Quarta cartolina da L’Havana ed ennesimo travel tip che affronta i punti dolenti di un viaggio su un’Isola che è tanto incantevole quanto sconfortante da un punto di vista logistico.
Oggi parliamo dei mezzi di trasporto!
Se state pensando di spostarvi in giro per Cuba noleggiando una macchina lasciate perdere!
Farlo dall’Italia infatti è così complicato e i prezzi sono così assurdamente alti che desisterete immediatamente; d’altra parte farlo in loco è praticamente impossibile perché a qualsiasi agenzia vi rivolgiate vi diranno semplicemente che non ci sono auto disponibili per il noleggio.
Le alternative che vi rimangono per spostarvi da una città all’altra sono quindi tre:
– Spostarvi in taxi.
– Prenotare un taxi collettivo.
– Spostarvi utilizzando gli autobus di linea.
Inutile dirvi che tutte e tre le opzioni sono pessime!
Sapendo quanto fosse complicato spostarsi noi abbiamo rinunciato subito ad un tour più completo dell’Isola, accontentandoci solamente di trascorrere qualche giorno tra Trinidad e Cienfuegos, ma organizzare i transfer ha richiesto comunque un grosso dispendio di tempo ed energie.
Trinidad è un’incantevole città coloniale, coloratissima e vivace, a circa 3 ore di macchina da L’Havana e per raggiungerla il primo taxista a cui abbiamo chiesto un preventivo ha sparato la cifra pazzesca di 300 CUC.
Memore del successo di aver organizzato in loco e ad un prezzo più che accettabile un transfer da Siem Reap alla frontiera thailandese ero convinta che anche a Cuba coinvolgere il portiere del nostro hotel fosse una buona mossa ma mi sono scontrata con un muro di omertà francamente incomprensibile.
A quel punto abbiamo ripiegato su internet e, avuto notizia di fantomatici transfer organizzati dall’Iberostar Parque Central, abbiamo tentato quella strada ma non sapendo bene a chi rivolgerci abbiamo fatto l’errore di chiedere informazioni ai concierge dell’hotel.
Indovinate? Ovviamente non erano previsti transfer di nessun tipo fino a data da destinarsi ma i due furbetti in questione si sono subito offerti di prenotarci un taxi per Trinidad al prezzo di 180 CUC!
A quel punto trovare un transfer a un prezzo stracciato era diventata più che altro una questione di principio per non dare soddisfazione ai cubani e alla fine in nostro soccorso è arrivato il sito rome2rio che calcola i tempi di percorrenza e i prezzi di qualsiasi itinerario in giro per il globo e, laddove esistano mezzi pubblici, vi indica dove e come comprare i biglietti.
Grazie a rome2rio abbiamo quindi scoperto che a pochi passi dal nostro hotel, nella lobby del Plaza, avremmo trovato un ufficio dell’agenzia locale Cubanacan e ci siamo finalmente accaparrati due posti in un taxi collettivo diretto a Trinidad per la cifra di 34 CUC a persona, perdendo qualcosa come 2 ore dentro ad una stanzetta di 1 metro quadrato (rigorosamente non climatizzata) per adempiere alle complicatissime formalità di prenotazione.
Inutile dirvi che la sensazione di trionfo ha subito lasciato posto allo sconforto quando, il giorno della partenza, abbiamo visto arrivare il nostro mezzo di trasporto: una scassatissima Renault degli anni ’70 dove siamo rimasti stipati per 3 ore e mezza sotto ad una pioggia torrenziale insieme alle nostre 4 valigie, al driver e a due turisti spagnoli.
Al ritorno da Trinidad, scioccati dal taxi collettivo e fermi nel proposito di non cedere per nessun motivo ai prezzi truffaldini di un transfer privato, abbiamo pensato bene di sperimentare gli autobus locali.
L’esperienza non è così malvagia: gli autobus sono puliti, abbastanza confortevoli e dotati di aria condizionata.
Ma… ovviamente c’è un ma: non prendete mai un autobus a Cuba se nella stessa giornata avete un volo aereo su cui imbarcarvi, non importa quante ore di margine abbiate, semplicemente non fatelo!
Noi avevamo 4 ore di margine e, grazie alla cialtroneria della compagnia Viazul, abbiamo preso il nostro volo aereo per puro miracolo: non solo il nostro autobus è partito con 1 ora e mezza di ritardo e i due autisti si sono fermati più volte lungo la strada per le loro commissioni personali (tipo andare dal fruttivendolo o dal pizzicagnolo) ma, nonostante il ritardo scandaloso, c’è stata anche una sosta di quasi un’ora in un autogrill locale perché i suddetti cialtroni potessero riposarsi e rifocillarsi!
Se vi state chiedendo come ci si può spostare da una parte all’altra dell’Isola senza subire lo scoramento dell’incontro ravvicinato con i mezzi di trasporto locale devo dirvi in tutta sincerità che non lo so: probabilmente la soluzione migliore è quella di visitare Cuba a bordo di una nave da crociera!