Manolo Blahnik. The art of shoes.


“Non avendo trovato l’anima gemella avevo trascorso il pomeriggio da Manolo Blahnik!”

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Così racconta Carrie in una celeberrima puntata dell’altrettanto celebre Sex and the City e così, principe azzurro a parte, possiamo fare anche noi visitando a Milano la mostra “Manolo Blahnik. The art of shoes” a Palazzo Morando.
Nelle splendide sale al primo piano della casa museo-milanese è infatti possibile perdersi ed innamorarsi dei 212 modelli esposti e degli 80 disegni di questo stilista, che con questa mostra celebra ben 46 anni di attività.

I modelli di scarpe sono esposti e custoditi in teche da museo, come piccole opere d’arte: pezzi moderni di alto artigianato che sono frutto di creatività, ispirazione eclettica e fantasia; insomma uno splendido distillato di storia del costume e del design ed una galleria che racconta l’evoluzione di un oggetto comune che, nei pensieri di Manolo Blahnik, si è trasformato in un oggetto del desiderio da possedere e collezionare.
La mostra si articola in alcune sezioni che hanno il compito, arduo ma ben riuscito, di mostrare non solo la sfacciata bellezza, ma anche la storia che c’è dietro ad ogni singolo pezzo.

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C’è una prima parte dedicata ai materiali e alle fonti d’ispirazione che ci racconta come nascono i piccoli capolavori di Blahnik: ogni scarpa nasce da una conoscenza, da un dipinto o ancora da una frase letta in un libro; e ogni scarpa ha un nome femminile per celebrare le tante donne che hanno folgorato lo stilista nel suo lavoro.
Un’altra sezione della mostra è dedicata all’arte e all’architettura che sono continue fonti di ispirazione per il genio creativo di Blahnik: tra i nomi presenti ci sono Goya e Mondrian a cui sono dedicati rispettivamente un paio di stivaletti in satin e un sandalo con decorazioni geometriche; e ancora Matisse, che ha ispirato una delicata décolleté in lino e Picasso, cui è stata dedicata una décolleté colorata arricchita da decorazioni multiformi.
Ci sono poi una sezione dedicata alla Natura e ai Paesi del Mondo (temi e luoghi che hanno aperto la mente di Blahnik, facendogli conoscere nuove culture, materiali e metodi di lavorazione) e un’altra dedicata alle calzature più pregiate realizzate dall’artista spagnolo.
Qui rimarrete letteralmente incantate davanti alle 22 paia di scarpe create per il film Marie Antoinette di Sofia Coppola che racconta, in chiave deliziosamente pop, la storia e lo sfarzo della più famosa Regina ddel XVIII secolo.
Ad ogni passo, dalla prima all’ultima sala, vi accompagnerà per tutto il percorso il desiderio di vedere aprirsi quelle teche preziose per liberare, anche solo per un’ora, quelle creature magiche che è riduttivo chiamare scarpe e che potrebbero trasformandoci come per incanto in tante Cenerentole moderne.

Info:
La mostra “Manolo Blahnik. The Art of Shoes” sarà ospitata dal 26 gennaio al 6 aprile 2017 nella sede di Palazzo Morando, a Milano. La curatrice della mostra, promossa dal Comune del capoluogo lombardo, è Cristina Carrillo de Albornoz.
Orari: da martedì a domenica dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 17.30, con ultimo ingresso previsto per le ore 16.30.

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Linda

Informazioni su Linda

37 anni, insegnante, viaggiatrice e un sogno: poter correre nei musei come Jules e Jim. Ama fare e disfare le valigie, crede che sia bello partire e anche ritornare. Odiava Milano ed ora non riesce più a farne a meno. È diventata la città che può chiamare casa.

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