Perché?
Diciamo che quando diventerò una milionaria annoiata e vivrò in un’elegante palazzina cielo terra a Mayfair o Hyde Park e quando viaggerò a bordo di una scintillante Bentley color grigio perla e avrò un autista in livrea pronto ad aprirmi lo sportello e a riparare le mie amate scarpette dagli improvvisi scrosci di pioggia con un costosissimo ombrello artigianale, allora e solamente allora amerò una città come Londra.
Ma fino a che rimarrò una comune mortale costretta a correre tra folla e pozzanghere, a spostarsi in Underground insieme ad urlanti scolaresche, a tenersi da sola l’ombrello, a infilare e sfilare cinquanta volte in una giornata l’impermeabile con i capelli sconvolti dall’umidità e le scarpe bagnate fradice, fino ad allora continuerò ad amare Parigi e a considerare Londra niente di eccezionale.
– La mostra di J. W. Waterhouse alla Royal Academy of Arts.
Vedere dal vivo le incredibili acque turchesi della Circe invidiosa (1892) e le iridescenti scaglie di Lamia (1905), e scoprire un incantevole e sconosciuto Cerchio magico (1886) è valso l’intero viaggio.
– Fare shopping da Truefitt & Hill al 71 di St. James’s Street.
I pennelli da barba costano una vera follia, ma qui è di casa Sua Altezza Reale il Duca di Edimburgo e il Signor G. non potrà mai più lamentarsi che non gli faccio dei regali carini.
– Fare un giro da Fortnum & Mason expert in food.
E’ uno dei negozi più deliziosi che abbia mai visitato, con gli incantevoli lampadari di cristallo e gli zuccherosi colori pastello delle pareti.
E poi le loro shopping bag e scatole azzurre sono belle addirittura quanto quelle di Tiffany!!!
– Pranzare da Wolseley al 160 di Piccadilly.
Trés chic.
Un’insalata di cuori di carciofi arrostiti, una minerale e una clafoutis alle ciliegie servita con créme fraiche: 20,75£.
Cose moderatamente carine:
– Cenare da Tamarind al 20 di Queen Street nel cuore di Mayfair.
E’ la prima stella Michelin concessa ad un ristorante indiano in Gran Bretagna.
Le Kalonji Baingan erano quasi al livello di quelle del Devi Garh di Udaipur, ma il resto della cena è risultato davvero deludente.
– Visitare l’Abbazia di Westminster.
C’è l’audio-guida in italiano e la Chiesa è veramente stupenda ma l’ingresso costa la folle cifra di 15£ a persona.
– Pranzare in un caratteristico pub.
Noi ci siamo fermati al Greencoat Boy, all’incrocio tra Victoria Street e Buckingham Gate.
Pur essendo un pub storico ho trovato l’atmosfera veramente molto deludente.
Molto buona invece la birra.
Cose da evitare:
– La Queen’s Gallery e le Royal Mews.
Se una fanatica di cavalli come me trova deludenti le Scuderie Reali non credo serva aggiungere altro.
– Il cambio della guardia a Buckingham Palace.
Una bolgia infernale. Evitatelo a meno che non abbiate intenzione di andarvi ad appostare sui marciapiedi davanti al Palazzo Reale di prima mattina.
– Volare con EasyJet.
Due ore e mezza di ritardo su un volo di 1 ora e 55 minuti.
Semplicemente indifendibili.
– I saldi da Harrods.
Vedere migliaia di costosissime e stupende scarpe ammucchiate impietosamente su orribili rastrelliere di metallo e la mia Spy Bag dell’anno passato sullo scaffale dei nuovi arrivi è bastato a farmi passare ogni voglia di shopping.
@Riggs:
Sei troppo rigido!
W la France 😛
E verrò sicuramente a conoscere il mio “fratellino” 🙂
mi sa che quello scrittore non capisce una mazza… ci sono andato per 15 anni in francia.. e per me può anche sprofondare con tutti i francesi
Riggs
l’attesa va bene .. ti aspettiamo
@ubaldoriccobono:
Esatto! Hai condensato in due parole tutte le mie impressioni!
Un abbraccio.
@Riggs:
Mais j’adore les françaises! Ils sont trés charmantes!
Uno scrittore (non ricordo chi) ha definito i francesi “italiani di cattivo umore”, sarà per questo che mi piacciono!
Come prosegue la dolce attesa?!?
Baci al mio papino e alla mia mammina prefetiti :-*****
peccato che a parigi ci abitino i francesi…..
Riggs
Condivido il tuo pensiero che differenzia Parigi da Londra. Parigi, la libertà; Londra, la formalità.
Un abbraccio.
U.
Amici di Pirandello, Sciascia, Empedocle.
@zyo:
chissà perché… ma non ne avevo dubbi 😛
hai ragione… scusami. Non ero arrivato a leggere fino alla Bentley! :p
Zyo
@zyo:
la cosa più urgente prima di traferirmi è di provvedere alla Bentley: io e l’autista in livrea staremmo un po’ stretti dentro alla mia Mini 😀
bene… sei a buon punto. Ti manca solo di diventare annoiata e puoi trasferirti a Mayfair :p
Zyo
@Geakaren:
in effetti anche io sono circondata da Londo-fili, ma forse è proprio per questo che sono rimasta delusa.
Quando si sentono sempre cose mirabilanti su una città ci si aspetta di trovare chissà che.
E in questo, secondo me, c’è una sola città che non può deludere mai (sia che ci si trascorrano due giorni, sia che ci si trascorra tutta una vita!) ed è Parigi.
interessante. tutti di solito sono entusiasti di londra… io ancora non ci sono stata.