Durante il nostro viaggio in Lapponia abbiamo scoperto che la vera casa di Babbo Natale non è a Rovaniemi, ma in uno sperduto villaggio lappone al confine con la Russia di cui ovviamente abbiamo scordato il complicatissimo nome.
Nell’immaginario collettivo comunque Babbo Natale abita a Rovaniemi ed è qui che lo incontrerete facendo i conti, volenti o nolenti, con la vostra infanzia: se perfino io, che detesto il Natale, mi sono commossa al cospetto dell’amabile vecchio barbuto non c’è davvero speranza di arrivare fin qui e di scampare al rituale del Santa Claus Village!
A Rovaniemi Babbo Natale parla quasi tutte le lingue del mondo e i suoi assistenti sono elfi (non tanto gentili) che vi metteranno in riga se cercherete di scattare una foto clandestina mentre siete pazientemente in fila in attesa di ricevere udienza; dopo aver chiacchierato con Babbo Natale al Santa Claus Village potrete anche passare a piedi il Circolo Polare Artico e farvi mettere un timbro sul passaporto che certifichi l’impresa.
Passatempi turistici a parte l’unico buon motivo che dovrebbe spingere un adulto senza figli a carico a raggiungere Rovaniemi è quello di andare oltre, nel profondo Nord, a caccia di quelle Aurore Boreali che illuminano il cielo nel lungo Inverno Artico.
Ovviamente più a Nord vi spingerete e più aumenteranno le possibilità di assistere alla magnifica danza delle Northern Lights, ma Rovaniemi è già di per sé un ottimo avamposto purché abbiate l’accortezza di allontanarvi il più possibile dal consistente inquinamento luminoso della città.
Per farlo affidatevi a Lapland Safaris e godetevi l’esperienza adrenalinica di un’escursione in motoslitta al crepuscolo, lanciati in folle corsa sul fiume ghiacciato fino ad un suggestivo accampamento dove attenderete l’Aurora scaldandovi intorno ad un fuoco.
L’esperienza di guidare una motoslitta va fatta almeno una volta nella vita e non dovete lasciarvi intimidire: è più semplice di quanto possiate immaginare (se ci sono riuscita io, che non so neppure guidare un motorino, vuol dire che è davvero alla portata di tutti!) e il divertimento è garantito.
Tanto sarà eccitante il viaggio in motoslitta quanto zen (e non sempre soddisfacente) sarà la caccia all’Aurora Boreale: armatevi di santa pazienza, scaricate un buon numero di App, tenete d’occhio i servizi di Aurora Forecast ma soprattutto chiedete ai locali, perché i loro consigli risulteranno decisivi nel portare a termine con successo l’impresa.
Durante la nostra escursione in motoslitta, nonostante le condizioni meteo fossero eccellenti, la nostra missione di Cacciatrici di Aurore è riuscita solo a metà e l’unica traccia delle tanto attese Northern Lights è stato un timido bagliore verde all’ora del crepuscolo ma, delusione a parte, la bellezza della notte artica ci ha comunque conquistate e poter osservare il cielo stellato da un accampamento in mezzo alla foresta è stata un’esperienza di cui porteremo per sempre il ricordo nel cuore.
Travel tips:
Per dormire a Rovaniemi vi consiglio di scegliere un hotel immerso nella Natura, lontano dalla città che a mio parere, a parte qualche bel negozio di design nordico e un locale che serve brunch deliziosi, offre pochissime attrattive.
Gli Ounasvaara Chalet di Lapland Hotels sorgono sulla riva del fiume Kemijoki, a circa 4 km dal centro città, e rappresentano una buona sistemazione per famiglie o gruppi di amici in cerca di una location easy e a stretto contatto con la Natura lappone.
Gli chalet sono piccoli ma graziosi e le cucine attrezzate vi permetteranno di cenare a casa in totale relax dopo un’intensa giornata all’aria aperta.
I bagni sono decisamente spartani (abbiamo scoperto a nostre spese che in Finlandia il piatto doccia non è un accessorio di uso comune!) ma sono dotati di sauna privata e, benché il servizio presenti delle pecche (scordatevi di ricevere assistenza per trasportare i bagagli fino al vostro chalet), il silenzio e la bella cornice naturale vi ripagheranno di questi piccoli disagi.
I wore: skirt, bought in Mumbai; boots, courtesy of Sorel; bag, Mulberry; sweater, Liu Jo; faux fur hat, custom made.
I wore: jacket, courtesy of Columbia Sportswear; boots, courtesy of Sorel; jeggings, MM3; hat, courtesy of Columbia Sportswear; bag, Mulberry; sunglasses, courtesy of Salice Occhiali.
Il nostro blog tour nella Lapponia finlandese si è svolto in partnership con Finnair, Radisson Blu, Lapland Hotels, Lapland Safaris, Canon Italia, Columbia Sportswear e Fjallraven.