L’arte del bagaglio. Destinazione Asia.


Per organizzare al meglio per un viaggio nel Sud-Est Asiatico (che come sapete è una delle nostre destinazioni del cuore!) bisogna fare la valigia con particolare attenzione, per poter viaggiare leggeri ma senza lasciare a casa indumenti ed oggetti indispensabili per il nostro viaggio.
Prima di tutto è importante capire che viaggio sarà quello che avete in mente: come sapete già i viaggi stile backpacker non fanno per noi e quindi sicuramente sceglieremo di partire con una o più valigie seguendo la filosofia per cui “è meglio un vestito in più che uno in meno” e consce del fatto che non sapremo tornare a casa dall’Asia senza aver arricchito il nostro guardaroba e il nostro beauty case.
Quindi che cosa mettiamo in valigia se la nostra meta è un Paese del Sud-Est Asiatico?
Fortunatamente il clima caldo permetterà di partire con una valigia non troppo pesante.
Almeno all’andata: nella maggior parte dei paesi del Sud-Est Asiatico infatti il costo dei capi di abbigliamento è davvero basso, anche acquistando nelle piccole boutique dei designer locali o scegliendo le meravigliose stoffe artigianali, quindi si potrebbe anche pensare di comprare molto di ciò che ci servirà una volta arrivate a destinazione.
Portate comunque alcuni vestiti giusti e di ottima qualità, così da sentirvi sempre a vostro agio e pronti per ogni occasione, soprattutto se, come noi, andate a caccia dello scatto perfetto per la vostra bacheca Instagram.
Non possono quindi mancare vestiti lunghi, costumi, copri costumi, parei e cappelli di paglia ma anche una giacca leggera per entrare nei templi, pantaloni leggeri e t-shirt per i lunghi viaggi in macchina, aereo o treno e qualcosa di carino per le serate sui rooftop e sulla spiaggia.
Se prevedete di cenare in ristoranti raffinati o di frequentare qualche locale alla moda ricordatevi che potrebbe essere richiesto un dress code e quindi non dimenticate un vestito elegante e un paio di sandali a tacco alto.
Altro capo indispensabile è una sciarpa o una pashmina per coprirsi le spalle nei templi e per sopravvivere all’aria condizionata assassina, onnipresente nei mezzi di trasporto e in hotel.
Per arricchire i vostri outfit ricorrete allo shopping locale: la seta e i tessuti dipinti, anche di altissima qualità, si trovano ovunque e sicuramente non vorrete tornare a casa senza un ombrellino parasole di carta di riso dipinta a mano!
Beauty Mood.
Capitolo a parte occorre dedicare al beauty case, all’attrezzatura informatica e fotografica ed anche alle medicine.
Per quanto riguarda il beauty non vi neghiamo che noi andiamo pazze per le proposte asiatiche, che si trovano anche nei tipici e convenienti 7-Eleven: acqua che diventa spuma, piccole perle rotonde che si trasformano in creme sotto le dita e mousse che prendono la forma dell’olio.
Troverete saponi in stick come il rossetto e maschere che curano la pelle quanto le vitamine o una sauna!
La cosmesi in Asia (e soprattutto in Corea del Sud!) si trasforma in vera e propria magia.
Le valigie.
Ogni compagnia ha le sue regole in fatto di dimensioni e peso dei bagagli (specialmente le low cost asiatiche) quindi non dimenticate di visionarle prima di preparare la valigia.
Anche se i voli intercontinentali permettono di imbarcare bagagli da stiva di grandi dimensioni infatti potreste dover pagare dei supplementi per il peso quando vi imbarcate su un volo interno.
Per il nostro ultimo viaggio in Sud-Est Asiatico noi abbiamo scelto la linea travel di Reisenthel: valigie in policarbonato, pratiche, eleganti e versatili.
Con più di 600 prodotti, Reisenthel è un brand dalle idee innovative e dal design funzionale, con accessori perfetti per l’uso quotidiano, il viaggio e il tempo libero.
Ogni collezione è improntata ai concetti di praticità, innovazione e design e la filosofia dell’azienda è chiara: ideare accessori pratici, alla portata di tutti, che rendano più facile e bella la vita di ogni giorno!


Linda

Informazioni su Linda

37 anni, insegnante, viaggiatrice e un sogno: poter correre nei musei come Jules e Jim. Ama fare e disfare le valigie, crede che sia bello partire e anche ritornare. Odiava Milano ed ora non riesce più a farne a meno. È diventata la città che può chiamare casa.

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