Le rose di Re Laurino ed altri 9 motivi per scegliere il Parkhotel Laurin. 2


01_parkhotel_laurin_bozen

ph credits: Parkhotel Laurin

 

Durante il nostro week end enologico in Alto Adige io e il Signor G. siamo stati ospiti del Parkhotel Laurin di Bolzano ed oggi vi racconto 10 buoni motivi per scegliere questo delizioso albergo dal fascino d’antan.

[english translations at the bottom of the post]

02_parkhotel_laurin_bozen

1) Un’antica leggenda delle Dolomiti narra che il Re dei nani Laurino, dopo aver rapito una Principessa, si rifugiò nel suo giardino di rose. Scoperto e fatto prigioniero Laurino scagliò una maledizione sul giardino che l’aveva tradito trasformandolo in pietra, così che nessun occhio umano potesse più ammirarlo né di giorno, né di notte. Il Re dimenticò però l’ora del crepuscolo ed è per questo che le Dolomiti intorno a Bolzano, al calare del sole, si colorano di rosa come un giardino in fiore.
Nel Laurin Bar potrete ammirare una serie di affreschi dedicati proprio a questa leggenda e realizzati nel 1911 dal pittore Bruno Goldschmitt, seguace dello “Jugendstil”.

affreschi

03_parkhotel_laurin_bozen

ph credits: Parkhotel Laurin

 

2) Le rose di Re Laurino crescono davvero nell’incantevole giardino del Laurin: qui infatti vive un gigantesco esemplare di Rosa banksiae Lutea che, avvinghiata al tronco di un secolare cedro dell’Himalaya, si ricopre ogni Primavera di una spettacolare cascata di boccioli gialli, alta quasi cinque piani!

04_parkhotel_laurin_bozen

ph credits: Parkhotel Laurin

 

05_parkhotel_laurin_bozen

ph credits: Parkhotel Laurin/Andrea Muheim

 

3) Il Laurin fu costruito tra il 1909 e il 1910 dalla Famiglia Staffler ed ha festeggiato da pochissimo i suoi primi 100 anni, con il riconoscimento di “Albergo Storico dell’anno nella provincia di Bolzano” ricevuto nel 2010.
Oggi nei suoi bei saloni in stile liberty si può ancora respirare tutto il fascino della Mitteleuropa e molti piccoli dettagli  evocano i bei tempi andati, quando qui erano di casa le teste coronate dell’Impero Asburgico: come il vecchio ascensore inizio ‘900, ancora perfettamente funzionante ed in perfetto stile “Grand Budapest Hotel”, o la Smokers Lounge (già Herrensalon) dove i clienti di oggi, come quelli di allora, possono fumare un sigaro o sorseggiare un distillato.
Accanto al fascino vintage non mancano però piccole e divertenti innovazioni, come il Laurin Bistrot ospitato in uno scintillante Ape Piaggio ed inaugurato  proprio nel 2015.

06_parkHotel_laurin_bozen

07_parkhotel_laurin_bozen

ph. credits: Parkhotel Laurin

 

4) Il giardino del Laurin è un vero e proprio giardino botanico di circa 4000 metri quadrati che ospita incantevoli alberi secolari e molte piante esotiche ed autoctone: ci sono glicini ed antiche sequoie, cedri, Alberi di Giuda e Ginko Biloba, camelie e bulbose primaverili, lavande e cotogni da fiore.
E oltre alla stupefacente Banksiae Lutea rampicante c’è un vecchio roseto le cui prime testimonianze risalgono addirittura al 1500. Il giardino ospita anche una piscina riscaldata, aperta da maggio ad ottobre, e molte installazioni d’arte moderna inserite nel Parco nel 2010 grazie al progetto Open Space in collaborazione con il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Bolzano.

08_parkhotel_laurin_bozen

ph credits: Parkhotel Laurin

 

09_parkhotel_laurin_bozen

ph. credits: Parkhotel Laurin

 

10_parkhotel_laurin_bozen

ph. credits: Parkhotel Laurin

 

11_parkhotel_laurin_bozen

ph. credits: Parkhotel Laurin

 

5) In tutte le 100 camere del Laurin si trova un’opera d’arte, scelta seguendo un ideale itinerario artistico che parte dallo stile Liberty, tocca l’impressionismo e l’espressionismo, ed arriva alla corrente artistica conosciuta con il nome di “Neue Sachlichkeit”. Nel 2010, per celebrare i primi 100 anni dell’Hotel, sono stati organizzati alcuni workshop nel Designatelier L_100 per elaborare progetti artistici legati al tema del viaggio e dell’ospitalità, in collaborazione con la Facoltà di Design ed Arti della Libera Università di Bolzano. I progetti più interessanti sono stati realizzati ed oggi sono perfettamente integrati nella vita quotidiana dell’Hotel.
Anche il marciapiede di fronte all’Hotel è diventato una sorta di grande opera d’arte, grazie all’installazione intitolata Emozioni di Viaggio – Viaggio di Emozioni, realizzata da Annemarie Laner e composta da 100 talleri in bronzo con incise parole legate al tema del Viaggio e delle Emozioni in lingua italiana, tedesca, inglese, francese e ladina.

12_parkhotel_laurin_bozen

13_parkhotel_laurin_bozen.tif

ph. credits: PHL/unibz

 

6) Che cosa rimane dell’Ospite quando lascia la sua stanza? Ogni sua traccia viene diligentemente cancellata, ma a volte un oggetto viene dimenticato e diventa un ponte tra l’Ospite e il Luogo, in attesa che qualcuno si ricordi di reclamarlo. Tutti gli oggetti dimenticati nelle stanze o nei saloni del Laurin vengono metodicamente archiviati nel Dimenticatoio, una deliziosa installazione artistica ospitata nella Hall dell’Hotel.

14_parkhotel_laurin_bozen

15_parkhotel_laurin_bozen

7) La nostra stanza preferita è la n. 522, la Rooftop Suite che nasconde il segreto di una romantica terrazza privata sul tetto, immersa nel verde di un minuscolo giardino pensile e con una vista impareggiabile sul Parco e sulla città di Bolzano.

16_parkhotel_laurin_bozen

17_parkhotel_laurin_bozen

8) La colazione del Laurin è una perfetta esperienza gourmand  che si consuma nel bel salone liberty ingentilito dall’opera d’arte “Alberi in sequenza”, ispirata dagli alberi del Parco.
Sulla tavola troverete tutto quello che serve a rendere il risveglio un momento speciale: porcellane candide, eleganti teiere, tè in foglie racchiuso in sacchettini di seta, bollicine per brindare ad una giornata speciale, spremuta d’arance fresche, succhi di frutta biologici altoatesini, muesli  homemade, un’infinita varietà di pani ed ogni delizia possibile dolce o salata.

18_parkhotel_laurin_bozen

9) Le Sunday Matinée & Brunch sono un piccolo programma di concerti di musica classica ospitati nel Damensalon, in collaborazione con il Conservatorio Claudio Monteverdi di Bolzano, che si concludono con un delizioso brunch a buffet nel Laurin Bar.

19_parkhotel_laurin_bozen

10) Manuel Astuto, il giovanissimo Chef del Laurin, è stato riconosciuto come “talento emergente 2013” dal gruppo Il Sole 24 Ore e predilige nella sua cucina i prodotti locali provenienti dai Mercati Contadini, ma non solo: il Ristorante aderisce infatti al programma Fair Cooking  in collaborazione con le Botteghe del Mondo dell’Alto Adige, che si prefiggono di far conoscere la filosofia e le qualità del commercio equo-solidale, promuovendo il rispetto verso i produttori e l’attenzione alla qualità degli alimenti.

20_parkhotel_laurin_bozen

ph credits: Parkhotel Laurin

 

Some days ago my husband and I spent a week end in the Parkhotel Laurin in Bolzano.
We liked very much this lovely Hotel for 1o good reasons:
1) The walls of the Laurin Bar are decorated by unique fresco panels of Art Nouveau painter Bruno Goldschmitt dating back to 1911. They show scenes depicting the legend of Laurin, the King of dwarfs, and his beautiful roses garden.
2) In the Park of Laurin Hotel a gorgeous climbing rose Banksiae Lutea grows in symbiosis with a centuries-old cedar tree.
3) From its opening in 1910, Hotel Laurin was known as one of Europe’s best establishments. Members of the imperial family of Austria, and Germany’s princely families, came to enjoy the luxurious ambience. With time Hotel Laurin has been restored and restructured with great sensibility and flair and today you can breathe a pleasant atmosphere of yesteryear.
4) The Park is a beautiful botanical garden with many native and exotic trees. There is a heated swimming pool, open from May to September, and some interesting artworks.
5) Each room has its own artwork: the entire Hotel’s collection comprises around 200 original 20th Century works, from impressionism to German New Objectivity.
In 2010 the delightful summer house in Hotel Laurin’s park has been transformed into the design studio Designatelier L_100 in which graduates of Bolzano university’s faculty for design and art focus on the theme of hotel culture. Numerous ideas have come to life in the course of six workshops and, by February 2011, the most interesting projects had been integrated into the everyday life and routine of the Parkhotel. Even the sidewalk in front of the Hotel has become an artwork: 100 words and ways of saying, cast in bronze and set in the pavement, describe feelings and evoke associations with the theme of travelling.
6) What remains of the guest when he/she leaves their room? Every trace is meticulously removed, though forgotten items remain in the building for a considerable time and become a bridge between the guest and the room. All forgotten items are meticulously stored in the “Dimenticatoio” a lovely exhibition in the Laurin’s hall.
7) Our favourite room is the number 522: a rooftop Suite with a lovely private roof garden overlooking the city.
8) The breakfast is gorgeous with some little details that make the waking up a very special moment: fine porcelain, good quality leaf tea, fresh orange juice, organic juices, homemade granola, sparkling wines to drink to a good morning and many sweet and savory delights.
9) The Sunday matinée are organised in collaboration with the “Claudio Monteverdi” Music Conservatory in Bolzano. In the intimate Damensalon docents and students play selected chamber music pieces from well-known artists. The matinée ends with a yummy bruch at Laurin Bar.
10) Manuel Astuto is very young and talented Chef. He loves to use finest product of the Region and fresh herbs combined with exotic food, supporting the “Fair Cooking movement”.

Follow on Bloglovin


Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

2 commenti su “Le rose di Re Laurino ed altri 9 motivi per scegliere il Parkhotel Laurin.

  • monia

    Ora che vedo le foto e leggo il post sono ancora più amareggiata per il nostro w.e. saltato, ma tutto ha remato contro, ( si può dire!!)ci rifaremo la prossima volta!