Chi ama viaggiare lo sa: a volte, il tempo tra un viaggio e l’altro sembra lunghissimo.
E come si supera l’attesa spasmodica della prossima partenza? Leggendo libri di viaggio per esempio!
Io ho pensato di proporvene 4, e non ho scelto i classici libri di viaggio ma dei romanzi bellissimi ambientati in paesi lontani.
Per partire almeno col pensiero, e visitare luoghi affascinanti o misteriosi senza muoversi dalla poltrona.
In attesa di salire sul prossimo aereo, of course!
♥ La città delle Rose, di Dalia Sofer – Piemme.
La storia intreccia diversi punti di vista: Isaac è in carcere, accusato di spionaggio, e sente le terribili notizie che arrivano dall’esterno sulle esecuzioni dei nemici del governo.
Farnaz osserva il giornale, ancora aperto su un articolo che il marito probabilmente non ha mai finito di leggere, ripensando alla sera prima, l’ultima trascorsa insieme, sprecata in una discussione sulle condizioni sempre più allarmanti del Paese.
A un oceano di distanza, Parviz lavora nel negozio di cappelli del suo padrone di casa a Brooklyn, per pagare l’università e l’affitto, e si innamora della figlia del padrone.
Shirin non ama i maghi e i trucchi con cui fanno sparire le cose e le persone. Come quelli che succedono a casa sua, dove sono scomparsi la teiera d’argento e l’anello con lo zaffiro della mamma. Forse sono solo fuori posto, le dicono. E Shirin pensa che deve essere successa la stessa cosa a suo padre, che non si vede da giorni…
Un racconto delicato e intenso che offre uno spaccato sulla rivoluzione Iraniana, un punto di vista dall’interno di un fatto storico che ha scosso un Paese pieno di contraddizioni, ma che è al contempo uno dei più affascinanti al mondo.
♥ Cuccette per Signora, di Anita Nair – Neri Pozza.
Stazione ferroviaria di Bangalore, India. Akhila, single quarantacinquenne da sempre confinata nel ruolo di figlia, sorella, zia, è a un passo dal realizzare il suo grande sogno: salire su un treno gloriosamente sola, sistemarsi in una delle cuccette riservate alle signore e partire alla volta di una meta lontana, il paesino in riva al mare di Kanyakumary.
Con le cinque donne con cui condivide lo scompartimento si crea subito una profonda intimità. Nelle confidenze sussurrate durante la lunga notte Akhila cerca una risposta alle domande che la turbano da quando era bambina, gli stessi dilemmi che caratterizzano il viaggio intrapreso da ogni donna nella vita.
L’India non è un viaggio, bensì IL viaggio.
E nel romanzo della Nair c’è tutta l’essenza di questo Paese, la difficoltà dell’essere donna in un contesto prevalentemente maschile e la bellezza di quando, appunto, le donne che non si conoscono riescono a parlare la lingua della solidarietà.
♥ Duplice delitto a Hong Kong, di Chan Ho Kei, MdA.
L’ispettore Hui Yau-Yat si sveglia in macchina e non ha idea di come sia finito in un parcheggio così lontano da casa sua. L’odore di alcol che pervade l’abitacolo proviene proprio dalla sua giacca. Per quanto si sforzi, non riesce a ricostruire cosa sia successo la sera prima.
Ha bevuto troppo? È confuso.
Tutto gli sembra familiare ma anche vagamente estraneo. L’unico ricordo nitido che ha è l’immagine di due corpi dissanguati riversi sul pavimento di una stanza, il clamoroso duplice omicidio su cui sta indagando. In realtà, l’amnesia di cui soffre è molto più grave: quel delitto è avvenuto sei anni prima. Il caso è già stato risolto, ma qualcosa non lo convince. Con l’aiuto di una giovane giornalista, Hui Yau-Yat, riprende quindi le indagini concentrandosi su un possibile assassino ignorato dall’inchiesta precedente.
Ciò lo porta a scoprire verità nascoste su di sé e sulla dinamica del delitto in un intreccio narrativo che mescola la tensione della trama a uno sguardo affascinante sulla metropoli di Hong Kong, una città vibrante, ricca di energia, di contrasti interessanti e di chiaroscuri.
♥ Sognando Jane Austen a Baghdad, di B. Rowlatt e M. Witwit, Piemme.
May insegna letteratura inglese in un’università di Baghdad, un corso per sole ragazze. E anche se niente parrebbe più lontano da ciò che la circonda, lei esce di casa tutti i giorni per parlare di Jane Austen alle sue alunne.
Per il resto, May vive una vita quasi normale, va al bazar a fare shopping e dal parrucchiere.
Solo che lo fa sfidando le bombe, la corrente elettrica a intermittenza, il mercato nero e la repressione del governo, che colpisce soprattutto gli intellettuali come lei e suo marito.
Bee fa la giornalista a Londra, e la sua sfida maggiore è gestire tre figli, un marito giramondo e le riunioni di redazione. May e Bee non potrebbero essere più diverse. Cultura, religione, chilometri, tutto le separa. Eppure, quando una mail le mette in contatto, diventano amiche. Si raccontano le loro giornate, e i resoconti di May diventano una sorta di diario travagliato dell’Iraq di oggi. Un paese schizofrenico dove le ragazze si truccano e si sciolgono i capelli appena arrivano a scuola, per poi ricomporsi prima di uscire, e una figlia può venire ripudiata per aver sposato un uomo più giovane e di condizione inferiore.
Un Paese che probabilmente non visiteremo mai ma che vale la pena di conoscere più a fondo, anche per meglio comprendere gli scenari internazionali.
che emozione vederlo online!!
Grazie mille per questa nuova rubrica 🙂 🙂 🙂