“Cascina Tecc” è una cascina in collina e deve il nome al tetto che, nella stagione invernale, svetta oltre la fitta coltre di nebbia che spesso avvolge le Langhe.
La cascina sorge nel punto più alto di Dogliani, paese di 5000 anime a 400 metri di altitudine, e un tempo fu la casa di vacanze del presidente Luigi Einaudi e il cuore dei suoi Poderi e della sua Azienda Vinicola.
A partire dal 1993 la residenza è stata trasformata in un romantico Relais circondato dai vigneti, un luogo pieno di charme perfetto per concedersi un’escapade alla scoperta di una delle destinazioni italiane più amate dai winelovers.
Solo 10 camere ospitate nei due edifici principali ed arredate ancora con i mobili originali dell’epoca: qui tutto è rimasto come ai tempi in cui il Presidente amava rifugiarsi in questa casa per non mancare all’appuntamento che gli stava più a cuore, quello con la vendemmia.
La vecchia cantina che sorge sotto al Relais ha ben due secoli di vita ed oggi ospita, nelle antiche barriques, il cabernet, il merlot, il nebbiolo e il barbera che affinano per 20 mesi prima di essere utilizzati per produrre un blend dedicato al centenario dell’azienda, creata nel 1897 da Luigi Einaudi che, prima ancora di essere uomo politico e Presidente della Repubblica, fu un grande appassionato di vini.
Oggi ad occuparsi dell’azienda c’è la quarta generazione della famiglia e il forte legame con la terra e con le proprie radici è ancora quello che spinse Luigi Einaudi a tornare a Dogliani, il paese materno, per dare vita con 12 ettari iniziali impiantati ad uvaggio locale (il grignolino che era il vino preferito di sua moglie) ad un’azienda agricola che nel corso degli anni, con i suoi attuali 145 ettari e le sue 11 cascine affidate ad altrettanti fattori, è diventata una delle più importanti della zona per la produzione del Dolcetto e del Barolo.
Nel Relais rivive tutta la tradizione dell’ospitalità delle antiche dimore di campagna e soggiornare qui significa fare un tuffo indietro nel passato alla scoperta di un territorio ricco di storia, cultura e tradizioni.
Un terroir in cui tutto ruota da sempre intorno al vino e in cui la gastronomia locale, con i pregiati tartufi bianchi d’Alba, le nocciole e i rinomati formaggi, promette a tutti gli amanti della buona tavola di vivere emozioni speciali.
Andate in Estate, quando il profumo della lavanda che fiorisce in giardino satura l’aria o ancor meglio in Autunno, quando i pampini e i boschi si tingono di rosso ed oro.
Prendetevi il vostro tempo, lasciandovi conquistare dalla quieta atmosfera bucolica, dal silenzio e dalla dolcezza del panorama e lasciatevi coccolare ogni mattina dalle tante piccole attenzioni speciali che vi aspettano al tavolo della colazione.
Ma soprattutto lasciatevi condurre, attraverso una degustazione guidata in Cantina, alla scoperta dei vini dei Poderi Einaudi: il Dogliani, l’unico dolcetto docg con un nome proprio; il Barbera, setoso ed elegante con i suoi sentori di ciliegia e il Cannubi, che le particolari componenti minerali del terreno rendono un Barolo dalle caratteristiche uniche.
Alcune delle foto di questo post sono stata scattate nel giardino della residenza privata del Presidente Einaudi, che abbiamo avuto l’opportunità di visitare durante il nostro soggiorno ospiti dei Poderi.
La residenza, che è ancora oggi abitata dalla famiglia, non è normalmente visitabile.