Firenze 4ever. Impressions and gossip from the party. 23



Dress Alessandro, dell’Acqua
Shoes and clutch, Miu Miu
Jewel Headband, Signora con Cappello

Molte delle mie blog-Amiche erano curiose di vedere cosa avessi scelto di indossare per il party di Luisa via Roma, ed eccole accontentate.
L’abito è un classico LBD di Alessandro dell’Acqua indossato con degli accessori “gioiello”: un paio di open toe dorate e glitterate, la Stage Bag Nappa con catena gioiello  ed un cerchietto ornato di pietre per richiamare le scarpe e la borsa.
Avendo scelto degli accessori luccicosi ho volutamente evitato collane, bracciali ed orecchini limitandomi alle mie Lucciole di Pomellato e ad un anello in oro bianco ed acquamarina.
Molti di voi mi hanno anche chiesto qualche impressione sull’evento in generale e  sui bloggers presenti.
Devo fare una premessa: avendo partecipato solamente al Party e non anche ai Fashion Lab che erano ormai al completo, non ho avuto occasione di fare veramente conoscenza con nessuno e quindi posso riferirvi solo impressioni superficiali.
Come ho già scritto in alcuni commenti è stato interessante andare a curiosare durante i Fashion Lab per poter vedere all’opera alcuni dei bloggers stranieri perchè mi sono resa conto che se sono diventati dei guru il motivo è che sono dei veri professionisti (equazione meritocratica che in Italia molto spesso non funziona).
Ho visto Wendy di
Nitrolicious e ho capito che per essere una fashion blogger non bisogna necessariamente essere alte, magre e belle ma bisogna necessariamente avere stile.
Ho visto Ingrid di
The bag hag diaries la fortunata proprietaria della borsetta più invidiata di tutto il party, la stupenda China Doll Bag della collezione Paris-Shanghai di Chanel (leggete qui  il suo post dedicato a questo impegnativo acquisto!) ed ho capito che per essere una fashion blogger non bisogna essere per forza egocentriche ed esibizioniste e non  è essenziale pubblicare ogni santo giorno foto de propri outfits.
E poi ho visto dei bloggers che sono anche dei meravigliosi fotografi (essere un fashion blogger non significa solo saper stare davanti all’obiettivo, ma cavarsela anche dietro) come il famoso Tommy Ton di
Jack & Jille William MG del fantastico blog Bulletproof Stilettos; ed anche Jane di Sea of Shoes
, che di solito vediamo ritratta in foto bellissime,  a Firenze ha scattato lei stessa e pubblicato foto altrettanto belle (tra l’altro Jane è una vera bellezza dal vivo e, anche se durante le giornate fiorentine ha commesso qualche passo falso nell’abbinamento delle borsette, penso che una simile quisquilia le si possa perdonare).
Ok, direte voi… hai scoperto l’acqua calda!
Avete ragione! Però in Italia certi ragionament  non sono così scontati.
Ma riflessioni a parte passiamo a parlare della fauna festaiola e degli outfits che ho avuto modo di vedere e qui vi anticipo già che non mi dilungherò in lodi sperticate… tutt’altro!

Io sono una ragazza all’antica temo, perchè se devo recarmi ad un cocktail party indosso un abito da cocktail.
Al party di Luisa via Roma c’era un buon numero di persone vestite da cocktail (tra cui qualche signora con indosso vestiti ed accessori semplicemente stupendi); un buon numero di eccentrici vestiti in maniera super creativa come ad ogni evento modaiolo che si rispetti (e ben vengano se questa eccentricità ha un certo spessore, ovvero se sotto al vestirsi eccentrico c’è una vera e propria creatività del personaggio e non solamente un tentativo di farsi notare); ed infine un buon numero di persone vestite in maniera totalmente inadeguata.
I bermuda, le scarpe da ginnastica e le polo non sono capi adatti ad un cocktail party (a meno che non si svolga a bordo green subito dopo una partita a golf).
Le Neverfull monogram e le check di Burberry sono borse bellissime ma totalmente inadatte ad un cocktail non solo per il colore, che si addice prevalentemente a mise da giorno, ma soprattutto per forma e dimensione (chi può avere voglia di trascinarsi al braccio una shopping bag che ci ostacola nei fondamentali movimenti da compiersi durante un cocktail party, ovvero placcare i camerieri dotati di finger food e destreggiarsi con bicchiere, mini piattino e mini forchettina, cioè ben 3 oggetti in sole 2 mani?!?).
Anche micro shorts di pelle e clogs non sono capi adatti ad un cocktail party a meno che non si debba uscire dalla torta del festeggiato.
Scusate la vena polemica ma non ho mai nascosto di essere una snob e da brava snob detesto la gente che si veste in modo inadeguato sentendosi easy od originale!
Badate bene: quando parlo di vestire in modo inadeguato non parlo di vestire bene o male perchè questi sono giudizi soggettivi, ma parlo di rispettare il
dress code che l’evento cui si partecipa impone.
Detesto andare all’opera d’estate e vedere gente in prendisole ed infradito (e k-way per quando sale la brezza fresca della sera): il rispetto per i musicisti che soffrono il caldo nei loro completi scuri imporrebbe un certo dress code.
Detesto ugualmente vedere gente vestita in modo inadeguato ad un party , tanto più se si ha la pretesa di essere un guru dello stile.
Passi per il mitico
Bryan Boy
che aveva perduto i bagagli spediti da Stoccolma a Firenze grazie alla totale inaffidabilità ed incompetenza di un Corriere Espresso, e che era quindi vestito come ad un party sulla spiaggia.
Ma tutti quelli che non sono stati vittima di un bagaglio smarrito non hanno davvero alcuna giustificazione: credo che tutti noi abbiamo nell’armadio almeno un vestitino o un pantalone “buoni” da tirare fuori per le occasioni mondane (matrimoni, battesimi o party che siano) e quindi sarebbe il caso di non lasciarlo sotto naftalina.
Forse ragiono come una vecchia zia ma per me il dress code non è ancora passato di moda e voi, cosa ne pensate?

 

Many of my blog-friends were curious to see what I had choosen to wear for the Luisa Via Roma’s party, and there I make them happy.
The dress is a classic Alessandro dell’Acqua’s LBD wore with jewel accessories : a pair of gold and glitter open toe, the Stage Nappa Bag with chain jewelry and a headband adorned with stones like shoes and bag.
I chose shines accessories  and so I deliberately avoided necklaces, bracelets and earrings and I wore only my Pomellato’s Lucciole and a white gold ring with aquamarine.
Many people asked me some impressions about the event and the bloggers.
I make a premise: having only attended the party and not the Fashion Lab, which were full,
I didn’t have the opportunity to really know anyone so I can refer only superficial impressions.
Watching foreign bloggers work I understand many things: that’s not very important to be a thin and tall girl, or to be egocentric and exhibitionist, or publish daily their pictures; but is very important to be stylish and professionals, and to be skilful not only in front of the camera, but also behind.
You say that I reinvent the wheel! But in Italy this is not taken for granted!
But now we spend talking about clothes.
I saw many people really chic and well-dressed, many eccentric people with strange clothes… but unfortunately also many people was dressed inadequate for a cocktail party.
I’m a very old-fashioned girl and when I go to a party I wear a cocktail dress.
Bermuda, sneakers and polo shirts aren’t suitable for a party and big shopping bag not even!
And also micro leather shorts and clogs aren’t suitable for a party, unless you are the girl who comes out of the birthay cake!
Sorry, but I am a snob and I hate people who don’t respect dress code, because for me the dress code will not be never unfashionable.
And you, what do you think about?


Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

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23 commenti su “Firenze 4ever. Impressions and gossip from the party.

  • BaiLing

    @Cecile:
    Grazie mille 🙂
    Ed ero sicura che saresti stata d'accordo con me 😉

    @Cecilia:
    Mi fa davvero piacere che qualcuno apprezzi i miei post un po' piu' prolissi 🙂
    Prima scrivevo sempre molto, ma ultimamente (avendo preso il blog una piega piu' fashion), ho avuto l'impressione che i post troppo lunghi risultino piu' noiosi e meno leggibili… nonostante questo ogni tanto ci ricado 😛
    E sono assolutamente d'accordo con te sulla nobile arte di essere una snob!!

  • utente anonimo

    mi trovi completamente d'accordo sul fatto che il dress code è principalmente una questione di educazione. L'eleganza come tale, nel suo senso più lato, del rsto lo è.
    E' davvero un piacere leggere i tuoi articoli in cui ti dilunghi un po' più sui tuoi pensieri… essere una snob è un'arte!
    Cecilia….. che continua a pensare che La Tosca Non è Per Tutti!

  • utente anonimo

    Il tuo abito non poteva essere più bello!

    La penso come te riguardo al dress code: il fatto di essere creativo e alla moda non significa ignorare ogni buona maniera, compreso per quanto riguarda l'abbigliamento!

  • BaiLing

    @ Sara e D.:
    Grazie mille! Un abbraccio!

    @Ms. B:
    Hai pranzato al Clandestino?! Bello vero?
    La spiaggetta e' meravigliosa, sembra di stare in qualche isola sperduta del Mediterraneo piuttosto che sulla costa Adriatica!
    E il Susci e' buonissimo! Quando avevamo ancora la casa in zona andavamo spesso, anche solo a fare un aperitivo o a mangiare un dolce dopocena!
    Sabato ho cenato nel ristorante dell'Hotel Emilia che e' sulle colline sopra Portonovo. Ci e' andato a lavorare uno dei miei chef preferiti (Roberto Fiorini, che era il proprietario del Saraghino) e quindi siamo stati li' per il mio compleanno con il Signor G. e i miei genitori.
    Pero' e' troppo buffa questa cosa dell'essersi quasi incrociate!
    Se ritorni al mare da queste parti fammelo sapere cosi' andiamo a cena insieme (e anche a fare shopping per outlet di scarpe se vuoi!!!)
    Un bacio Amica!

  • utente anonimo

    Non ci credo. Ma daiiiiiiii! Adesso, non dirmi che sei stata a cena al Clandestino, perchè io ci ho pranzato lì sabato!
    I nostri cammini si sono sfiorati per un pò dunque…pensa te.
    Dai speriamo smetta di piovere, le previsioni dicono cmq tempo in ripresa! Buon Rod Stewart dunque! Io sto preparando il post sulla spiaggia di Portonovo e recensione del Clandestino. Un bacione! msbx

  • BaiLing

    @M:
    Grazie, e se pensi che le ho prese in saldo sono state anche una vera occasione 😀

    @missvelvetbow:
    Amicaaaaaaaa!!! Che bella notizia! Corro subito a vedere il tuo blog!
    Anche a me e' dispiaciuto tantissimo che non sei venuta :-(((
    Pero' appena torno dalle vacanze dobbiamo assolutamente vederci!
    Alla fine io e Cecile ci vediamo a Parigi… ma noi due riusciremo a beccarci alla fine, no?!?
    Un bacione :-***

    @Cristiania:
    Grazie mille carissima e un abbraccio!

    @missfefe:
    Amica grazie mille e buono studio!!!
    (ti ho scritto un pvt a proposito dell'intervista!)
    Un bacione :-***

    @Ms. B:
    Amica sei stata a Portonovo?!? Sono scioccata!!! Perche' io sabato sera ho cenato in un ristorante che si affaccia proprio sulla baia di Portonovo!!!!!!!
    Pensa che coincidenza assurda!!! E' un posto che mi piace tantissimo e avevamo anche una casa sulla Riviera del Conero ma l'abbiamo venduta perche' la utilizzavamo pochissimo.
    Aspetto di vedere le tue foto!
    Grazie mille per il complimento: anche io ovviamente adoro Audrey!!!
    E mi fa piacere sapere che non sono l'unica zietta in circolazione a disperarsi per il dress code :-DDD
    Troppo bello il pensiero della tua sorellina in divisa :-DD
    Oddio hai visto il mio video per chicisimo!!! E' stato troppo buffo parlare in inglese davanti alla telecamera anche perche' il mio eloquio in quella lingua (come avrai notato) non e' proprio fluente! Pero' mi sono divertita e appena il Signor G. ha tempo deve montarmi un piccolo video con tutti i miei errori e le mie ridarole e soprattutto con gli spezzoni fatti da mia mamma in maneggio :-DDD
    Un bacione cara e buon lunedi' :-***
    QUi diluvia e sono in partenza per Verona per il concerto di Rod Stewart, speriamo che il tempo regga!!

    @Irene:
    Grazie mille tesora!
    Un bacione :-***

  • utente anonimo

    Ciao bellaaaa! Hai passato una bella giornata ieri? Io sono rientrata dal mare..dopo aver studiato il meteo di repubblica.it (ormai per me è la bibbia, non sbagliamai!) per una settimana, devo dire che è andata super bene! Abbiamo fatto ungiorno a Milano Marittima (perchè venerdì era previsto sole lì) e un giorno a Portonovo nelle Marche (avremmo dovuto passare i 2 giorni lì, ma davano bello solo sabato!). Conosci? E' stato super bellissimo e super rilassante. Sto preparando post. Nel frattempo mi complimento con te per il tuo favoloso outfit a Firenze…sei troppo bella e perfetta nelle foto! Molto Audrey (non so per te, ma per me è un super complimento..io l'adoro!;-). La borsa è spaziale..troppo bella! ed il petit robe noir è impeccabile! Non c'e' bisogno che ti dica come la penso sul dress code…se ci fossi stata sabato sera ci saremmo fatte dei gran pettegolezzi in compagnia..Il dress code va rispettato. E' segno di rispetto per l'occasione a cui partecipi, di cultura dell'eleganza, di stile. Non puoi metterti ciò che ti passa per la testa solo perchè ti senti libero di stupire o far parlare di te. C'e un'educazione in tutto. E mi piace pensare che ci sia anche nel mondo della moda. A Milano lavoravo in un'ufficio di un'azienda europea, con varie sedi, ma mentalità anglosassone. Lì ho imparato molto su come essere sensibili all'etichetta nelle varie occasioni…All'inizio è stata dura, ero neolaureata! Vivevo praticamente in jeans e camicia… Lì c'era un dress code per ogni cosa. Ora apprezzo quel periodo di insegnamenti. E' anche grazie al mio capo super classico e rigoroso se ho poi apprezzato un certo stile (cara mia, non siamo nè antiche, nè zie…;-)!!!!)
    Se prometti di non ridere, a proposito di divise, io e mia sorella da piccole (abbiamo sei anni di differenza, quindi ero sempre io la "capetta" nei giochi insieme) giocavamo ad essere due studenti in un collegio..le facevo portare delle divise, gonnellina e gilet! e le insegnavo a studiare nel rigore!!!! che ridere…
    Ho visto anche la tua intervista su Chichisimo..che storia, finalmente conosco il tuo nome cara! Mi ha fatto effetto vederti e sentirti parlare..che bello! Sei tenera buffa e simpaticissima! Un abbraccio!!!! msbx

  • utente anonimo

    Amica trovo qualche secondo libero per venire da te: FA-VO-LO-SA! Che classe. Mi piace tutto, soprattutto la borsa che non avevo ancora avuto il piacere di vedere!!
    Concordo su quanto hai scritto sul dress code, vorrei avere più tempo per dilungarmi ma non ce l'ho, devo studiare!!
    (Uh fra l'altro, ho visto l'intervista che ti hanno fatto, e hai classe pure in video!!! Sai già dove trovarla o te la linko?)

  • utente anonimo

    ciao conterranea, finalmente ho Riaggiornato il blog!! pensavate di esservi liberate di me?bhuahuahu
    che dire della tua impeccabile classe? sei semplicemente stupenda, elegante sobria e raffinata. Non potevo immaginare altro di meglio…mi spiace terribilmente non essere potuta venire con te
    spero che ci saranno altre occasioni.
    Un abbraccione

  • utente anonimo

    Sono assolutamente d'accordo con te: sapersi vestire significa anche sapere scegliere l'abito adeguato ad ogni occasione.
    E tra l'altro le tue scarpe sono favolose 😀
    M.

  • BaiLing

    @Alice:
    Grazie mille 🙂
    Sono d'accodo con te e Cécile e questa è una cosa che ho notato anche nel mio piccolo: quando cerco di scrivere dei post più approfonditi o su argomenti più di "nicchia" mi accorgo che visite e commenti colano a picco, quasi annoiassi i miei lettori.
    Però alla fine il blog è un passatempo e una passione per me e non pretendo certo di farne un lavoro, quindi continuo a scrivere quello che mi sento e a parlare delle cose che mi piacciono, alternando foto di outfits, racconti di viaggio, "recensioni" cinematografiche e quant'altro, e se un lettore su un post passa oltre… pazienza! Magari apprezzerà di più il successivo 🙂
    Riguardo alla presentazione del Master credo che la proposta dell'insegnante sia un po' un modo per lusingare l'azienda… però effettivamente uno stile così casual per un'occasione così formale mi sembra un po' fuori luogo!

    @Irene:
    Non mi dire nulla delle divise scolastiche: le adoro!
    Il mio sogno da bambina era essere spedita in un collegio svizzero così avrei potuto portare gonnellina a pieghe, cravattino e giacca blu invece di quegli orridi grembiulini che hanno funestato la mia infanzia!
    Oltretutto la divisa scolastica ha due funzioni essenziali: dare un aspetto composto, ordinato e dignitoso ai ragazzini e livellare le differenze sociali, in modo che nessuno debba sentirsi inferiore per non avere vestiti belli come quelli dei compagni più fortunati.

    @Rano:
    Tesoro, grazie… sei sempre adorabile 🙂
    Non sono solo i blog italiani a dire che essere fighi è essenziale: anche la tv, il cinema, la pubblicità…
    Per carità: in tutto il mondo il bell'aspetto è considerato un bonus ma insieme ad altre qualità!
    Quando incappo in certi programmi televisivi come La Pupa e il Secchione mi vengono i brividi: cosa insegnano ai giovani? Che essere intelligenti e sgobbare sui libri significa essere degli sfigati e che l'importante nella vita è avere le curve al posto giusto!

    @Lucilla:
    Grazie cara, sono contenta che tu abbia apprezzato quello che ho scritto :-)))

    #5:
    Hai detto bene: il dress code è una forma di educazione e di savoir faire e oltretutto evita di trovarsi in situazioni imbarazzanti 😀
    Abito più corto? In effetti qualche cm in meno forse non ci starebbe male 🙂
    Riguardo al povero Bryan ultimamente sul suo blog non faceva altro che sclerare per voli cancellati e bagagli persi!
    Che effettivamente quando si passa la vita a volare da una parte all'altra del globo come lui è quasi ordinaria amministrazione… però è comunque una cosa da crisi di nervi!

    @Si-oux:
    Grazie Amica! Sei sempre un tesoro!
    Per fortuna c'erano delle bloggers famose che hanno tenuto alto l'onore della categoria: Jane con il suo Dries van Noten era davvero stupenda (e neppure la tracollina LV che non c'entrava niente riusciva ad appannare la bellezza del suo vestito) e anche Ingrid di Bag hag Diaries era perfetta!
    Un bacione :-***

    @Eli:
    Grazie mille Amica!
    Un bacione :-***

  • utente anonimo

    ciao amica..prima di tutto ti faccio i complimenti per la tua eleganza e la scelta perfetti degli accessori…molto chic 😉 poi hai proprio ragione, certe persone non sanno proprio come vestirsi in certe occasioni e magari si definiscono anche guru della moda, non ho parole…un bacione Eli

  • utente anonimo

    Bailing = mito! dio eri perfetta! favolosa! questo è stile, ma ci sono pochissime persone che lo capiscono…c'era veramente il circo alla festa, tu dalle foto che posso vedere eri la più elegante, assolutamente perfetta! brava amor continua così, condivido in pieno tutte le tue parole!

  • utente anonimo

    Trovo interessante la disquisizione sul dress code, prima non ci badavo, adesso mi accorgo che è quanto mai, non solo che chic, ma anche funzionale…oltre ad essere un modo per esprimere educazione è anche una certa forma di saper vivere, di saper distinguere le diverse situazioni permutando il proprio senso della moda.
    Detto questo, la faccio breve, trovo che tu fossi vestita molto bene, ma avrei scelto una lunghezza diversa dell'abito.
    ah…ti invidio quelle scarpe!!!=)
    p.s.: per fortuna ci hai svelato il mistero del perché in tutte le foto Bryan Boy indossa sempre la stessa cosa..

  • utente anonimo

    Trovo davvero molto interessante questo tuo post e, come se cadessi dalle nuvole, ho appena realizzato che io non so davvero nulla di certe cose… c'e sempre da imparare! Anche per questo motivo trovo che leggere (certi) blog sia una inestimabile fonte di accrescimento personale, e ringrazio te per questo tuo delizioso e prezioso blog!!

    Lucilla
    mynewshoppingworld.blogspot.com

  • utente anonimo

    Ohhhh questo si che è un bellissimo post sull'evento! Sei stata bravissima e come sempre hai una classe spaventosa, lasciatelo dire. Io non arriverò mai a tanto, manco se mi vesto da Chanel.
    Come dici tu, essere fashion blogger non vuol dire essere fighe. Ma i blog italiani dicono altro.

  • utente anonimo

    Sante parole le tue!
    Hai riassunto perfettamente il mio pensiero a riguaro.
    Il dress code non esiste mica per niente…
    Si vedono in giro atrocità senza pari, gente che non riesce a capire che mettersi  in " luce" a tutti i costi, non è sempre un fatto positivo, che a volte è meglio optare per qualcosa di semplice e classico invece di fare le splendide indossando cose strane senza essere supportate da spessore e vera originalità ( come giustamente dici tu, ci sono personaggi eccentrici che però hanno le doti per poterlo essere!).
    Non c'è niente di male, anzi, ad indossare un bel pantalone dal taglio sartoriale  e una camicia, invece che l'ultima tendenza del web abbinata ad orridi zatteroni!
    Io sono da sempre una gran sostenitrice del dress code e credo che un po' più di rigidità su questo argomento non sarebbe che un bene. Purtroppo non tutti hanno gusto e classe naturale e per evitare certi scempi qualche imposizione aiuterebbe…
    Sono anche per le divise scolastiche, a Singapore le hanno in tutte le scuole ed è un piacere per la vista guardare quei ragazzini composti e ben vestiti invece che pance e sederi all'aria!

    Tu eri assolutamente perfetta, elegante e di gran classe!
    Ti invidio molto quel bel abito da cocktail di dell'Acqua, io non ne ho ancora trovato uno che mi soddisfi…

  • utente anonimo

    Tu decisamente perfetta! Io non ho ancora acquistato un LBD così classico, perchè purtroppo non ho mai occasioni per metterlo. 
    In merito alla riflessione sui bloggers: ne parlai anche con Cècile, in Italia,  molto spesso, maggiore è il Contenuto, minore il successo. E' davvero difficile portare avanti blog di un certo spessore, se non si è giornalisti o fashionisti, in qualche modo già inseriti nel settore.
    Per quanto riguarda le occasioni, concordo con te: non solo ai party, ma anche nella vita quotidiana, dall'università all'ufficio, le persone si vestono sempre meno in modo adeguato alla circostanza. Pensa: per il master, giovedì presenteremo all'AD di Dondup un progetto, e ci è stato consigliato da una insegnante di abbigliarci nel mood con il marchio. Però se ci penso, in una presentazione ufficiale, lo stile Dondup non mi sembra assolutamente adeguato.