Dall’intuizione di fondere insieme materia organica ed inorganica nascono i bijoux di Alessandra Pontani.
Il merletto di cotone, lieve e leggero, grazie all’applicazione della galvanica diventa argento prezioso e lucente e si trasforma in orecchini, pendenti, bracciali e collane che mantengono intatta la bellezza e la leggerezza dell’intreccio.
La prima collezione di Pontani bijoux trae così la sua fonte di ispirazione dal pizzo ad uncinetto e prende il nome da Milly, la prima collaboratrice di Alessandra, creatrice di delicatissimi merletti.
Esplorando tutte le declinazioni della tradizione dell’uncinetto, così forte nel territorio marchigiano, Alessandra Pontani ha scoperto anche il pizzo chiacchierino: una lavorazione particolarmente delicata, realizzata con fili di cotone molto sottili intrecciati con l’ausilio di una spoletta, che in passato veniva utilizzata per impreziosire gli arredi sacri e che è ancora custodita tra le mura di alcuni conventi.
Quando ho conosciuto Alessandra mi ha raccontato con grande emozione la magia dei lenti pomeriggi trascorsi da lei e dalle sue collaboratrici in compagnia delle ultraottantenni Madre Laura e Madre Virginia per imparare, tra chiacchiere e risate, tutti i segreti antichi della spoletta mossa dalle mani sapienti delle suore.
E mi anche ha raccontato dell’entusiasmo con cui le due anziane religiose hanno visto i loro merletti trasformarsi in bijoux frivoli e delicati, ma soprattutto buoni: i compensi di Madre Laura e Madre Virginia sono infatti devoluti a missioni e opere di carità, così come parte del ricavato della vendita dei bijoux di pizzo chiacchierino, che sul sito trovate contrassegnati da un cuoricino rosso.
Purtroppo non è facile trasmettere attraverso lo schermo la leggerezza e la delicatezza di questi bijoux e la sensazione al tatto del merletto reso solido e lucente dal metallo: gli orecchini in particolare sono così leggeri da sembrare cristalli di neve e non vedo l’ora di mostrarveli indossati!
Bellissimi e leggeri!
Ma che meraviglia tesora! Il fascino che i merletti fatti a mano hanno su di me è incredibile, ma detesto i famigerati ‘centrini’ tanto cari alle nostre nonne o addirittura bisnonne, tanto che vederli declinati in bijoux è praticamente un sogno!
Baci amica :***
Amica che ridere al pensiero dei centrini!!!
Li odio pure io, e dire che ne ho un cassetto pieno, fatti da mia nonna ed obiettivamente molto belli… ma per i miei gusti inutilizzabili!
Una delle mie nonne era bravissima con l’uncinetto… quand’ero piccolina mi fece un costumino due pezzi per il mare color corallo che era proprio adorabile!
E ho anche due scialli molto belli!
Per il resto purtroppo solo centrini 😀
Lo vedi?! Che iattura! Ed è vero, infestano i cassetti come nemmeno le tarme… portiamo pazienza, un giorno troveremo il modo per riutilizzarli in qualche modo 😉
Clari, amica, se sei in ascolto, illuminaci con la sacra arte dell’upcycle <3
Sono semplicemente stupendi questi gioielli! E quello che c’è dietro li rende ancora più speciali!
Stupendi, non ho parole!!!
Ero sicura che ti sarebbero piaciuti 🙂
A me la storia delle suorine ottantenni è sembrata così poetica!!!