#mytravels. Suchitoto.


La nostra ultima tappa in El Salvador, dopo la Ruta de las Flores e il Cerro Verde National Park, è stata Suchitoto, una città coloniale nel dipartimento di Cuscatlán che è tra le più affascinanti di tutto il Paese.
Il nome della città deriva dalla lingua Nahuatl e significa “Luogo dei fiori e degi uccelli”; un nome che rende benissimo l’atmosfera sognante che si respira ancora nella Ciudad Vieja, con le sue stradine acciottolate, i grandi alberi di mandorlo e la coloratissima architettura coloniale meravigliosamente conservata.
Il clima torrido di Suchitoto invita alla lentezza, a rifugiarsi in una delle tante antiche dimore trasformate in boutique hotel per concedersi un pranzo in un patio ombroso e a passeggiare senza meta all’alba o al tramonto, alla ricerca di angoli pittoreschi da immortalare.
I colori di questa città sono così intensi da lasciarvi abbagliati, specialmente nelle giornate assolate quando le facciate, i portoni e la vegetazione lussureggiante vi sembreranno così vividi e splendenti che sarà come vedere per la prima volta in vita vostra certe tonalità di verde smeraldo, di giallo narciso, di mandarino, di albicocca, di fucsia, di ceruleo e di indaco.
Suchitoto ha un passato pre-colombiano che risale ad almeno 1000 anni fa ed un passato coloniale che risale invece al 1528, quando qui fu fondata la città di San Salvador, spostata dopo pochi anni nel sito attuale, a circa 45 km di distanza.
A fare la ricchezza di questa regione al tempo dei “Conquistadores” spagnoli fu il prezioso indaco, un colorante naturale estratto dalla pianta di Xiquilite che i Maya utilizzavano non solo per tingere ma anche come pianta medicinale e per compiere rituali magico-religiosi.
Ed è proprio dall’indaco che è iniziato il nostro tour alla scoperta della città.

5 cose da fare a Suchitoto.
♥ Prendere parte a un Indigo Workshop.
Prendendo parte ad uno di questi workshop, che sono molto semplici e divertenti, potrete scoprire tutto quello che c’è da sapere sull’indaco ed imparare a tingere i tessuti con la tecnica del tie dye
♥ Visitare la Iglesia Santa Lucia.
Questa chiesa candida, dalla tipica architettura coloniale, sorge sulla piazza centrale della Ciudad Vieja. All’interno, ammirando la navata a cupola sorretta da imponenti archi lignei e i bellissimi pavimenti in maiolica, avrete l’impressione di fare un salto indietro nel tempo.
♥ Fare una gita in barca sul Lake Suchitlán per ammirare il tramonto.
Questo lago artificiale, che è la più grande riserva idrica del Paese, si è formato tra il 1973 e il 1976 in seguito alla costruzione della diga del Cerrón Grande.
Il lago dal 2005 fa parte della Cerrón Grande Wetland, un’area umida protetta popolata da 12 delle 14 specie ittiche autoctone del paese e da molte specie diverse di uccelli acquatici, ed è diventato una popolare destinazione turistica per gli amanti del birdwatching.
♥ Dormire nel boutique hotel Casa 1800 e immortalare il più famoso Instagram spot in città.
Questo boutique hotel sorge nel cuore della Ciudad Vieja, in una dimora coloniale sapientemente restaurata, ed ha camere accoglienti e confortevoli, un rigoglioso giardino interno e un ristorante con vista sul Lago Suchitlán.
Qui troverete ad attendervi uno dei punti panoramici più belli della città, con l’iconica sedia a dondolo in legno che spopola ormai su Instagram e che sembra letteralmente sospesa tra la vegetazione tropicale e le acque argentee del lago.
♥ Assaggiare le famose Pupusas, il piatto nazionale di El Salvador.
Un viaggio in El Salvador non sarebbe completo senza aver assaggiato le celebri Pupusas, tortillas di farina di mais ripiene con ogni ben di dio e cotte su una piastra arroventata, che si mangiano accompagnate da un’insalata di cavolo cappuccio e una salsa di pomodoro fresco.
El Salvador celebra ogni anno, il 14 di Novembre, il National Pupusa Day con cui si ricordano le origini antichissime di questo deliziosa pietanza, che sembra sia stata preparata per la prima volta dalle popolazioni indigene qualcosa come 2000 anni fa.
Le Pupusas hanno avuto anche molti riconoscimenti internazionali: pensate che nel 2011 il The Guardian le ha addirittura nominate come il miglior cibo di strada di New York!
Se è vero che potete assaggiare le Pupusas praticamente ovunque in tutto il Paese, sembra che quelle di Suchitoto siano particolarmente succulente e che il posto migliore dove gustarle sia la Pupuseria Nenita, un localino molto spartano e pittoresco, che sorge sulla piazza principale della Ciudad Vieja (sulla destra rispetto alla Iglesia Santa Lucia).
Ed è proprio lì che ci siamo seduti per celebrare la nostra ultima serata in El Salvador, assaggiando una decina di Pupusas dai gusti diversi, durante un violento acquazzone estivo.
Non avrei potuto immaginare un modo migliore per concludere il nostro viaggio alla scoperta di un Paese bellissimo, pieno di colori e di joie de vivre!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

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