Tutti conosciamo l’Enoteca Pinchiorri e tutti vorremmo trovare sotto l’albero, tra i regali di Natale, una cena in questo Tempio del gusto fregiato di ben 3 stelle Michelin.
Ma nell’attesa possiamo già gustare con gli occhi il libro “Pinchiorri a due voci” edito da Cinquesensi, che abbiamo sfogliato durante la presentazione ufficiale per la stampa e che narra la storia di una grande avventura: il sodalizio umano e professionale di Annie Féolde e Giorgio Pinchiorri.
L’autore Leonardo Castellucci – giornalista, critico culturale, autore e direttore editoriale di Cinquesensi – racconta, nello scorrere delle pagine, con mano biografica il “romanzo” della crescita di una passione comune espressa attraverso eccezionali intuizioni culinarie, un’altissima lezione di arte dell’accoglienza e un’esemplare enoteca.
Il testo è arricchito dai magnifici scatti fotografici di Roberto Quagli e dalle illustrazioni ad acquarello di Cosimo e Milo Melani e ha una doppia copertina: una dedicata ad Annie e una a Giorgio proprio per raccontare – così come le due carte da gioco centrali, il Re e la Regina – che questa storia non sarebbe così affascinante e preziosa senza i due ingredienti fondamentali.
Anche la prefazione è doppia ed è affidata a figure della levatura di Paul Bocuse per “La Cucina di Annie Féolde” e del Marchese Piero Antinori per “La Cantina di Giorgio Pinchiorri”, che disegnano con pochi tratti la personalità dei due protagonisti.
Annie, la Regina, si racconta a partire dalla sua infanzia a Nizza, come figlia di una famiglia di albergatori, passando per i suoi viaggi di formazione a Parigi e Londra, fino ad arrivare a Firenze dove negli anni ’70 avviene l’incontro con Giorgio Pinchiorri.
La narrazione continua con i bellissimi ricordi di tutti gli anni di dedizione che hanno condotto al successo dell’Enoteca Pinchiorri, della sua cucina in cui sono nate ricette indimenticabili e di tutte le persone che, lavorando con passione e dedizione, l’hanno resa grande.
Annie in “Pinchiorri a due voci” ci regala anche il racconto di 10 ricette, che sono perfetta espressione di una cucina fatta di sapori del territorio, di materie prime eccellenti e di ricerca della creatività, sempre nel segno della tradizione italiana.
Giorgio, il Re, viene anche lui raccontato partendo dall’infanzia serena in una vecchia cascina a corte nella campagna modenese, passando per il suo arrivo a Firenze dove nasce la passione per il vino che lo porta a diventare primo Sommelier d’Italia, per arrivare all’incontro con Annie, che rende la sua carriera più che stellare.
Di Giorgio vengono raccontati i numerosi viaggi nelle terre del vino in Europa e nel mondo, alla scoperta di tutti quei segreti che arricchiranno la sua Cantina con collezioni davvero pregiate; e naturalmente viene raccontata la Cantina stessa, presentata come un luogo pieno di vita e di azione dove il Responsabile Ivano Boso si prende cura di un vero e proprio scrigno di tesori: un patrimonio inestimabile di oltre 4000 etichette.
A chiusura di questo meraviglioso racconto vengono proposte le 50 bottiglie del cuore di Giorgio, raccolte e selezionate in 50 anni di ricerca e passione.
Così, pagina dopo pagina, sfogliando il libro “Pinchiorri a due voci” non potremo non appassionarci alla storia di Annie e Giorgio e desiderare ancora di più di varcare, prima o poi, la porta magica di Enoteca Pinchiorri per catapultarci in un mondo fatto di piatti indimenticabili e calici preziosi.