Qualche giorno fa ho aggiunto una nuova bandierina alla Carta Geografica dei miei Viaggi arrivando al ragguardevole numero di 75 Paesi visitati grazie alla Polonia, un Paese relativamente vicino e che mi ha sempre affascinata ma che non avevo ancora avuto modo di visitare.
Molte persone mi avevano parlato della bellezza di Cracovia e su Instagram mi ero già innamorata delle romantiche facciate color pastello di Wroclaw, così simili a quelle della mia adorata Tallinn, ma a far scattare il colpo di fulmine e l’impellente necessità di partire è stata la scoperta di Zalipie, un minuscolo villaggio dove le facciate delle case sono ricoperte di fiori dipinti.
Ma di Zalipie vi parlerò prestissimo, con un post dedicato a tre destinazioni imperdibili nei dintorni di Cracovia, mentre oggi voglio raccontarvi di questa città bellissima e vivace, con alle spalle un passato tragico impossibile da dimenticare: quello legato al quasi completo sterminio degli Ebrei Polacchi.
Ed è proprio da qui che si deve partire per andare alla scoperta dell’anima più intima della città: dall’antico ghetto, che è secondo solo a quello di Praga per ricchezza di monumenti e dimensioni, e che ospita ogni anno il Festival della Cultura Ebraica.
– Il Kazimierz.
Oggi il ghetto è un quartiere bohemièn con le stradine acciottolate, le facciate delle case ricoperte di murales colorati e le insegne dei negozi con le scritte in yiddish; ci sono decine di Cafè, birrerie artigianali e ristoranti kosher, con i tavolini all’aperto ornati di fiori e i violinisti che intrattengono i clienti con vecchie musiche tradizionali.
Il Kazimierz ospita 7 sinagoghe (6 sono aperte al pubblico) e un piccolo cimitero ebraico che è uno dei meglio conservati d’Europa e che ha un suo Muro del Pianto, costruito con le lapidi sotterrate nel periodo della Guerra nel tentativo di salvarle dalla furia nazista e tornate alla luce durante alcuni scavi a metà dgli anni ’50.
Spostandosi al di là del fiume è possibile visitare la fabbrica di Schindler che ospita al suo interno alcune mostre che raccontano la vita nella città al tempo dell’occupazione tedesca e la figura di Oskar Schindler, che salvò 1200 ebrei di Cracovia dalla deportazione.
Forse non tutti sanno che per girare il film di Steven Spielberg è stato scelto proprio il Kazimierz, che è rimasto identico a com’era negli anni ’40.
– La dama con l’ermellino.
Questo celebre dipinto di Leonardo da Vinci, acquistato da un nobile polacco nella bottega di un antiquario di Roma, vale probabilmente da solo un viaggio a Cracovia.
Da due anni la Dama è ospitata al Museo Nazionale di Cracovia, uno dei più importanti Musei del Paese che si può visitare gratuitamente ogni Domenica.
– La piazza Rynek Główny.
Questa non è solo la piazza principale della città di Cracovia ma, con i suoi 40.000 metri quadrati, è anche la più grande piazza medioevale d’Europa.
La piazza è divisa a metà dal Fondaco dei Tessuti o Sukiennice, un mercato coperto che ricorda nell’aspetto gli antichi Caravanserragli arabi, dove potrete acquistare alcuni begli oggetti d’artigianato come collane d’ambra, camicette e gonne ricamate, scialli a motivi floreali e cofanetti in legno intagliato.
Le bancarelle sul lato opposto della piazza vendono invece deliziose coroncine di fiori, ispirate a quelle intrecciate con fiori freschi e gettate nella Vistola dalle ragazze polacche durante la Festa di Mezza Estate.
– La Basilica di Santa Maria.
Sapevate che allo scoccare di ogni ora, giorno e notte, un trombettista si affaccia alle 4 finestre della torre più alta della Basilica di Santa Maria per suonare una melodia conosciuta con il nome di Hejnal? La melodia si interrompe bruscamente in ricordo dell’assalto dei tartari del 1241, che distrusse quasi completamente la città.
La chiesa gotica di Santa Maria ha un incantevole soffitto azzurro ed oro che raffigura un cielo stellato, meravigliose vetrate policrome e grandi statue lignee costruite con il legno di alberi centenari; il campanile ha 4 campane e quella di nome Tenebrat veniva suonata per accompagnare il viaggio verso il patibolo dei condannati a morte.
– Il Castello del Wawel.
E sempre a proposito di campane: la Chiesa del Castello di Wawel custodisce invece una campana che pesa 300 tonnellate e che suona solo 24 volte l’anno, mossa dalla forza di 20 uomini!
Leggenda narra che in una cava sotto al Castello vivesse addirittura un Drago, che fu ucciso con l’inganno da un calzolaio; a confermare la leggenda oggi si può scendere con un ascensore direttamente nella tana del drago ed uscire all’aperto giusto in tempo per vederlo sputare fuoco per la gioia di adulti e bambini.
Il castello, nella cui architettura si mescolano magistralmente lo stile polacco con quello rinascimentale italiano, domina dall’alto la città ed ha uno splendido Cortile d’Onore su cui si affacciano tre piani di balconate porticate.
– Stary Kleparz.
Il modo migliore per conoscere un Paese è assaggiare il suo cibo e quando viaggio cerco sempre di visitare almeno un mercato alimentare.
Quelli dell’Europa dell’Est rivaleggiano sempre con i mercati asiatici per i colori e gli odori e il mercato di Cracovia non vi deluderà soprattutto in Estate, quando tra i suoi banchi torreggiano montagne di ciliegie, frutti di bosco, fragole, funghi ed asparagi accanto agli immancabili cetriolini.