L’Isola di Sao Miguel è la più grande delle 9 che compongono l’arcipelago delle Azzorre ed anche la più facilmente raggiungibile dall’Europa.
I sui panorami mozzafiato, con le fitte foreste subtropicali, le caldere vulcaniche, i laghi scintillanti e le spettacolari scogliere a picco sul mare ve ne faranno immediatamente innamorare.
L’Isola è ricoperta di fiori per 12 mesi l’anno (si passa dalle camelie, alle azalee, alle incredibili distese di ortensie azzurre) ed è una delle destinazioni più rinomate al mondo per il whale watching, con diverse specie di cetacei residenti.
Come se non bastasse un viaggio a Sao Miguel sarà anche un’incredibile esperienza enogastronomica, con ristoranti gourmet, cocktails bar panoramici e semplici trattorie sul mare dove degustare i migliori prodotti di tutto l’arcipelago: pesci e frutti di mare freschissimi, formaggi, carni pregiate, frutta tropicale, tè e vini vulcanici unici al mondo.
Dopo due viaggi sull’Isola non sono ancora riuscita ad esplorarla tutta come avrei voluto ma ho cercato di selezionare per voi 7 tra le mie destinazioni ed esperienze preferite, con relativi travel tips.
♥ La capitale dell’Isola è una città vivace con una bella Marina e un suggestivo centro storico fatto di casette bianche e nere, chiese, giardini botanici e stradine acciottolate.
Trascorrere un paio di giorni a Ponta Delgada è d’obbligo soprattutto perché qui fanno base la maggior parte delle agenzie che organizzano le escursioni di whale watching e snorkeling.
Anche se vi è già capitato di fare whale watching in altri Paesi (noi ad esempio l’abbiamo fatto in Canada, in Islanda e a Madeira) qui potrete osservare da vicino intere famiglie di capodogli residenti (spesso con tanto di cuccioli), vivendo quindi un’esperienza unica.
Un’altra esperienza altamente raccomandata (ma solo se non vi mette pensiero nuotare in mare aperto) è quella dello snorkeling con i delfini.
Dimenticatevi esperienze tipicamente tropicali come quella con gli squali balena di Oslob o con le razze di Antigua, dove si nuota in acque calde e relativamente basse e gli animali, attirati con il cibo, finiscono per assuefarsi alla presenza umana.
Qui si batte la costa a bordo di uno zodiac come avviene per il whale watching, tuffandosi però nel blu più profondo quando si avvistano dei branchi di delfini selvatici.
Il numero di cetacei che popolano queste acque è impressionante ma l’incontro sott’acqua è davvero fugace e potrebbe rivelarsi molto emozionante, ma anche altrettanto deludente se siete sfortunati.
– Dormire:
L’Azor Hotel di cui vi ho già raccontato qui, è il primo 5 stelle di Ponta Delgada e vanta un ristorante gourmet e un rooftop panoramico con piscina e cocktails bar.
L’Herdade do Ananas è invece una bellissima residenza storica che sorge a pochi km dal centro città in una piantagione di ananas fondata nel 1958. Soggiornando qui potrete scoprire tutto su questi frutti prelibati, che alle Azzorre impiegano addirittura due anni per crescere ed arrivare a maturazione!
– Mangiare:
A Terra Fornaria è il ristorante gourmet dell’Azor Hotel, dove potrete degustare il pesce freschissimo dell’Atlantico, tagli di carni pregiata e verdure biologiche a prezzi sorprendentemente buoni per un ristorante di così alto livello.
Per il brunch andate da Armazéns Cogumbreiro ed ordinate i deliziosi pancakes red velvet o quelli al tè matcha, accompagnati dal tè delle Azzorre e dalle limonate home-made.
♥ L’impressionante caldera di Sete Cidades, con i laghi bi-colore che si ammirano dal Miradouro da Boca do Inferno è uno dei luoghi più iconici dell’intero arcipelago ma fate attenzione perché il meteo quassù è spesso impietoso, con piogge battenti e nebbie fitte anche in piena Estate.
Controllate sempre la webcam locale prima di mettervi in viaggio e preparatevi a rimanere letteralmente senza fiato percorrendo la strada che conduce al paese e che si snoda per chilometri in mezzo ad imponenti muraglioni di ortensie in fiore!
♥ Ponta da Ferraira e Mosteiros.
Sulla costa Ovest dell’Isola vi attendono la spiaggia nera di Mosteiros con i suoi tramonti spettacolari e la selvaggia Ponta da Ferraira con le scogliere laviche che si gettano a capofitto nell’Oceano e le piscine naturali termali, dove nuotare placidamente a pochi metri dalle onde più impetuose.
♥ Furnas, con le sue fonti termali, le sue piscine di acqua ferrosa e le sue fumarole è uno dei luoghi più rinomati dell’Isola.
Una visita al giardino botanico Terra Nostra vi lascerà letteralmente incantati, facendovi comprendere l’origine del soprannome “Hawaii d’Europa” che si è guadagnato questo arcipelago.
♥ Travel Tips.
– Dormire:
Il Furnas Lake Forest Living è la sistemazione ideale per trascorre qualche giorno di assoluto relax a contatto con la Natura. Se siete curiosi potete leggere il mio post dedicato a questo hotel fuori dal comune, che è anche stato un progetto architettonico pluripremiato, qui.
– Mangiare:
Per il tradizionale cozido da Furnas, lo stufato di carne e verdure cotto nelle fumarole, andate da Tony’s.
Per il pesce andate invece da Garajau, nel paesino omonimo: in questa semplice trattoria all’aperto abbiamo gustato una cena epica che rievocheremo spesso negli anni a venire!
♥ Uno degli Instagram spot più popolari di Sao Miguel è il Santuario Ermida de Nossa Senhora da Paz, con la sua scenografica scalinata bianca ed azzurra e il suo incredibile tripudio di ortensie.
Dal santuario si gode di una bellissima vista sulla costa e sul celeberrimo Ilhéu de Vila Franca do Campo, un isolotto che vanta un’incredibile laguna vulcanica di forma perfettamente circolare.
♥ Nordeste, con il suo spettacolare Miradouro da Ponta do Sossego, è il luogo ideale dove ammirare l’alba.
Ma se non siete mattinieri niente paura, perché da qui si gode di un panorama mozzafiato ad ogni ora del giorno!
♥ Se morite di nostalgia per l’Asia (ma anche se non avete mai visitato una piantagione di tè in vita vostra) non perdetevi una sosta da Cha Gorreana o da Cha Porto Formoso, le uniche due piantagioni commerciali di tè dell’intera Europa.
Entrambe hanno un percorso museale dedicato alla lavorazione del tè e meravigliose colline color smeraldo dove rivivere l’atmosfera coloniale (e il clima umido) del Darjeling o di Hatton, in Sri Lanka.
Stupendo articolo e stupende foto! Che voglia di andarci subito!
Grazie mille!