Wish List fw17. In Love with Dries.


wish list dries

Con l’Autunno è arrivato il tanto atteso momento di compilare le nostre amate Wish List: elenchi infiniti di preziosi e futili oggettini che, nella stragrande maggioranza dei casi, resteranno confinati nel mondo dei sogni per mancanza di fondi.
Ma d’altronde gran parte del piacere risiede proprio nel compilare l’elenco: ci ritagliamo del tempo tutto per noi, ci prepariamo una tazza di tè, sfogliamo riviste o facciamo shopping virtuale nei templi del lusso per corrispondenza, facciamo complicatissimi calcoli matematici che hanno ad oggetto le nostre disastrate finanze, immaginiamo quegli abiti appesi nel nostro armadio e sussurriamo la formula magica “Oh, come vorrei…”.
Quest’anno la mia Wish List per l’Autunno-Inverno inizia in maniera decisamente monotematica: perdonatemi amiche ma sapete quanto io adori Dries, la Marchesa Casati e il Vate e quindi, a vederli così tutti e tre insieme, non potevo che andare in un brodo di giuggiole!
Così il mio primo “Oh, come vorrei…” è dedicato alla decadente collezione invernale di Dries van Noten.
Vorrei una vestaglia da camera maschile in seta rosso scuro da portare al posto del cappotto e vorrei un paio di questi stivaletti (di velluto, di broccato o di pelle metallizzata poco importa… praticamente li adoro tutti!).
La mia unica speranza è che qualcosa arrivi alla stagione dei saldi, sfuggendo agli acquisti compulsivi di orde di fashionistas.
Nel frattempo ho acquistato un decadente kimono vintage in seta rosso scuro in un mercatino delle pulci di Kyoto e immagino che, clima permettendo, potrei indossarlo con grande nonchalance, allacciato come una vestaglia da camera.
E voi? Quali sono i vostri desideri per questo Autunno-Inverno in arrivo?

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Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

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