#mytravels. Villa Cheta. 2


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Arrivare a Maratea è come compiere un viaggio a ritroso nel tempo per incontrare l’essenza stessa di quel Sud Italia, tutto atmosfere bucoliche e sognanti e natura arcadica ed incontaminata, mitizzato dai viaggiatori del Nord Europa ai tempi del Grand Tour e che tanto ha contribuito a creare la fascinazione che ancora sopravvive attorno al concetto stesso del “Viaggio in Italia”.
Abbandonata l’autostrada si attraversa un selvaggio paesaggio montano punteggiato di piccoli borghi arroccati, per arrivare finalmente al breve tratto di costa rocciosa che si affaccia sul mar Tirreno e che vi lascerà senza fiato con i suoi scorci spettacolari.
Giungendo fin qui vi calerete immediatamente nei panni di un’eroina romantica (la Lucy di Camera con Vista per esempio, o la Lady Caroline di Un incantevole Aprile), alla scoperta di un’eterna Primavera mediterranea che sa di sole e bouganville in fiore e quando scorgerete la sagoma di Villa Cheta, con i suoi rigogliosi giardini a picco sul mare dominati da un esotico pino arucaria centenario, sarà amore a prima vista e vi chiederete come sia potuto passare tanto tempo prima di fare un viaggio in Basilicata.
Cenate in terrazza la prima sera, a lume di candela e con le tovaglie di pizzo, le porcellane dal sapore d’antan e un romantico sottofondo di musica jazz e non mancate di farvi raccontare, tra una portata e l’altra, la storia di questa Villa liberty, che conserva ancora tra le sue mura tutto il fascino del suo antico passato.
Un secolo fa Villa Cheta fu dimora della nobile famiglia Marsicano, nota per l’accoglienza ricercata riservata agli ospiti e per i grandiosi banchetti organizzati dalla padrona di casa; sono passati molti anni ma la tradizione dell’ospitalità è stata mantenuta viva dagli attuali proprietari, la famiglia Aquadro, che ha voluto conservare intatto tutto lo charme di questa elegante dimora.
Qui sono di casa uomini politici inglesi e redattrici parigine e non di rado l’intera villa viene affittata per réunion familiari e matrimoni sfarzosi, da tutti quegli stranieri romantici che inseguono ancora il sogno di un Viaggio in Italia in una cornice speciale.
Così ovviamente a Villa Cheta l’atmosfera retro convive con i piccoli dettagli essenziali capaci di trasformare un semplice hotel in una destinazione di charme: la cucina del territorio, con tutti i suoi colori e profumi, che qui viene sapientemente alleggerita e rivisitata; la colazione servita in terrazza con le sfogliatelle profumate di fiori d’arancio, le ricottine fresche e le torte homemade; i prodotti da bagno Mara’tìa (nati dall’incontro tra Stefania Aquadro e Michele Marin di Infragranti Parfumeur) che racchiudono tutte le essenze del giardino di rose e della macchia mediterranea che circondano la Villa; la scenografica piscina, che è rigorosamente priva di cloro e ha le pareti rivestite di pietra locale; ed ovviamente un servizio attento e cordiale che coccola l’ospite facendolo sentire come a casa.
Le camere di Villa Cheta sono semplici ed immacolate, con i letti in ferro battuto e le lenzuola finemente ricamate che vi faranno tornare in mente le estati della vostra infanzia, trascorse nella casa di campagna di una vecchia zia andando a caccia di farfalle e papaveri ed inseguendo lucciole tra i cespugli di rose.
Di notte qui l’unico rumore è il respiro del mare, interrotto raramente dallo sferragliare di un treno, e quando al mattino aprirete le finestre della vostra stanza vi sembrerà di esservi svegliate in un giardino dell’Eden e non avrete nessuna voglia di uscire, ma solo di esplorare la casa con le sue terrazze assolate, le variopinte vetrate degli anni ’30, i salottini silenziosi, le collezioni di vecchi orologi da taschino conservate in piccole teche e i grandi lampadari di vetro soffiato.
Poi sarà la volta del giardino con i suoi romantici scorci profumati di rose, agrumi e gelsomini e con le solite bouganville, che ogni volta che le scorgerete sarà un sospiro di puro amore; alla fine vi avventurerete anche fuori, per affrontare una piccola passeggiata giù per un sentiero ripido che vi condurrà fino a una minuscola spiaggetta sassosa e, alla vista del mare color smeraldo incastonato tra gli scogli candidi, l’incantesimo di Villa Cheta sarà perfettamente compiuto.

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Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

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