Mi sento guardata con una certa curiosità tutte le volte che racconto quanto mi piacciono i cimiteri e che durante i miei viaggi sono solita girare per questi luoghi spettali e spettacolari in cerca di questa o di quell’altra tomba.
I cimiteri monumentali per me sono veri e propri musei a cielo aperto, pieni di fascino e di mistero, e infatti molti di loro hanno cartine dettagliate e sono inseriti nelle guide turistiche!
Così in questo mese di Ottobre, pieno di rituali in onore dei morti, vi porto in giro per il mondo alla ricerca di queste opere d’arte.
♥ Parigi – il cimitero di Montmatre.
Decisamente meno famoso ma più intimo e solitario di Pere-Lachaise, il cimitero di Montmatre, situato nel quartiere degli artisti, nacque come luogo in cui lasciare i corpi senza vita delle povere vittime della Rivoluzione Francese a cui non veniva riservata nessuna cerimonia funebre, ma ospita anche alcuni personaggi famosi.
È una strana esperienza camminare lungo i vialetti circondati da migliaia di lapidi in cerca di Truffaut, Ampère, Dalida e Stendhal, giusto per citare qualche ospite illustre.
L’aria che si respira qui è magnifica e decadente.
♥ Praga – il cimitero ebraico.
Questo famoso cimitero, il più antico della città, è stato celebrato anche in un romanzo di Umberto Eco ed è uno dei luoghi più visitati del quartiere ebraico.
Per varcarne l’ingresso gli uomini devono coprirsi il capo alla maniera ebraica e le donne devono vestire in maniera consona al luogo.
Il cimitero è molto particolare, incuneato com’è tra case e alti palazzi è un piccolo quadrato di terra che concede al visitatore uno spettacolo stupefacente: una moltitudine di antiche tombe in pietra creano un caos senza eguali, poste una sull’altra e una a ridosso dell’altra.
Il cimitero infatti contiene una quantità elevatissima di lapidi ammucchiate su più strati e solo una piccolissima parte di queste è visibile e sbuca fuori dal terreno.
Tra le tombe spicca quella di Kafka, luogo di pellegrinaggio per gli amanti della letteratura.
Gli alberi secolari che ombreggiano il cimitero e il gracchiare continuo dei corvi donano a questo luogo un aspetto lugubre e tetro.
Il cimitero infatti contiene una quantità elevatissima di lapidi ammucchiate su più strati e solo una piccolissima parte di queste è visibile e sbuca fuori dal terreno.
Tra le tombe spicca quella di Kafka, luogo di pellegrinaggio per gli amanti della letteratura.
Gli alberi secolari che ombreggiano il cimitero e il gracchiare continuo dei corvi donano a questo luogo un aspetto lugubre e tetro.
♥ Londra – High Gate.
Il cimitero di High Gate è degno dei migliori film dell’orrore.
Le lapidi sono ovunque e ce ne sono di tutti i tipi: alcune sono antichissime e risalgono addirittura ai primi anni dell’Ottocento, altre sono mezze sotterrate, altre ancora sono ricoperte di edera fin quasi a scomparire.
Il cimitero, che è raggiungibile con una corsa in metropolitana e una breve passeggiata, richiama la grandiosità dell’epoca vittoriana ed è caratterizzato da un fascino spettrale.
Passeggiando per i suoi viali, perennemente “autunnali” anche in piena Estate, è possibile ammirare come la Natura prenda il sopravvento sulle opere dell’uomo: grandi alberi inglobano le pietre tombali o crescono all’interno delle panchine, tutto pur essendo pulito e curatissimo sembra quasi abbandonato a se stesso e il tempo rimane sospeso fino al momento in cui si esce dal cancello per tornare alla modernità.
♥ Roma – il cimitero acattolico.
Non c’è al mondo altro cimitero che ispiri un tale senso di pace e in questa pace dormono, poco distante dalla piramide di Roma sotto ad alti pini, uomini e donne di ogni razza, paese, età, lingua e religione.
Persone e personaggi che hanno potuto vivere, anche solo qualche momento, nella Città Eterna.
Persone e personaggi che hanno potuto vivere, anche solo qualche momento, nella Città Eterna.
Questo è uno dei luoghi di sepoltura tutt’ora in uso più antichi d’Europa.
Sono quasi 4000 le persone che dormono qui l’ultimo sonno: inglesi e tedeschi per lo più, ma anche molti americani, scandinavi, russi, greci e persino qualche cinese.
Vi troverete scrittori, pittori, scultori, storici, archeologi, diplomatici, scienziati, architetti e poeti.
Sono quasi 4000 le persone che dormono qui l’ultimo sonno: inglesi e tedeschi per lo più, ma anche molti americani, scandinavi, russi, greci e persino qualche cinese.
Vi troverete scrittori, pittori, scultori, storici, archeologi, diplomatici, scienziati, architetti e poeti.
La sua atmosfera, malinconica e accattivante, vi conquisterà completamente e la statua dell’Angelo del dolore giustifica da sola una visita.
♥ Los Angeles – la sepoltura delle Star.
Se amate fare tappa nei cimiteri a Los Angeles non potete perdervi l’Hollywood Forever Cemetery.
Si trova al 6000 di Santa Monica Boulevard, dietro ai Paramount Studios, ed è un luogo piuttosto caratteristico dove sono accolte le tombe di attori, registi, cantanti e divi di Hollywood.
Vale la pena di dedicargli almeno mezz’ora, non solo per visitare la tomba di Marilyn Monroe (che stupisce per la sua grande semplicità) ma anche per vedere le differenze con i nostri cimiteri.
Questo cimitero è pieno di verde, curato e semplice nelle sistemazioni, senza fiori né foto né tombe appariscenti.
♥ Venezia – il cimitero sull’Isola.
Il cimitero di Venezia si trova sull’Isola di San Michele.
Originariamente era formato da due isolette che sono poi state unite interrando un pezzo di laguna per ampliare lo spazio a disposizione. San Michele, tra le Fondamente Nòve e Murano, è un angolo fuori dal mondo ma è meta di numerosi visitatori poiché ospita le tombe di alcuni personaggi famosi e alcune strutture architettoniche particolari e ricercate. Il cimitero è ampio, alberato e diviso per credi religiosi. Nel settore ortodosso potrete visitare le tombe di Stravinskij e di Djagilev.
Ci si arriva comodamente con pochi minuti di vaporetto dalla stazione e la visita dovrebbe includere anche la bellissima chiesa rinascimentale e il chiostro adiacente, che spesso vengono “dimenticati”.
Una passeggiata nei cimiteri delle grandi città, ricchi come sono di storie e grandiose architetture, permette di fare un viaggio indietro nel tempo e il culto dei morti si snoda come un lungo sentiero che parte da molto lontano e arriva, più vivo che mai, fino ai giorni nostri “in una corrispondenza d’amorosi sensi” tra vivi e defunti.