Una vacanza in Baviera non è solo un’occasione per ammirare meravigliosi paesaggi naturali, antiche abbazie, castelli fiabeschi, piccoli e caratteristici paesi e città cosmopolite ma anche per assaporare nelle birrerie o all’ombra degli ippocastani nei biergarten (i caratteristici giardini della birra) i piatti della cucina tradizionale della regione, accompagnati da un buon boccale di birra o da un vino della Franconia.
Ma da qualche anno anche la cucina gourmet richiama in Germania visitatori e amanti del buon cibo, che sono in cerca di realtà gastronomiche stellate.
Infatti a dispetto del vecchio cliché di birra, würstel e crauti, la Germania in anni recenti ha sviluppato un’insospettata inclinazione gourmet: grazie alla frequentazione di altre cucine del mondo, conosciute in viaggio o attraverso gli innumerevoli ristoranti stranieri che hanno preso piede in Germania, i tedeschi hanno ampliato e affinato i loro gusti a tavola, tanto che nessun oste si sognerebbe più di servire spaghetti scotti come accadeva decenni fa!
Non solo, c’è anche una nuova attenzione per il cibo sano e le coltivazioni biologiche, mentre si rivalutano piatti regionali di riconosciuta genuinità.
Inoltre i ristoranti stellati della Guida Michelin 2017 sono saliti a quota 292, un aumento del 17% rispetto a cinque anni fa che sottolinea come il territorio tedesco offra eccellenze assolute, contrariamente al credo popolare, anche nel campo dell’alta cucina.
La Germania ad oggi offre una delle scene gastronomiche migliori al mondo grazie a ben 10 indirizzi con tre stelle Michelin all’attivo e al un buon numero di Chef giovani ed innovativi che, dopo aver accumulato esperienze nei migliori indirizzi internazionali, sono tornati in patria per aprire il loro ristorante.
Uno di questi l’abbiamo conosciuto pochi giorni fa a Milano, durante un divertente show coking: Anton Pozeg, che ha ricevuto la sua prima stella proprio lo scorso Novembre, con il menù del Schwarzreiter Restaurant di Monaco.
La cucina dell’Executive Chef Anton Pozeg presta particolare attenzione alla qualità delle materie prime, privilegiando i prodotti locali e la loro freschezza e stagionalità, che vengono esaltate con grande maestria.
La cucina di Anton è una “casual fine dining” pensata per i #foodies, una clientela giovane, dinamica ed innamorata del cibo.
Ma noi cosa abbiamo imparato a cucinare durante la nostra giornata in compagnia di Anton ?
Un vero menù completo, ricco di gusto, con preparazioni affascinanti e abbinamenti delicati.
Mettere le mani in pasta, guidata dai gesti sicuri di uno Chef stellato, è una di quelle esperienze culinarie che non si dimenticano tanto facilmente!
Abbiamo iniziato preparando i ravioli di rapa nera con tartare di salmerino, con l’involucro esterno preparato con la rapa nera e un ripieno aromatizzato con erbe aromatiche e lime.
Ci siamo poi cimentate con un carrè d’agnello in crosta di pepe con salsa al tartufo, scorzonera e risotto di farro: un piatto dove il sapore deciso dell’agnello è stato ingentilito con un mix di pepe e frutta secca e dove abbiamo avuto modo di conoscere due ingredienti molto lontani dalla tradizione mediterranea, come la radice scorzonera e il riso di farro.
Infine il dolce, con un classico e delizioso Kaiserschmarrn: un dessert tipico d’oltralpe che assomiglia ad una crepe e viene accompagnato da confetture, composte ed uvetta.
Durante il nostro show cooking abbiamo avuto anche l’occasione di assaggiare alcuni vini tedeschi.
Se è vero infatti che una delle bevande bavaresi più conosciute al mondo è la birra, non mancano in Germania numerose feste del vino e la produzione si è notevolmente affinata con ottime bottiglie che provengono dalle regioni del Palatinato, del Baden, della Franconia bavarese e della Sassonia, o ancora dalle regioni vitivinicole per eccellenza che sono quelle fluviali del Reno e della Mosella.
Un grazie speciale per questa esperienza va all’Ente Nazionale Germanico per il Turismo (ENGT) che si occupa di rappresentare la Germania come meta turistica, promuovendone le bellezze naturali, storiche e gastronomiche.