Facilmente raggiungibile in auto e in treno, soprattutto con le tariffe di Natale, Losanna è una meta tutta da scoprire per chi avesse voglia di passare qualche giorno di relax, tra buona cucina, divertimento e cultura.
In città tra l’altro ci sono tantissimi punti panoramici ed Instagram spot dove è possibile scattare la foto perfetta: dalla cima della cattedrale alle rive del lago di Ginevra, dalle fermate della metropolitana al Flon oggi vi raccontiamo una Losanna a misura di Instagrammers.
Les Escaliers du Marché.
Questa scalinata in legno del XIII secolo, a serpentina e contigua ad una via lastricata molto ripida che collega la cattedrale al centro della città, è uno degli indirizzi più pittoreschi. La scala è parte integrante dell’iconografia popolare losannese e ad Ovest è fiancheggiata da piccole boutique ed eleganti café.
La metropolitana del quartiere universitario
Per raggiungere la zona dei nuovi grattacieli e il quartiere universitario bisogna prendere la metropolitana e appena scesi dal treno si viene accolti dalla luce e dai colori del Cerchio Cromatico di Giordano Favi che accompagna i passanti in un mondo parallelo in cui si mescolano intuizioni e dimostrazioni, sensazioni e ragionamenti, arte e scienza.
I colori simboleggiano le Emozioni ma anche i vari campi della Scienza e ci sono ovunque formule matematiche e chimiche e citazioni che si riferiscono alla Ragione, nelle lingue universalmente usate per descrivere i fenomeni scientifici.
L’elemento centrale dell’affresco è il lucernario da cui partono i colori in un cerchio cromatico tridimensionale che riempie l’intero spazio, rendendolo non solo estremamente interessante, ma anche molto molto fotogenico!
Il quartiere del Flon.
Una sequenza di antichi edifici industriali, convertiti da designers e architetti in spazi d’arte e di vita quotidiana, ha fatto del Flon il quartiere simbolo della nuova avanguardia urbana losannese: una città nel cuore della città che alterna boutique, cinema, ristoranti, gallerie d’arte, scuole di musica e centri commerciali.
Dal tramonto all’alba il quartiere si anima e una miriade di giovani di tutte le nazionalità popolano i suoi numerosi bar e locali notturni ma non solo: le strade del Flon infatti fanno spesso da cornice a manifestazioni culturali e di varia natura, tutte aperte al pubblico.
Quest’area nel cuore vitale di Losanna è in continua evoluzione ed è un po’ uno dei luoghi simbolo di Losanna: da quartiere abbandonato a se stesso dove venivano ricoverate le merci che giungevano in treno o in battello a simbolo del fervore culturale della città.
I vigneti.
A Est della città crescono le vigne terrazzate del Lavaux, Patrimonio mondiale dell’Unesco.
Un paesaggio unico, che spazia fino al Lago Lemàno e alle montagne circostanti, rende questo luogo uno dei preferiti dei winelovers che amano girare tra i vigneti a piedi, in bicicletta, in auto o a bordo dei trenini panoramici e scattare fotografie, soprattutto al tramonto.
Il vitigno autoctono si chiama Chasselas e dà origine a vini bianchi secchi, anche da invecchiamento.
Se siete appassionati di Corto Maltese, fermatevi a Grandvaux: qui si trova una statua a lui dedicata, in omaggio al suo ideatore, Hugo Pratt, che visse a lungo proprio su queste colline.
Il lago
Il migliore ricordo di Losanna da portare a casa con voi rimane tuttavia il panorama unico ed eccezionale che ha per protagonista il lago Lemàno.
Dalle cime, con le montagne che paiono cadere a picco in acque traslucide, il panorama è semplicemente splendido. Venendo da Milano vi consigliamo di optare per il viaggio in treno che, costeggiando il lago, vi farà godere di un panorama mozzafiato.
Piccolo itinerario sulle tracce dei personaggi illustri che hanno vissuto in città.
Losanna custodisce le memorie di molti personaggi illustri che qui hanno trascorso una parte della loro vita o hanno deciso di fermarsi per sempre.
– Georges Simenon visse a Losanna fino alla fine dei suoi giorni in uno dei condomini di Av. des Figuiers.
Amava comprare le sue leggendarie pipe nella tabaccheria Besson, in Rue de Bourg e morì qui nel 1989, esprimendo il desiderio che le sue ceneri fossero sparse al vento nella Cité.
– Coco Chanel invece visse in città dal secondo dopoguerra fino alla morte avvenuta nel 1971, dividendo la sua vita tra le sale dell’Hotel Beau Rivage e la sua villa sulle colline di Sauvabelin.
La salma riposa nel cimitero storico di Bois-de-Vaux.
– Hugo Pratt, l’autore di Corto Maltese, visse e morì tra le colline di Losanna e precisamente a Grandvaux, dove una statua del suo cellebre marinaio domina i vigneti di Lavaux. Per suo volere fu inumato nel piccolo cimitero alle porte del villaggio.
– Lord Byron, di passaggio a Losanna, rimase molto impressionato dalla storia del patriota svizzero François Bonivard e compose, ispirato dallo Chateaux de Chillon, una delle sue poesie più famose intitolata per l’appunto “Il prigioniero di Chillon”.
– Pierre de Coubertin, padre delle olimpiadi moderne, fondò a Losanna nel 1915 il suo quartier generale, oggi sede del Comitato Olimpico Internazionale. E’ sepolto nel cimitero di Bois-de-Vaux ma il suo cuore è stato sepolto separatamente a Olimpia, in Grecia.