La Maremma nel corso degli anni è diventata una delle destinazioni italiane più glamour grazie al fascino bohémien di Capalbio, alla mondanità dell’Argentario e alle spiagge da sogno di Castiglione della Pescaia, ma ha conservato comunque la sua anima più autentica e le sue tradizioni più antiche.
E il leit motif del mio viaggio in Maremma con The Leading Hotels of the World è stato proprio questo: vivere il remarkably uncommon di questo territorio così affascinante e selvaggio, attraverso prospettive uniche che ce ne facessero cogliere in qualche modo l’essenza.
E cosa può identificare la Maremma, nell’immaginario collettivo, meglio dei suoi “mandriani” e delle sue vacche dalle grandi corna a forma di lira?
Così, quando durante il mio soggiorno a L’Andana ho trovato nella mia suite uno Stetson in feltro e un biglietto enigmatico accanto alla cioccolata della buonanotte con su scritto soltanto “Are you ready?”, ho capito immediatamente che ad aspettarci c’era la Maremma più romantica e nostalgica: quella dei butteri, personaggi dall’alone eroico che custodiscono ancora i segreti di un mestiere antico e che sono il vero e proprio simbolo di questa terra un tempo così aspra ed inospitale.
Oggi la figura del buttero è stata quasi spazzata via dal progresso e dalla scomparsa dei grandi appezzamenti di terreno e delle mandrie allo stato brado ma, a salvarla dall’oblio e dal rischio di essere relegata al semplice folklore locale, ci pensano alcune Associazioni che ne mantengono vive memoria e tradizioni.
Gli ultimi butteri autentici sono ormai anziani (uno dei decani, Giovanni Travagliati, è morto nel 2012 alla veneranda età di 102 anni) ma non si rassegnano alla pensione.
Come Olivando Crociani che, nella bucolica cornice del Bio Agriturismo Corte degli Ulivi e in sella al suo anziano morello Sincero, ci ha fatti letteralmente innamorare diventando il nostro personale “eroe maremmano”, tanto che ancora oggi ci ritroviamo spesso a rievocare con un sorriso le ore passate in sua compagnia, alla scoperta di oggetti misteriosi come l’uncino e la scafarda, o cimentandoci nella complicatissima arte della lacciaia.
Accanto ad Olivando c’è Marco Stefanucci che ha raccolto la sua eredità di buttero e, dopo essere stato suo allievo, oggi condivide con lui un progetto bellissimo: quello di un allevamento di vacche maremmane in purezza sulle colline del Marruchetone.
Olivando decisamente non ha nessuna intenzione di godersi una tranquilla pensione: lui e Marco continuano a domare e curare cavalli e buoi da lavoro, portando avanti una tradizione antichissima e condividendola con passione con tutti coloro che avranno voglia di fermarsi per qualche ora ad ascoltare i loro racconti, o avranno la pazienza di aspettare che una coppia di buoi venga “armata” per fare un giro sul carro.
Travel tips:
– L’esperienza con i butteri fa parte delle attività non comuni proposte da L’Andana ai suoi ospiti curiosi, per scoprire il territorio maremmano.
– Presso il Bio Agriturismo Corte degli Ulivi oltre ad incontrare i butteri potete degustare ed acquistare prodotti biologici come l’Olio extravergine d’oliva ricavato dai 5000 ulivi centenari di cultivar toscane (moraiolo, frantoio e leccino) e i vini dell’Azienda vitivinicola Mustiaio: il Baioscuro, da uve Merlot e Sangiovese; il Leardo, Vermentino in purezza; il Cervato da uve Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Merlot.
– Per lo shopping a tema equestre l’indirizzo ideale è la Selleria La Rapida di Menconi, in Viale Giulio Cesare n. 47 a Grosseto.