lirica, intensa, caotica, sudicia e terribilmente kitsch.
L’India spirituale e terra terra.
L’India che ho amato ed odiato con tutto il cuore.
L’India da pugno nello stomaco.
Purtroppo non ho ancora avuto modo di vedere il film ma so già che lo adorerò… come potrebbe essere altrimenti?!?
Nel frattempo mi ha letteralmente fatto venire le lacrime agli occhi vedere i piccoli protagonisti del film sul palco del Kodak Theatre di Los Angeles.
Cosa sarà passato nelle loro testoline di bambini di strada di Mumbay, trovandosi improvissamente catapultati sul più sfarzoso dei red carpet?
E’ l’India dei contrasti quella che ha conquistato Hollywood.
L’India di Bollywood e degli slums.
L’India lirica, intensa, caotica, sudicia e terribilmente kitsch.
L’India spirituale e terra terra.
L’India che ho amato ed odiato con tutto il cuore.
L’India da pugno nello stomaco.
@pociachi:
Grazie 🙂
io invece ti mando solo un sorriso…..
@flound:
vabbè dai… almeno mezzo ti è piaciuto 🙂
[mEzzo…]
con tutto il rispetto: una cagata di film.
[vabbè, mezza cagata e mazzo buono]
@Damiani:
caspita sembra assolutamente intrigante!!!
Swarup sta preparando un nuovo libro!
un noir ambientato in India, che commistione!
@klaudia78:
Ho avuto la fortuna di vedere il film in aereo durante il viaggio di ritorno proprio stamattina ed hai ragione tu: benché molto bello forse tutti quegli Oscar sono stati un po’ eccessivi.
La sigla finale però l’ho letteralmente adorata!!!
Un abbraccio.
Il film è molto bello, anche se secondo me non meritava tutti quegli Oscar…Comunque sia dà un magistrale quadro dell’India dei contrasti, come dici tu!
Buon viaggio a Dubai e grazie per il bel commento…speriamo davvero che la promessa alla luna sia di buon auspicio! 🙂
Un abbraccio e a presto! Cla
@IoMariposa:
Speriamo non sia vero… cacchio, almeno un compenso sufficiente a tirarli fuori dagli slums e a fargli condurre un’esistenza decente!
Libri sull’India:
-i miei preferiti sono senz’altro “Il dio delle piccole cose” di Arundhati Roy, “Madre del Riso” di Rani Manicka (anche se in realtà è ambientato nello Sri Lanka), “La maga delle spezie” di Chitra Divakaruni, “Acqua” di Bapsi Sidhwa (l’omonimo film di Deepa Metha è incantevole), “La città della gioia” di Dominique Lapierre.
– sono molto belli anche “Il ragazzo giusto” di Vikram Seth (è un tomo gigantesco, una vera epopea familiare), “100 sfumature di bianco” di Preethi Nair, “Banana Flower” di Bulbul Sharma, “Il sapore del curry” di Mohanraj Mary A. (tutti sul contrasto tra vecchie e nuove generazioni indiane, tra tradizione e modernità), “Bypass al cuore di Calcutta” di Alka Saraogi, “Nettare in un setaccio” di Kamala Markandaya…
– Poi c’è “Delhi” di Khushwant Singh. A me non è piaciuto, anzi a dire la verità l’ho addirittura abbandonato a metà, ma molte persone che amano l’India l’hanno trovato irrinunciabile e soprattutto in grado di preparare realisticamente il viaggiatore a ciò cui va incontro.
In questo senso può essere interessante anche leggere “Il dio dalla pelle azzurra” di Jonathan Blank.
Su un giornale ho letto che le famiglie dei bambini hanno fatto causa alla casa cinematografica, perchè li avrebbero pagati una cifra irrisoria ( tipo 500 euro ) e vivono a tutt’oggi nello slum in cui li hanno scovati.
Non so se è vero, però, non sono riuscita a sapere altro.
Anche io voto per Kate, tranne che per la mise ai red carpet: una vera delusione!
( libri da consigliarmi sull’India? )
@LadySackville:
anche a me piace moltissimo Kate Winslet e sono davvero felice per il suo Oscar.
Certo anche Meryl Streep avrebbe davvero meritato la statuetta (non so se per il Dubbio, film che non ho ancora visto… ma senz’altro per la sua splendida e poliedrica carriera)…
Un abbraccio cara, e a presto :-*
Immagino l’effetto che possa farti essendo l’India tutto quello che mi avevi raccontato e ancora di più…e ti capisco…sono contenta anch’io per questo Oscar, come quello per Kate Winslet che ritengo una delle migliori attrici contemporanee, possiede un’interiorità incantevole, così profonda..tra le pause…si aprono universi! Un saluto e un abbraccio cara e buona Dubai (assapora un po’ di calduccio anche per me*)
@Nirvanainblu:
Già… speriamo che per loro sia stato solo un bellissimo gioco.
Io non ho un grosso istinto materno e non vado pazza per i bambini… ma davanti ad occhi come i loro davvero, neppure un cuore di pietra saprebbe restare indifferente!
Un bacio anche a te carissima :-*
ehh cara, spero che per loro sia stato solo una serata di gioco … come un prolungamento sraniante di quanto hanno vissuto nel cast.
e che non sia preludio di sogni bruciati in vite consacrate al delirio mediatico …
ma hai visto che occhi?!
un bacio