I wore: skirt, Patrizia Pepe; shirt, H&M; jewel sandals, courtesy of Geox; scarf, Idea Plus; bag, Mary Katrantzou x Longchamp; sunglasses, courtesy of Pollipò; Arlecchino bracelet, courtesy of Marcella Guasso; necklaces, bought in Casablanca e Marrakech.
La kasbah di Ait Ben Haddou è una delle più spettacolari e meglio conservate che si possono incontrare sulla Route des Kasbhas, nel Sud del Marocco.
E’ un ksar (cittadella fortificata) patrimonio dell’umanità dell’UNESCO ed è servita da location per alcuni famosissimi film come Lawrence d’Arabia, L’ultima tentazione di Cristo, Il tè nel deserto, Kundun e Il Gladiatore.
Sorge sulle rive del fiume Ouarzazate, sull’antica via carovaniera che collegava la città di Marrakech al deserto del Sahara, ed è un perfetto esempio di architettura della Regione pre-sahariana del Marocco.
P.S. Oggi è martedì, giorno di #rubRiga e potete trovare il post a righe sul blog di Giulia.
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Mia cara, io apprezzò sempre il tuo stile impeccabile in viaggio!
🙂
😀 Grazie amica!!!
Grande eleganza! Come sempre del resto. Le foto fanno sognare …
Grazie mille Cecilia 🙂
belli i sandali Geox 😀 e ammirevole anche la tua voglia di metterti i bijoux con quel caldo. vengo da qualche giorno bollente fra Padova e Venezia e mi sarei tolta anche la pelle 🙁
foto splendide! buona vacanza.
Ma sai che in effetti avevo portato tutti i miei braccciali di bachelite ma sono riuscita a metterne uno solo il primo giorno?!
Il peso dei bracciali mi sembrava intollerabile con tutto quel caldo 😀
Baci :-***
Che meraviglia amica! Come dicevo ieri, questi luoghi ti trasportano in una dimensione completamente diversa, con ritmi e caratteristiche uniche.
Bella tu, in questa mise da viaggio nel deserto.
:***
Pensa quanto siamo stati sprovveduti: avremmo potuto visitare questo ksar al tramonto e invece ci siamo detti che era troppo tardi e che era meglio tornare il giorno dopo per fare la visita con calma (in realtà eravamo stanchi per il viaggio e non vedevamo l’ora di farci una doccia in albergo)… così abbiamo fatto la visita a 40°C!
Furbissimi vero?! 😀
Eh, si, al tramonto doveva essere un incanto… ma anche così avete qualcosa da raccontare 😉
Essì… diciamo che a 40°C faceva più beduini sulle vie carovaniere 😀