A Pasqua, dopo le solite disavventure pandemiche fatte di frontiere chiuse e voli cancellati (adieu mia adorata Essaouira), sono tornata a Malta per la terza volta, comprando un volo last minute 48 ore prima della partenza e prenotando l’hotel mezz’ora prima dell’imbarco.
Chi mi segue da un po’ sa che questo modo di viaggiare non mi piace per niente, perché per me parte della gioia di un viaggio sta proprio nel pianificarlo pian piano e nei minimi dettagli.
Io compro i biglietti aerei con mesi di anticipo (non solo perché i prezzi sono più bassi ma anche perché mi piace pregustare e lasciar decantare tutto quello che mi aspetta) e passo giornate intere a spulciare blog di viaggio, profili IG e riviste online per comporre passo passo l’itinerario perfetto.
Ma ormai, dopo 14 mesi, mi sono rassegnata a non fare progetti e a scrivere rigorosamente a matita nell’agenda dove prendo nota di viaggi di lavoro e di piacere.
Il Signor G. non era mai stato a Malta e così i primi giorni siamo andati sul sicuro facendo tutto quello che si dovrebbe fare quando si arriva per la prima vola sull’isola: i pastizzi da Crystal Palace a Rabat, il pesce a Marsaxlokk (anche se da asporto), la Blue Grotto, le Red Telephone Boxes, una passeggiata nelle tre Città, esplorare La Valletta con il naso all’insù, perdersi nelle viuzze deserte di Mdina, una gita in barca a Comino per nuotare nella Blue Lagoon.
Malta, con le sue atmosfere mediterranee e i suoi colori, è una certezza: così vicina all’Italia eppure così esotica, mi ha fatto sentire meno la mancanza del tanto agognato “primo viaggio post pandemia fuori dall’Europa” che sarebbe stato quello sulla Costa Atlantica del Marocco (per la cronaca siamo già al terzo rinvio, forse partiremo a fine Maggio!).
Ma veniamo alle porte, l’argomento di questo post!
L’ultimo giorno sull’Isola era prevista pioggia e così ho proposto al Signor G. una cosa che avrebbe di sicuro detestato ma che ha finito per accettare brontolando, dato che non aveva voglia di mettersi ad organizzare e proporre attività alternative: un tour di Porte, Finestre e Balconcini che a Malta sono in assoluto la cosa che amo di più e che mi manda letteralmente in un brodo di giuggiole.
Così, con il profilo Instagram di @maltadoors alla mano (una vera e propria Bibbia, che chiunque abbia #thisthingwithdoors dovrebbe seguire) abbiamo girato in macchina su e giù per l’Isola per immortalare gli scorci colorati e pittoreschi che vi mostro in questo post, sperando di ispirarvi a fare altrettanto e a cercare anche voi, durante i vostri viaggi, piccole gemme nascoste al di là dei soliti itinerari noti.