Ogni Signorina per bene che si accompagni ad un esemplare maschio sa che mettersi d’accordo sui viaggi di coppia non è cosa semplice: dal viaggio della vita al weekend mordi e fuggi, trovare il compromesso tra le richieste diametralmente opposte di due anime, sicuramente affini ma inevitabilmente inconciliabili sull’idea di “viaggio ideale”, diventa un esercizio di pazienza, rinunce e piccole vittorie.
Fatalmente, il Signor F. ed io non facciamo eccezione.
Potete dunque immaginare l’immenso gaudio provato quando, assistendo alla presentazione per la stampa di settore della città di Dallas in Triennale a Milano, ho scoperto che, sì, un solo viaggio può conciliare l’amore per l’arte e lo shopping e il rude piacere di montare su una custom built motorcycle.
Che poi, diciamocelo: non so nemmeno cosa sia io una custom built motorcycle, ma il Signor F. si è entusiasmato a saperlo.
E già si immagina a spasso sul roboante bolide, come in un quadro d’ispirazione futurista fatto di velocità, motori, modernità sfrenata, visitando ad esempio Rick Fairless’ Strokers, che a quanto mi dicono è tappa obbligata per gli amanti del genere, insieme al Reno’s Chop Saloon: pare che questo locale storico metta tutti d’accordo, da gli animi più grunge/punk (generi che abbiamo imparato a conoscere lo scorso inverno sulle riviste di moda più patinate) fino ai greasers con i quali anche noi Signorine per bene e pure un po’ rétro abbiamo certamente qualche affinità in più.
In questo panorama si inserisce (sospiro di sollievo mio) Deep Ellum, quartiere famoso per i locali di musica live: blues, swing e jazz, thanks God!
Ma veniamo a noi, le Signorine per bene.
Riuscite ad immaginare le lunghe avenues di lussuosi, chilometrici hotel, o ancora i districts interamente dedicati al design e allo shopping?
Da Downtown a Design District, fino a Greenville Avenue, uno dei quartieri più antichi e più famosi di Dallas, dove i negozi di alimentari e i ristoranti molto tradizionali contrastano con clubs iper moderni ed eccentriche boutiques.
Nel mio personalissimo Dallas dream hanno un posto d’onore l’At&T Performing Arts Center, che riunisce la Winspear Opera House e il Wyly Theatre, e ancora il Nasher Sculpture Center, progettato (ma guada un po’) da Renzo Piano…
Sì, sì, sì, al Signor F. e a me Dallas piace proprio tanto… li vedete i miei occhietti a cuoricino, vero?
E se vi state domandando che fine hanno fatto J.R. e la famiglia Ewing, devo dirvi che ormai non abitano più qui!
During a press presentation of American city Dallas, I found out that this metropolis is far away from the ’80 image the most famous soap opera conveyed: if J.R. and his family seem to have ‘mode away’, the visitor can discover a city of entertainment, culture and glamour. Actually, this is the kind of destination both boys and girls could love: from custom built bicycles to theaters and design districts, Dallas offers a huge variety of travel entertainments!