Da sabato 28 settembre a domenica 6 ottobre ad Assisi, negli spazi del Nun Spa Resort, sarà possibile ammirare Exodus uno dei lavori del fotografo Paolo Tosti.
Exodus nel senso di passaggio, di Vita in divenire, di viaggio.
Perché la Vita è un viaggio avventuroso tra gli altri e dentro noi stessi e non possiamo sapere dove l’Universo tramerà di farci arrivare.
A piedi, di fretta e con superficialità oppure con meditazione e consapevolezza, noi siamo in viaggio da una Vita e per tutta la Vita.
Di Paolo Tosti ha scritto la critica americana Naomi Rosenblum:
“La capacità di catturare il gesto effimero e l’espressione fugace del viso è stata forse l’aspetto più entusiasmante della fotografia nei tempi moderni, anche nel momento in cui le fotografie scattate risultano sfocate o imprecise.
Nelle fasi iniziali dell’avvento di questo mezzo, una fotografia scattata in questo modo era considerata inadeguata, si parlava di un difetto dello strumento usato o di una mancanza del fotografo in questione.
Verso la fine del diciannovesimo secolo e nel corso del ventesimo, con il progressivo miglioramento di macchine fotografiche di dimensioni minori che potessero essere tenute in mano, e con lo sviluppo di obiettivi maggiormente sensibili, i fotografi vennero dotati di una più vasta gamma di mezzi espressivi, e sia la non precisione che la nitidezza degli scatti divennero plausibili in quanto peculiarità dell’immagine fotografica.
Paolo Tosti rientra nel gruppo di fotografi che considerano la messa a fuoco, sia che l’immagine sia nitida o sfocata, come una sorta di reazione al soggetto.
Considerando la sua attrazione per la folla e per gli eventi in rapida evoluzione quali i tori di Pamplona, il Palio di Siena o altri eventi internazionali – eventi che a dire il vero sono stati documentati innumerevoli volte – egli fa uso dell’alta definizione o della vaga indeterminazione dello scatto fotografico per rendere manifesto un evento fuggevole o per suggerire l’energia sprigionata da tali avvenimenti.
Lui non vuole ritrarre l’evento in sé, ma è l’emozione diffusa da coloro che ad esso partecipano, siano essi persone o animali, a stimolare il suo interesse e a far sì che il suo lavoro da mera rappresentazione si evolva in espressione soggettiva.
Tosti è affascinato anche dalle emozioni primordiali sprigionate dagli astanti a tali manifestazioni.
L’euforia e il coinvolgimento degli spettatori colti in quel preciso istante, spesso con l’eliminazione di tutto il resto, coinvolgono il suo interesse e ciò si riflette in fotografie che spesso catturano la frenesia prodotta da tali eventi.
Nella volontà di cogliere gesti spontanei e smorfie, così come scene meno convulse, la sua opera sembra suggerire
sia il senso di godimento provocato in lui da tale spettacolo che, al tempo stesso, un certo grado di disagio nei riguardi del comportamento della folla.
Nella rivelazione di una latente essenza emotiva, i suoi scatti trascendono i confini della rappresentazione fino a diventare rivelazioni di un’arte espressiva.”
Deve essere un’esposizione molto speciale, sarebbe bello tornare ad Assisi per questa occasione!
Baci amica :***
Anche io non torno ad Assisi da molto tempo e sono proprio contenta dell’occasione di questo vernissage!
Poi abbiamo anche un concerto nella Basilica 🙂
:-***
errata corrige
il sito dell’associazione de arte è : http://www.dearteassociazione.org
Ciao Miss BaiLing,
è un piacere trovare finalmente un blog raffinato e di qualità che tocca argomenti frivoli ma anche profondi.
Complimenti!
Spero di riuscire a trovare del tempo per visitare la mostra…da Torino è un viaggetto ma ne vale la pena.
Grazie per la segnalazione molto apprezzata!
Barbara
Ciao Barbara,
grazie a te per la visita e per il gentile commento 🙂
A presto!