La fine dell’Estate è il periodo migliore per concedersi un piccolo wine travel o un week end a tema in una delle numerose ed incantevoli destinazioni enologiche che costellano il territorio italiano.
All’inizio di Settembre una visita all’azienda Ca’ di Rajo ha rappresentato una buona occasione per tornare ancora una volta in un territorio, quello del Trevigiano e delle colline del Prosecco, che conosco bene ed amo particolarmente e che stavolta ho potuto visitare nel periodo di maggior fermento: quello della vendemmia.
La Cantina Ca’ di Rajo può vantare un invidiabile primato: il suo fondatore Marino Cecchetto festeggia quest’anno la sua ottantesima vendemmia ed ha affidato la guida di un’azienda fiorente, che esporta i suoi vini in circa 50 Paesi, ai tre nipoti Simone (enologo, classe 1985), Fabio ed Alessio.
L’azienda, che è visitabile con tour organizzati dedicati ai wine lovers, sorge nel borgo medioevale di Rai, è circondata da 90 ettari di vigneti e può vantare una chiesa del XV secolo e i resti di un’antica torre.
Ma il fiore all’occhiello dell’Azienda Ca’ di Rajo ed il motivo per cui vi consiglio assolutamente di pianificare una visita in cantina, sono i 15 ettari di vigna allevata a Bellussera, un’antica forma di coltivazione della vite che risale alla fine dell’Ottocento e che è quasi in via d’estinzione per gli alti costi di mantenimento.
Le viti a Bellussera, alte fino a 4 metri dal suolo, non sono solo molto scenografiche ma anche green, perché tutto (dalla potatura alla vendemmia) deve essere fatto a mano e questo riduce di oltre un 60% l’utilizzo di mezzi agricoli e le emissioni di CO2.
La Cantina Ca’ di Rajo è impegnata anche nella tutela di due rari vitigni autoctoni di cui esistono appena pochi ettari su tutto il territorio italiano: il Manzoni Rosa e la Marzemina Bianca da cui si ricavano rispettivamente il Manzoni Rosa Extra Dry Millesimato e il Marzemina Bianca Millesimato Brut, due spumanti che racchiudono in sé la storia e le tradizioni del territorio del fiume Piave.
Un week end sulle Colline del Prosecco.
Dormire.
A San Pietro di Feletto, lungo la strada del Prosecco Superiore DOCG, l’indirizzo ideale dove soggiornare è il Ristorante & Resort Ca’ del Poggio, con la sua terrazza panoramica affacciata sugli stupendi panorami delle colline del Prosecco e la sua area wellness, ideale per concedersi un po’ di relax dopo una giornata trascorsa alla scoperta del territorio e di cantine come Ca’ di Rajo.
L’albergo, grazie alla sua posizione a ridosso del famoso Muro di Ca’ del Poggio (salita simbolo di questo territorio, certificata dalla Federazione Ciclistica Italiana, inserita per ben 4 volte nel percorso del Giro d’Italia e gemellata con il Muro di Grammont e il Mur de Bretagne), è anche un bike hotel che offre servizi ad hoc per gli ospiti ciclisti.
Mangiare.
Un altro buonissimo motivo per soggiornare nel Resort Ca’ del Poggio è il suo rinomato ristorante gourmet aperto nel lontano 1994 ed insignito del Diploma di Buona Cucina dell’Accademia Italiana della Cucina.
Qui il Prosecco incontra letteralmente il mare e le sue migliori materie prime in una cucina eccellente che punta a valorizzare i prodotti del territorio.
Un aperitivo al tramonto sulla terrazza panoramica di Ca’ del Poggio, brindando con un buon calice di bollicine e gustando i sensazionali scampi crudi che sono uno dei piatti iconici del ristorante, è sicuramente il modo migliore per iniziare un week end sulle Colline del Prosecco.
Itinerario (con Instagram spot) alla scoperta del territorio.
Il punto di partenza di un itinerario a misura di wine lovers potrebbe essere la cittadina di Conegliano, patria di Cima da Conegliano (considerato uno dei maestri del Rinascimento) e sede della prima scuola enologica d’Italia, dichiarata monumento nazionale.
Proseguendo fate tappa all’antica Pieve di San Pietro di Feletto, che risale all’XI secolo e sorge sulle rovine di un tempio pagano in un territorio ricco di vigneti; proseguite poi verso il comune di Refrontolo dove, tra scorci suggestivi di colli e vigneti, sorge il Molinetto della Croda (un perfetto Instagram spot!).
Salendo fino al borgo di Rolle fermatevi ad ammirare l’incantevole vista panoramica sui vigneti per poi raggiungere la zona cru della DOCG Conegliano Valdobbiadene: l’area del Cartizze, con i suoi 107 ettari di vigneti scoscesi e scenografici da cui si ricava il più celebre e pregiato spumante della zona.
Un’altra tappa imperdibile è la splendida Abbazia cistercense di Santa Maria di Follina per poi concludere l’itinerario nel suggestivo quartiere storico di Serravalle a Vittorio Veneto, un vero e proprio gioiello architettonico e un altro perfetto Instagram spot!
Alla scoperta di Treviso, tra cicchetti e bollicine.
Un week end alla scoperta del territorio del Prosecco non può non concludersi in bellezza con una serata gourmet a Treviso, magari concedendovi una golosa cena itinerante tra gli antichi bacari e le migliori osterie della città.
Qui trovate il mio itinerario con 4 indirizzi imperdibili.