Martedì nella bella cornice de Les Beaux-Arts de Paris ho assistito a Tisser un reve, il fashion show della collezione f/w 12 di Shiatzy Chen.
La collezione fa rivivere la bellezza dell’età d’oro della cultura Miao, un piccolo gruppo etnico originario delle regioni della Cina del Sud. Il popolo Miao non condivideva una scrittura comune e quindi il suo unico mezzo di espressione religiosa, culturale, artistica ed emozionale era rappresentato dai ricami che ne ornavano abiti ed accessori, e che nel corso del tempo si sono evoluti fino a divenire una vera e propria forma artistica, che ci ha permesso di conoscere la storia e le tradizioni di questo popolo.
I ricami tradizionali dei Miao sono vere e proprie offerte alle divinità e al culto degli antenati e rappresentano la visione dell’Universo di questo popolo, che tende all’armonia tra il Paradiso e la Terra.
Shiatzy Chen ha catturato quest’immaginario ricchissimo e questa tensione spirituale intrappolandoli in tessuti grezzi impreziositi attraverso la tecnica del ricamo Suzhou.
Curve delicate, forme geometriche, onde e rappresentazioni astratte, ma anche tutte le figure tradizionali della cultura Miao, come farfalle in volo e mostri leggendari, prendono forma sugli abiti illuminando le intense tonalità di rosso, blu, giallo e verde dei tessuti, in una celebrazione onirica dell’arte tradizionale e della ricchezza culturale del popolo cinese.
Qui potete scoprire qualcosa di più sul gruppo etnico dei Miao e sui ricami che lo caratterizzano.
Avrei voluto parlarvi anche della collezione ispirata all’epoca vittoriana di Andrew GN, alla cui sfilata ho assistito domenica insieme alla mia amica Al, ma purtroppo le foto che ho scattato sono perfino peggiori del solito! Potete comunque vedere un bellissimo video sul backstage della sfilata sul blog The Red-dot.
ciao,
non posso che condividere l’entusiasmo che traspare per ciò che hai visto e pubblicato.
Queste linee pulite e il rigore della sartorialità, accompagnate da splendidi tessuti , con il richiamo ad antiche tradizioni , sono per me un mix irresistibile .
Ho letto il recap che riporta la storia di questo nobile popolo, e sono rimasta affascinata , chi mi conosce sa quanto mi stia a cuore la salvaguardia di antichi mestieri ed arti.
Buona giornata
Ave
Ciao Ave,
mi piace molto quando dietro ad una collezione c’è una ricerca approfondita… e se questa ricerca è etno-antropologica allora per me è l’apoteosi!
Ho una passione viscerale per l’Oriente, per l’arte tradizionale, e per i tessuti e i gioielli tribali!
Un bacione e buon week end :-***
Allora immagino che amerai Van Noten? Mi piace molto come stilista. Anche Shiatsi chen mi incuriosisce, come Shang Xia, quel brand di Hermès aperto in Cina. Conosci?
Adoro Dries van Noten fin da quando ero ragazzina!
Mi commuovo davanti ai suoi vestiti come può succedere davanti ad un’opera d’arte, per me è assolutamente il numero 1!
Sai che non avevo ancora sentito parlare di questo nuovo brand di Hermès?!
Sono andata subito a fare qualche ricerca in internet e mi sembra un bellissimo progetto, molto interessante!
Ho letto che la stilista ha studiato pittura tradizionale e calligrafia: non può che venirne fuori qualcosa di incantevole!
Aspetta che finisco di editarle e ti mando anche le foto di Andrew Gn! Cosi’ puoi postarle anche te se vuoi… Ho 3 GB di roba da editareeee muoioooo!!!
ahah
Bella l’ispirazione di questa collezione, e tantissimo rosso… adoro!
bacio
Non ti preoccupare cara: fai le tue cose con calma!
Al limite linko il tuo post su Andrew GN appena lo scrivi 😉