L’incubo peggiore di ogni viaggiatore è sicuramente quello di un volo cancellato anche perché, nel momento stesso in cui ci ritroviamo di fronte alla famigerata scritta sul tabellone, sappiamo già che, oltre ad esserci rovinati la vacanza, dovremo anche affrontare la via crucis della procedura di rimborso, con la sua burocrazia elefantiaca e i suoi cavilli al limite del truffaldino.
Oggi vi racconto tre disavventure aeree e come sono andate a finire, anticipandovi che due hanno recentemente avuto un lieto fine, mentre una terza, essendoci di mezzo la vituperata Alitalia, aveva già il suo destino scritto nel nome.
1) Di quella volta che, diretti alle Ebridi, per colpa di un ritardo di British Airways abbiamo dovuto noleggiare una macchina a Heathrow (pagandola la bellezza di 600 sterline) e guidare tutta la notte per raggiungere in tempo il traghetto che il giorno dopo ci avrebbe portato all’Isola di Lewis.
Cosa non dovreste mai fare:
Prendere l’ultimo volo della sera per raggiungere una destinazione quando il giorno dopo dovete imbarcarvi su una nave, perché se qualcosa va storto potrete fare ciao ciao con la manina alla vostra vacanza.
Cosa dovete assolutamente fare:
Rivolgervi a www.risarcimentodanni.it ogni volta che subite la cancellazione o il grave ritardo di un volo aereo.
Noi l’abbiamo fatto e questa piattaforma online tutta italiana, dopo aver tribolato a nostro nome per qualcosa come 20 mesi, è riuscita a farci ottenere la bellezza di 500 Euro a testa di risarcimento danni dalla compagnia aerea.
Purtroppo non tutti i passeggeri sono consapevoli dei loro diritti: per legge infatti, in caso di cancellamento o ritardo del volo, si ha diritto ad un risarcimento che va dai 250 ai 600 euro, ma quasi tutti, scontrandosi contro il muro di gomma dei famigerati call center, finiscono per desistere rinunciando a farsi valere.
Grazie ad uno speciale software www.risarcimentoviaggi.it riesce invece ad analizzare tutti i voli aerei volati negli ultimi 2 anni per verificare i casi in cui ci siano gli estremi per un risarcimento e il suo team di esperti avvocati si occupa di affrontare la compagnia aerea, facendo valere i vostri diritti.
Oltretutto il passeggero non dovrà sobbarcarsi nessun costo, perché le spese legali sono sempre e comunque a carico della compagnia!)
2) Di quella volta che ho comprato un volo di avvicinamento Alitalia per raggiungere Fiumicino di buon mattino e me lo sono visto cancellare, perdendo un giorno di viaggio stampa in Lapponia con Finnair.
Cosa non dovreste mai fare:
Volare Alitalia.
Per un unico e importantissimo motivo: Alitalia è in amministrazione controllata quindi, nel caso in cui (come spesso accade) si svegliassero con il ghiribizzo di cancellare un volo, facendovi perdere un importante impegno di lavoro o una combinazione di voli con un’altra compagnia aerea, sapete cosa succede?
Succede che voi vi attaccate.
Ho chiesto la consulenza legale di ben due avvocati ed entrambi mi hanno detto la stessa cosa: con Alitalia non c’è niente da fare.
Ora, con tutte le compagnie aeree che esistono al mondo e che sono soggette alle norme che disciplinano i contratti di trasporto, siete proprio sicuri di volervi mettere nelle mani dell’unica che può fare quello che gli pare e piace, rimanendo sempre bellamente impunita?!
3) Di quella volta che, di ritorno dalle Repubbliche Baltiche, abbiamo comprato due biglietti aerei Turkish Airlines da Vilnius a Roma su Volagratis e ci siamo ritrovati con una doppia prenotazione a nome del Signor G.
Cosa non dovreste mai fare:
Comprare un biglietto aereo su Volagratis perché sono semplicemente dei furfanti.
Dovete sapere infatti che emettere due biglietti aerei a nome di una stessa persona sullo stesso volo è una pratica scorretta sanzionata dalla legge e che qualsiasi compagnia aerea si limiterebbe, accertato l’errore del sistema, a cambiare il nome su uno dei biglietti senza costi aggiuntivi.
Ci era già successo alcuni anni fa con Air France e per risolvere è bastata una telefonata al servizio clienti.
Ma questa volta, grazie a Volagratis, abbiamo dovuto comprare un nuovo biglietto aereo a mio nome e tribolare per la bellezza di 4 mesi per ottenere il nostro risarcimento.
L’agenzia di furfanti infatti si è subito rifiutata di fare alcunché, dicendoci che il biglietto non era rimborsabile.
Contattato il servizio clienti di Turkish invece ci siamo visti dare ragione e nel giro di pochi giorni la compagnia ha provveduto ad emettere un codice di rimborso per recuperare i soldi del biglietto.
Ma indovinate un po’? Nel momento in cui finalmente la biglietteria Turkish Airlines dell’aeroporto di Vilnius (dopo settimane perse dietro ad una trafila burocratica che non vi sto nemmeno a raccontare) ha provato ad effettuare il bonifico a nostro nome se l’è visto bloccare dal sistema, perché il nostro biglietto risultava già “refunded”.
Dopo giorni e giorni caratterizzati da fitti scambi di email tra servizio clienti e biglietteria siamo finalmente venuti a capo dell’inghippo: i furfanti di Volagratis, nel momento in cui il doppio biglietto aereo è stato ovviamente non volato, hanno infatti emesso un voucher di 13,40 Euro (cifra corrispondente alle tasse aeroportuali).
Peccato che per legge le tasse areoportuali debbano essere rimborsate in denaro e non in voucher e che questa ulteriore scorrettezza abbia di fatto bloccato la nostra pratica di rimborso da parte della compagnia aerea.
Sono passate altre due settimane durante le quali ho assistito ad uno scambio di email a dir poco surreali tra Turkish Airlines, Volagratis e il loro partner internazionale BravoFly dove tutti (tranne ovviamente Volagratis) concordavano che quel biglietto andasse rimborsato in toto, trattandosi di una doppia prenotazione imputabile ad un errore di sistema.
Come è andata a finire?
Dopo aver fatto perdere a noi, alla nostra ormai amica Martynas della biglietteria di Vilnius e al servizio clienti di Turkish Airlines un numero imprecisato di ore, giorni e settimane:
– Volagratis è rimasta sulle sue posizioni.
– Noi abbiamo ottenuto un nuovo codice di rimborso da parte di Turkish Airlines, accompagnato da un’email di scuse per la sgradevole esperienza subita.
– Io mi preparo ad altre settimane di trafile burocratiche per riscuotere fisicamente il rimborso di Turkish e a ricorrere di nuovo per vie legali per recuperare i 13,40 Euro delle tasse aeroportuali (non per la cifra ma per una mera questione di principio.)
Cosa ho imparato da questa esperienza?
Che ricorrere ad un’agenzia online per risparmiare una manciata di Euro è una stupidaggine bella e buona. perché se qualcosa va storto possiamo dire ciao ciao ai nostri soldi.
D’altra parte, siccome sono una persona che non dimentica i torti subiti, sarà mia cura, finché avrò fiato, di gettare fango su quei furfanti di Volagratis, per evitare che altri viaggiatori incauti vivano una disavventura simile alla nostra.