Continua il tormentone gypset: ogni promessa è debito e vi avevo promesso che ci sarebbero stati molti post sull’argomento!
Come abbiamo visto insieme la scorsa settimana la perfetta gypsetter ama adornarsi di conchiglie, piume navajo, argenti tribali e talismani degni di uno sciamano.
Così, non contenta delle mie collane turche e rajastane, mi sono messa alla ricerca di qualcosa di più estremo su Etsy e ho trovato lo Shop con la S maiuscola: The Uncommon Wren, ovvero a nest of Bohemian Gypsy inspired goodness.
Ametiste, turchesi, piume, lacci di cuoio, pendagli, cristalli di rocca, nappe di seta e vecchi rosari vintage mescolati insieme a creare incantevoli sautoir tintinnanti: insomma la perfetta incarnazione del gypset style.
Ehm… il tutto a più di 100 euro?!
Così, fedele al mantra “risparmia i tuoi soldi”, invece di mettere mano alla carta di credito sono corsa a frugare nel mio armadio del bricolage alla ricerca di tutti quei piccoli oggetti che potessero ispirare la mia creatività.
Per una collana in stile gypset avrete bisogno di:
– lacci di cuoio o cordoncino cerato da bigiotteria
– gancetti
– colla a caldo
– piume
– conchiglie e altri piccoli tesori ritrovati sulla sabbia
– un vecchio rosario da smontare
– nappe di seta
– perle e perline di ogni grandezza e materiale
– turchesi, cristalli di rocca o di ametista (potete scegliere la pietra più adatta affidandovi ai principi della cristalloterapia)
– monetine bucate e quant’altro vi suggerisca la fantasia
Il mio progetto è cambiato più e più volte in corso d’opera a causa di meri problemi logistici, ma tutto sommato sono piuttosto soddisfatta del risultato finale.
Il progetto iniziale prevedeva addirittura due collane: una con lacci di cuoio e un cristallo di ametista e l’altra da realizzare customizzando un rosario vintage.
Accantonato il cristallo di ametista (troppo irregolare per essere racchiuso in un nodo fatto con un laccio di cuoio) mi sono concentrata su tutta una serie di piccoli oggetti raccolti durante i miei viaggi o ricavati smontando vecchi bijoux etnici per creare una sorta di talismano perfetto per una nomade bohémienne.
Le perle colorate sono di ambra e provengono dalla Russia, i grani d’argento facevano parte di una vecchia collana indonesiana, i due rosari assemblati insieme erano di mia nonna, il pendente in argento è berbero e l’ho comprato durante il mio viaggio nel Sud del Marocco, la conchiglia e il frammento di osso di pesce sono stati raccolti durante lunghe passeggiate in riva al mare (qui vi ho spiegato come bucare una conchiglia, ricordate?).
E per finire la monetina… se avessi potuto scegliere avrei scelto una rupia naturalmente, ma mio malgrado ho dovuto optare per una corona norvegese: l’unica monetina bucata in mio possesso, tra tutti gli spiccioli in valuta esotica accumulati nel corso degli anni!
Adoro! Devo assolutamente provarci anche io. Ottima idea davvero!
Grazie cara, sono contenta ti sia piaciuta 🙂
Ma che bello cara!! Bello portarsi dietro dei piccoli ricordi di viaggio e di vita:)
Sappi che aspetto con trepidazione i tuoi post gypset!
Mi è sembrata una cosa carina metterla insieme riciclando ricordi di viaggio e vecchi bijoux che non usavo più piuttosto che comprare tutte cose nuove 🙂