Lo storico negozio di Dries van Noten al 16 di Nationalestraat.
Fin dal giorno in cui ho acquistato il mio primo Dries van Noten e ho sentito le mirabolanti descrizioni dell’unico monomarca esistente, ovviamente in terra fiamminga, ho avuto un solo desiderio: varcare quello storico portone.
Sono passati molti anni, le boutique di Dries si sono moltiplicate (ce n’è una a Parigi e poi naturalmente a Tokyo, Hong Kong, Dubai e Singapore) ma entrare da Het Modepaleis è stato comunque un’emozione speciale.
Vi ho già mostrato i miei acquisti fiamminghi qui e sapete che sono rimasta molto delusa di scoprire che il mio top etnico di Dries van Noten (pagato molto poco, lo ammetto: 50 euro) è made in India.
Poi però ho letto un’intervista su Marie Claire.it e ho scoperto il perchè di questa produzione delocalizzata: i Batik e gli Ikat utilizzati nella collezione estiva 2010 non sono stampati o riprodotti industrialmente ma realizzati a mano da artigiani indiani; si è scelto di produrre in India per la qualità, non per i costi; ed i guadagni sono stati redistribuiti.
(Resta da scoprire perchè la mia gonna di seta giallo zafferano, pagata decisamente più di 50 euro, sia made in Tunisia. Ma quando si tratta di Dries sono poco incline alla malafede e quindi voglio credere che la motivazione sia la stessa).
D’altronde mi è bastato leggere che, se questa collezione estiva fosse un profumo, sarebbe una nebulosa “di tè e fiori di ciliegio, zafferano e incenso con l’odore dell’asfalto dopo un temporale in una calda giornata” per capitolare, dimenticarmi la delusione provata davanti alle etichette, ed essere semplicemente felice di aver varcato quel portone e di aver fatto shopping da Het Modepaleis proprio in una calda giornata e poco dopo un temporale.
Di questo negozio non riesco a ricordare il nome ma sorge anch’esso in Nationalestraat e vende pezzi stupendi di Haider Ackermann.
Considerazioni poetiche a parte: per fare shopping ad Anversa è indispensabile la Antwerp Fashion Map redatta dal Flanders Fashion Institute. Potete comprarla per un paio di euro in Centraal Station.
Seguendo i cinque itinerari pedonali attraverso i cinque quartieri di Anversa (Centre Historique, Modenatie, Le Sud, Wilde Zee & Quartier Latin, Meir & Leien) potrete visitare TUTTI i negozi più interessanti passando dalla moda belga ai creatori internazionali, dagli atelier dei giovani stilisti allo streetwear, dal vintage agli outlet.
L’atelier di Anja Schwerbrock al numero 175 di Kloosterstraat.
I negozi che non potete esimervi dal visitare per nessun motivo al mondo sono:
– Het Modepaleis.
E le motivazioni ve le ho già ampiamente illustrate.
– L’atelier di Ann Demeulemeester.
Se i vestiti di Ann non fossero una motivazione sufficiente a scarpinare fino a questa via così lontana dal centro storico sappiate che il negozio è un sogno: chiaro, luminoso, spazioso e deserto quanto Het Modepalais è buio, antico, angusto ed affollato (giuro: da Dries c’era una bolgia stile mercato indonesiano con donne che si provavano i vestiti OVUNQUE).
Sappiate che troverete camerini giganteschi dotati di chaise longue e acqua minerale, e commesse gentilissime e disponibilissime.
E che, per ricaricarvi e ristorarvi dopo lo shopping, avrete a disposizione una grande varietà di localini deliziosi nelle vicinanze.
– L’atelier di Anja Schwerbrock.
Tra Modenatie e il quartiere Sud.
Tra i vari atelier di giovani stilisti che ho visitato questo è stato sicuramente quello che mi è piaciuto di più, e non solo per l’innegabile bellezza ed originalità degli abiti disegnati da Anja.
Quando sono entrata e ho visto i rotoli di stoffa appoggiati contro le pareti, i cartamodelli, le scatole, le macchine da cucire nel retro bottega e il tavolo da lavoro con la stilista intenta a disegnare sono rimasta davvero colpita: comprare un abito di Anja Schwerbrock significa acquistare un vero pezzo di sartoria realizzato interamente a mano e, anche se i prezzi sono piuttosto alti, credo che ne valga davvero la pena.
Oltretutto nel periodo dei saldi si può trovare qualche buon affare. (Ricordatevi però che si può pagare solo in contanti!)
Lo stupendo negozio di Ann Demeulemeester al 38 di Verlatstraat.
Maison Anna Heylen al 16 di Lombardenstraat.
Stephan Schneider al 53 di Reynderstraat.
La mia bevanda preferita in quei giorni torridi: un tè verde canadese con ginseng e fiori di pruno.
Mangiare e bere ad Anversa.
Per le cialde belga mi sono fidata di Alix e sono andata da Désirée de Lille.
Per pranzare posso consigliarvi la zona Sud della città dove potrete trovare decine di bistrot, panetterie con cucina, tapas bar e quant’altro per riprendervi dalle fatiche dello shopping.
Per la cena avrei voluto sperimentare uno dei ristoranti chic consigliati da Alix, ma cenare da sola nei locali eleganti mi deprime e così ho optato per l’etnico e ho assaggiato piatti veramente strepitosi da Cambodge al 19 di Bourlastraat.
Le meravigliose cialde belga di Désirée de Lille.
Pingback: Once again in Antwerp. | In the Mood for Love
@Cristiania:
Grazie mille :-)))
Un abbraccio.
Ti seguo sempre, il tuo blog è uno splendore!
ciao
Cristiania
@Si-oux:
wow Amica! Deve essere stato fantastico fare ricerca di tendenze in giro per Anversa!
Io ho scoperto che c'e' un volo diretto Ancona/Bruxelles e quindi credo che tornero' ad Anversa moooolte volte!!!
Un bacione :-***
beh! non ho parole! adoro Anversa , ci sono stata ank io per ricerca nei negozi di abbigliamento…oddio ma quanto sei avanti Bailing!?!?…sei mitica! grazie per questo reportage stupendo!
@Marta:
Grazie mille 🙂
Sono capitata qui cercando notizie sullo shopping in Belgio e devo farti i complimenti: bel blog!
Ciao.
Marta
@La zia Artemisia:
ciao tesora, grazie della visita 🙂
Ho visto le fatine e sono tutte meravigliose!
Un bacio :-***
@Frammenti:
Sono contenta che ti sia piaciuto il mio post 🙂
Io mi sono concentrata soprattutto sui negozi visto che la mia era una due giorni di shopping, ma ci sono tante cose interessanti da vedere ad Anversa!
@M:
Per essere foto fatte di trafugo sono venute piuttosto bene 😛
Che negozi favolosi!
E che belle foto che hai fatto!
Baci
M.
Bellissimo post! E' da un pò di tempo che Anversa mi chiama….chissà, magari quest'inverno riesco ad andarci!
immagini bellissime Bailing! mi sono piaciuti perfio i vestiti^^
ps se passi a trovarmi, troverai una sorpresa nell ultimo post, quello delle fate di lana^^
bacio cara
la Zia Artemisia
@Ery:
Ciao cara, grazie per la visita 🙂
Un bacione :-***
@VerdeMenta:
Che bello allora siete in partenza!!!
La Danimarca deve essere incantevole, io ci sono stata da ragazzina ma ho solo qualche ricordo di Copenaghen. E anche il Nord della Germania mi ispira molto!
Peccato per l'incontro tra blogger… ma ci rifaremo di sicuro qui in Italia, magari in montagna!
Un bacione tesora :-***
Ma che belli questi post "turistici-modaioli"… viene voglia di mollare tutto e partire 🙂
E a proposito di partenze, ormai siamo agli sgoccioli, lunedì prossimo saremo on the road! Però noi ci fermeremo un po' più a sud rispetto a voi, nord Germania e Danimarca… mi sa che il caffè tra blogger non sarà possibile organizzarlo 🙁
Ci rifaremo qui in Italia, non si sa mai che capiti un'occasione!
Baci tesora 🙂
VerdeMenta
bel commento!!
spero un gg di conoscere quel posto
Baci Ery
@zyo:
così dice Dries… non è molto convincente vero?!?
:-(((
Io me lo stavo già immaginando in India, nei laboratori che lavorano per lui in condizioni perfettamente eque e solidali, a stringere la mano ai vecchi ricamatori!
Sigh!
@missfefe:
Grazie mille Amica!
Di solito mi vergogno tantissimo a chiedere alla gente per strada di scattarmi una foto… ma lì non ho potuto farne a meno perchè il momento era da celebrare 😀
Le cialde erano davvero la fine del mondo, una cosa indescrivibile!!!
Adoro leggere i tuoi resoconti, rimango sempre incantata!
Queste boutique hanno poco dei 'volgari' negozi di vestiti, sono davvero splendide! Quella cialde..hmm..
E tu nella fotografia di apertura del post sei uno schianto!
"si è scelto di produrre in India per la qualità, non per i costi"
Questa è davvero divertente… detta da un comico di Zelig farebbe sbellicare dal ridere 🙂
"i guadagni sono stati redistribuiti"
agli azionisti…
Scusa… ho le lacrime agli occhi e non riesco ad andare oltre con la lettura :p
Zyo