Pochi giorni fa vi abbiamo raccontato il Best in Travel 2018 di Lonely Planet, con i consigli dei redattori della storica guida di viaggio, ma siccome anche noi di In the mood for Love abbiamo fatto del Viaggiare una delle nostre ragioni di vita ecco le mete dove sognamo di andare nel 2018.
Oriente, Occidente, lagune cristalline e vette irraggiungibili, isole in fiore, culture millenarie, templi, moschee e monasteri; viaggi Romantici, viaggi dell’Anima, viaggi dell’Arte, viaggi di Corsa: ecco le prime 10 delle nostre 20 mete del Cuore per il 2018.
♥ Miss Bailing (Travel and Romance).
– Kolkata e Pondicherry.
Perché, come ha scritto Tiziano Terzani, “L’India assale, prende alla gola, allo stomaco. L’unica cosa che non permette è di restarle indifferente” e perché della mia incredibile India non ne ho mai abbastanza e ogni volta che la lascio è sempre con la promessa di ritornare.
Per il mio quarto viaggio nel Subcontinente indiano sogno la città di Madre Teresa e del mio amato poeta Tagore e il romantico French Quarter di Pondicherry.
– Il campo base dell’Everest.
Ci sono desideri che non ti sai spiegare, che vanno contro ogni ragionevolezza e contro quelli che sai bene essere i tuoi limiti fisici e mentali. Quello di un trekking fino al campo base dell’Everest è uno dei miei desideri irragionevoli, di quelli che “almeno una volta nella Vita lo devi fare” passando sopra, con stoica rassegnazione, a tabù apparentemente insuperabili come il sacco a pelo e i bagni in comune.
– Il Tennessee.
La musica country, il rock’n roll, il whisky e i treni vintage della Tennessee Rail Road Valley: un viaggio on the road tra Nashville, Memphis e Chattanooga è il mio piccolo sogno americano.
D’altronde un viaggio negli USA è davvero facile e veloce da organizzare: giusto il tempo di ottenimento di un’autorizzazione ESTA e una Mustang decapottabile a nolo!
– L’Armenia.
L’impero Ottomano, l’ombra di uno spaventoso genocidio e il giogo del Comunismo: un Paese difficile e poetico che molti di noi conoscono solamente attraverso il suo cinema (Vodka Lemon, Armenia mon Amour) o attraverso le pagine dei suoi autori (imperdibile “La masseria delle allodole” di Antonia Arslan).
Un viaggio dell’anima tra villaggi, antichi monasteri e paesaggi mozzafiato.
– Cuba.
Chi di noi non ha sognato almeno una volta di visitare L’Havana di Ernest Hemingway?
Finca la Vigia, la Floridita, La Bodeguita del Medio, le cadillac color pastello, la città vecchia con i suoi palazzi coloniali, l’hotel Ambos Mundo.
Da fare subito, prima che l’apertura al turismo di massa spazzi via il fascino d’antan di quest’isola caraibica a suon di voli charter e villaggi all inclusive.
♥ Correspondaces (Travel and Culture).
– L’Iran.
La magica e antica Persia, una delle più remote e grandi civiltà del mondo la cui arte raffinata ha segnato il mio immaginario, una cultura che progetta il giardino come un riflesso del Paradiso in Terra.
La suggestione del cinema e il ruolo delle donne iraniane, perché non è facile capire da lontano una cultura così complessa, con grandi cambiamenti che si intrecciano con la storia moderna e con l’influenza dell’Occidente.
– Il Bhutan.
Piccolo stato himalayano dove tradizione e modernità s’incontrano nella prospettiva di conservare la propria identità e autonomia rispetto ai paesi confinanti e secondo un modello di sostenibilità e rispetto per l’ambiente.
In Buthan al posto del PIL c’è il concetto di Felicità Interna Lorda e questo sembra essere il paese più verde e felice al mondo.
– Lo Yemen.
Rimane per me un grande amore irraggiungibile. La suggestione del Medio Oriente e la grande bellezza difesa da Pasolini con il suo dichiarato amore per Sana’a che descrive come la città dei suoi sogni, paragonandola ad una Venezia selvaggia e asciutta, nella polvere, dove si ergono i primi grattacieli dell’umanità.
E’ al suo breve documentario del 1970, “Le mura di Sana’a” che si deve l’inclusione della città nei siti Patrimonio dell’Umanità UNESCO a partire dal 1986.
– Madeira.
Perché è il paradiso a portata di mano. Definita l’Isola dell’Eterna Primavera, di origine vulcanica, ricca di giardini rigogliosi e paesaggi mozzafiato, più vicina al Marocco che al Portogallo, nazione di appartenenza.
Frutti tropicali nei mercati, fioriture coloratissime e una cucina golosa: Madeira è da sempre in cima alla mia lista dei viaggi del cuore.
-La Polinesia.
L’icona stessa del Paradiso con i suoi atolli limpidi e cristallini.
Meta degli artisti a cavallo tra l’800 e il ‘900, primo fra tutti Gauguin che era alla ricerca di un vero e sano contatto con la Natura, è probabilmente il luogo ideale per rigenerare corpo e mente con uno stile di vita semplice.
Chissà come sarebbe stata la mia adolescenza in Samoa? Forse come la racconta l’antropologa Margaret Mead nel libro omonimo e probabilmente più serena!