Riding pants, Brunello Cucinelli per Gunex; riding boots, Gucci; shirt, custom-made; carré, Raconte-moi le Cheval, Hermès; bolero jacket, Muji; gloves, Martelli; belt, home-made.
Vi ricordate la sfilata s/s 2011 di Hermés di cui vi avevo già parlato qui? Il dettaglio che mi era piaciuto di più erano le cinture a tema equestre e i foulard annodati sopra alle camicie come dei corsetti.
Ho provato a ricostruire qualcosa di simile partendo proprio dalla cintura che ho riprodotto spendendo poche decine di euro. Se volete provarci anche voi vi servono semplicemente un filetto snodato metallico da pony (mi raccomando, quelli da cavallo sono troppo grandi!) e un paio di redini da dressage in cuoio. Montate il filetto, prendete le misure, tagliate le redini della giusta lunghezza (o meglio fatelo fare da qualcuno che ha gli attrezzi giusti per tagliare e bucare il cuoio) e il gioco è fatto!
Dressage cylinder hat; silk and leather horsewhip, Swaine London.
Sulla camicia da equitazione con colletto alla coreana (qui indossata senza il plastron d’ordinanza) ho annodato il mio foulard di Hermès preferito: Raconte-moi le cheval che riproduce sulla seta le immagini dei cavalli a dondolo della collezione personale della Maison (giocattoli meravigliosi: ne ho visti alcuni di una bellezza commovente esposti nella boutique parigina del Faubourg Saint-Honoré alcuni anni fa prima di Natale).
Ho poi giocato con altri accessori a tema equestre come il frustino da caccia in seta e cuoio e il cilindro da dressage che risalgono ai miei anni di gare, e un paio di vecchi stivali di Gucci. Infine la giacca di panno che ho comprato a Torino da Muji. Conoscete questo marchio giapponese di abbigliamento minimal ed accessori per la casa e i viaggi? A me piace molto, è low cost ma di buona qualità e l’azienda segue una filosofia davvero interessante.
Do you remember the Hermès s/s 2011 fashion show? (I’ve talked about it here). I especially loved the horsebit belts and the carrè tied like a corset. I tried to replicate the belt. Do you like it? Well, do you need only a pony horsebit and a pair of dressage reins! On the riding shirt I tied my favourite carré: Raconte-moi le cheval, with the wonderful rocking horses collection of the Maison Hermès (lovely toys that I saw a few years ago in the Faubourg Saint-Honoré boutique). I also played with other riding items like my cylinder hat, my horsewhip and my old Gucci riding boots. Finally the jacket I bought from Muji in Turin. Do you know this japanese brand? I like it very much because is minimal and low cost but their items have a very good quality.
Che cavalerizza chic ;-D Il foulard ha una stampa dolcissima e devo dire che questa soluzione è davvero un bel modo di portarlo! muji a me piace molto, ho un debole per tutti quegli oggettini minimal (e assolutamente inutili) tipo le mini città da ricostruire… Un abbraccio ;-D
E’ vero!!! Le mini città di Muji sono buffissime! E sono decisamente tra le cose più inutili mai viste 😀
Un bacione cara :-***
sei sempre tremendamente elegante! che meraviglia il foulard di Hermes, chicissimi anche i guanti bicolor ( ho una passione smodata per i guanti…)!
baci
Grazie mille! Anche io ho una grande passione per i guanti e li indosso spessissimo anche se ammetto che quelli di pelle tengono davvero poco caldo.
Baci :-***
sei molto chic, questo look ti dona parecchio, adoro la cintura 🙂 un bacione Eli
Grazie mille cara!
Un bacione e buon San Valentino!
Ciao, adoro il tuo foulard!
Vorrei farmene regalare uno per il mio compleanno, puoi darmi un consiglio?
Se puntassi sul vintage dici che potrei risparmiare un po’? Puoi consigliarmi dei negozi o siti di vintage che trattano dei foulard di Hermès originali? Di Ebay non mi fido tanto.
Grazie mille.
Alessia
Ciao Alessia,
per quello che riguarda i siti internet puoi provare con http://www.luxury-scarves.com/ hanno un fantastico database con tutti i disegni della Maison e un buon numero di foulard in vendita sia nuovi che usati. Sinceramente i prezzi non scendono di molto, anzi… se scegli un foulard fuori produzione lievitano addirittura.
Per quello che riguarda i negozi di vintage in Italia non mi è mai capitato di trovare dei carré quindi non saprei consigliarti.
C’è un bellissimo negozio a Parigi vicino Saint Germain che si chiama les 3 marches de Catherine B., hanno una collezione fantastica di pezzi di Hermè e tra l’altro vendono anche online.
http://www.catherine-b.com/
Spero di esserti stata utile 🙂
Conosco un negozio a Parigi che se chiama Les 3 Marches de Catherine B , anche sul suo site : http://www.catherine-b.com , Catherine ha una collezione di più di 1500 modeli da vintage pero anche nuovi !!!
Ciao Carlotta,
grazie per la segnalazione 🙂
Sono stata da Catherine B. l’anno passato e i suoi foulard sono favolosi… per non parlare delle sue Birkin!!!
Che bella che sei 🙂
Mi piace tutto…. come sei vestita…..le foto, i tuoi capelli!
E il foulard……. woooowww!!!
Grazie mille Luana!
La cintura è fantastica!
Mi piace molto anche la giacca, ma ho visto che online Muji non vende quasi nulla a livello di abbigliamento 🙁
Purtroppo hai ragione: Muji online vende quasi esclusivamente accessori.
Dispiace molto anche a me perché hanno pezzi d’abbigliamento basic ma davvero carini, in particolar modo camicie e casacche in cotone!
Mi piace molto il tuo stile!
Quel foulard è davvero bello, e mi piacciono tantissimo anche i pantaloni, i guanti e la cintura 🙂
Complimenti!
Grazie mille Marina 🙂
La cinta e il foulard sono bellissimi!
Hai un colore di capelli meraviglioso… sono naturali?!
Baci.
Franscesca
Ciao Francesca,
purtroppo no! Non sono rossa naturale, i miei capelli sono biondo cenere.
Stupenda! Ti seguo 🙂
Stupenda!!! Il foulard l’hai comprato molto tempo fa? Anche io adoro i cavalli e questo è uno dei carré più belli che ho mai visto!
Non conoscevo il tuo blog e devo farti i complimenti perché lo trovo molto carino e garbato.
A presto.
Emma
Ciao Emma,
grazie mille per i complimenti 🙂
Il foulard è del 2000 (ma è stato rimesso in produzione anche nel 2001 e nel 2004) ed è stato disegnato da Dimitri Rybaltchenko. E’ stato abbastanza difficile da trovare: mio papà l’ha cercato per un bel po’ di tempo prima di riuscire a scovarlo nello shop dell’aereoporto di Mosca.
Puoi provare a chiedere in boutique, forse hanno un database con tutte le rimanenze dei vecchi modelli 🙂
Vorrei tantissimo un paio di stivali da cavallerizza, di quelli veri, non semplici stivali alti di pessima qualità. Per due motivi, però, desisto: in giro (ma sarà che non mi sto impegnando) mi sembra di non averne visti di belli e poi, poiché vorrei indossarli così: http://farm4.static.flickr.com/3566/3807934457_cd16802bd6.jpg
credo di essere troppo nanetta per una tale mise..
Stupendi i pantaloni a sbuffo da equitazione! Guarda ti dirò… non sembra ma slanciano parecchio ed è un modello che sta bene anche alle donne minute!
Per gli stivali (veri) da equitazione la soluzione migliore è farteli fare su misura da un artigiano che fa per l’appunto… calzature da equitazione!
Questi vecchi stivali di Gucci infatti sono da passeggio: i veri stivali da cavallerizza hanno un paio di cm di tacco e la cerniera sempre dietro, non all’interno come questi.
Io ho il numero di telefono di un artigiano che fa bei lavori anche piuttosto economici, ma immagino che sia troppo lontano per te. Comunque se ti capita di andare a vedere un concorso nazionale di salto ostacoli troverai sicuramente gli stand di vari articoli a tema equestre e probabilmente anche questi artigiani che ti prendono le misure per calzature o giacche 🙂
Consiglio prezioso, grazie mille!!
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Ad un certo punto, essendo passato un certo tempo dall’ultimo mio commento, anche se non sono ferrato in materia di moda, mi concedo il piacere di lasciare traccia del mio passaggio.
Però amo le stoffe e i colori ed allora guardo volentieri le tue foto fra le quali ne trovo sempre una che designo come la più bella: quì è la 0546!!!!
Oggi poi, come se fosse un giorno speciale, mi circonda una bella atomosfera che sa di promesse e cose buone ed io ne ho voluto approfittare per lasciarti un commento.
Da quando hai scritto due post su Torino, è la mia città, ho un suggerimento da darti per la tua prossima visita. Ciao cara. Gianfranco.
Ciao Gianfranco!!!
Come mi fa piacere questo tuo saluto, grazie mille 🙂
Ogni suggerimento sulla tua bella città è assolutamente ben accetto. Torino mi ha delusa un pochino solo per quello che riguarda lo shoopping ma per il resto (cultura, enogastronomia, musei e mostre) è una meta davvero piacevole.
Ed ho ancora qualche cioccolatino di Gobino da sgranocchiare la sera davanti al camino acceso, come ricordo della mia piccola vacanza.
Ti lascio un grosso abbraccio!
Ciao cara! Sei bellissima, hai interpretato Hermes alla perfezione 🙂
Quanto mi piacciono poi i tuoi capelli…
Grazie mille 🙂
Avevo intuito subito dalla prima foto che l’ispirazione per questo look fosse proprio la sfilata di Hermes, ed infatti ho indovinato! Complimenti per la cintura, sei riuscita a riprodurre una copia meravigliosa! Il foulard, gli stivali … tutto perfettamente coordinato allo stile del tuo outfit! Bella!
La cintura è davvero bella! Anche il resto, ovvio, però la cintura mi colpisce molto.
Ciao,
June
Stai benissimo!
Un bacio
Ciao cara, approfitto per rispondere alla tua domanda su cosa non avevo gradito nel tuo abbigliamento recente commentando questo post. Ieri sono andata a rivedermi le tue vecchie cose rendendomi conto che non si trattava di più oggetti, ma di uno solo che però inficiava tutto il resto. Scorrendo piano piano la prima foto avevo il terrore di trovarlo anche su questo outfit così impeccabile. Ma per fortuna le terribili Jeffrey Campell questa volta non han potuto attuare la loro azione devastatrice. Ma perché una ragazza chic, raffinata, e contenuta come te ha dovuto acquistare un accessorio del genere? Tu stessa gli hai mosso più di una critica, ma io credo che anche con rifiniture perfette, sarebbero comunque state grossolane e mortificanti. Davvero, ho meditato a lungo sul perché di questa scelta, ho molto tempo per pensare (e si, anche agli affari altrui), e alla fine mi sono risposta che deve essere stata a causa della pressione a cui probabilmente è sottoposta una FB con una certa fama. Documentandosi sui blog delle altre e spingendo per tenersi sempre aggiornata il buongusto innato viene quasi stordito dall’eccesso di informazioni. Si, si deve trattare sicuramente di un fenomeno simile.
Secondo il mio modesto parere, questi oggetti che si portano esclusivamente perché in quel momento si devono portare, andrebbero lasciati alle fashion bloggers modelle, che non possiedono altri argomenti se non la ricerca forsennata di stare al passo con i tempi.
Ai miei occhi è come se a tutte le tue foto avessero aggiunto, per un grottesco scherzo, i piedi della Ferragni, penalizzando realmente la tua allure, che invece può esprimersi al meglio in un outfit come quello di oggi in cui io ti trovo radiosa, originale, creativa.
Spero di essermi spiegata bene e che tu non te la prenda.
Ti bacio
Non me la prendo affatto, anzi sono contenta che mi hai scritto la tua opinione e ti dirò la verità: avevo la coscienza sporca e quindi me lo sentivo che c’erano di mezzo le famigerate Jeffrey Campbell!
In un certo senso la storia di queste scarpe è iniziata proprio come hai ipotizzato tu: navigando ogni giorno in internet vedevo ogni santo giorno le Lita e pensavo “brrrr… non si possono guardare” (specialmente quando le ho viste ai piedi dell’Insalata e quindi ho riso troppo leggendo dei piedi di CF appiccicati alle mie foto :-D). Poi però un giorno le ho viste ai piedi di Pandora e di una ragazzina deliziosa della Nuova Zelanda http://lunasupernova.blogspot.com/ (mai guardare i blog delle ragazzine!) e ho cominciato a rimuginare.
Poi ho rimuginato anche insieme a Paola di Pensieri in Stand-by, che è l’unica blog-amica che mi ha dato un po’ di corda con la storia delle Lita e alla fine ho deciso “me le compro!”.
Poi per fortuna, un po’ perché il mio numero era out of stock e un po’ perché mi vergognavo di me stessa, ho ripiegato sulle Tube 2.
Sono arrivate, mi hanno deluso per qualità ed aspetto ma poi ho provato ad indossarle e nonostante i 14 cm è come andare in giro in pantofole (almeno se faccio il paragone con tutte le mie altre scarpe in cui l’equazione tacco=tortura è la regola).
Mi sono messa a cercarne un paio simili ma di qualità migliore, tipo queste di Prada http://www.net-a-porter.com/product/80465 ma senza successo e alla fine mi sono rassegnata e ho cominciato ad indossarle compulsivamente! All’inizio avevo ancora un briciolo di pudore e non le usavo se dovevo uscire con mio papà o se dovevo andare a pranzo con i suoceri… ma ultimamente ho perso ogni remora!!!
Comunque senti che cosa buffa che mi è successa: domenica di ritorno da un week end in Versilia mi sono fermata a The Mall con un mio amico per fare shopping, ero da Marni e stavo pagando quando mi si avvicina la tipa che gestisce il negozio e mi chiede se le famigerate JC (che ovviamente avevo ai piedi) fossero per caso di Marni!
Poi si lancia in una filippica entusiasta su come ha visto delle scarpe IDENTICHE durante l’ultima sfilata del marchio e su come fossero allacciate anche come le avevo allacciate io (cioé con il fiocco dietro invece che davanti).
E io pensavo: devono essere mie, devono essere mie!!! Appena escono me le compro etc…!!!
Però ti assicuro che, pur essendo ormai una drogata di clogs in tutte le loro espressioni, mi rendo conto che sono grossolani e che la maggior parte delle persone sane li ritiene sgradevoli!
Un bacione cara e grazie per il commento.
E’ bello che comunque ci sia tutto un mondo di ragionamenti dietro! Questo significa vivere ciò che si indossa… e poi tutti abbiamo le nostre piccole ossessioni che gli altri non comprendono!
Baci
che bella, hai interpretato il trend in maniera eccellente!
i foulard di Hermes cmq costeranno pure uno sproposito, ma non ce nè per nessuno: sono stupendi. Le stampe sono incredibili!!
Costano tanto ma sono per sempre! Un investimento vero e proprio che accompagna una donna in tutta la sua vita, dalla gioventù alla terza età! Oddio… sembro lo slogan della de Beers 😀
Ma ciao cara! che belle foto ti sei fatta! Complimenti. Bellissima! Che bella l’idea di riprodurre la maniera in cui portavan il foulard nella sfilata (che non scorderò mai, è stata troppo bella questa!). Ti sta benissimo. E bisognerebbe pensarci di più e sfruttare questo modo di portare il foulard. Complimenti anche per la cintura fai da te! Il risultato è eccezionale. Brava brava…un bacione! msbx
Grazie mille amica!
Sai che ho visto queste cinture dal vivo proprio nella boutique di Bologna?! E in effetti sono fatte proprio con delle redini! Poi vabbé… sull’originale c’è inciso il logo Hermès sull’imboccatura metallica, ma non si può avere tutto 😛
Un bacione :-***