#mytravels. Amman tra archeologia, ristoranti di tendenza e street art.


Amman, con i suoi 4 milioni di abitanti, è una città caotica e vivace e, pur non essendo bella nel senso canonico del termine, ha un certo fascino esotico dovuto in gran parte al forte contrasto architettonico tra antico e moderno.
Un itinerario ideale inizia dalla collina di Jabal al-Qala’a che ospita la storica Cittadella con i resti del tempio romano di Ercole, il complesso ottocentesco del Palazzo degli Ommayyadi e il Museo Archeologico Nazionale, che merita una visita per alcuni interessanti reperti risalenti al 6500 a.C.
Da quassù si gode di una vista mozzafiato sulla città con le sue colline, i grattacieli, le grandi arterie di traffico che si inerpicano tra saliscendi continui, i giganteschi murales e l’iconico anfiteatro: un mix di storia, influenze culturali e stili architettonici tra i più disparati che rendono la skyline di Amman unica al mondo.
Il teatro romano sembra essere ancora oggi uno dei fulcri della vita cittadina con i venditori di zucchero filato e di pannocchie arrostite, il via vai dei locali e le urla dei ragazzini che si rincorrono o tirano calci ad un pallone.
Tutto intorno un brulicare di botteghe e negozi di ogni genere e specie: spezie, profumi, abiti, paccottiglia cinese, articoli elettronici, frutta, verdura, dolci tipici e chi più ne ha più ne metta, in un tripudio di odori e colori come se ne trovano solo qui, nel cuore affascinante di quel Medio Oriente che tanto mi è mancato durante i lunghi e grigi mesi della pandemia.
Un pranzo da Zorba, uno dei caratteristici ristoranti della città vecchia con l’arredamento dal gusto retro e le foto in bianco e nero appese alle pareti, evocherà atmosfere nostalgiche e vi farà un po’ sentire come Kit e Port,  i viaggiatori romantici del Tè nel deserto di Bernardo Bertolucci.

Tutt’altra atmosfera si respira invece prendendo parte ad uno dei walking tour di Tales of Jordan alla scoperta della street art cittadina: passeggiando tra i murales, i concept store, i ristoranti di tendenza e gli atelier d’arte che popolano la zona di Rainbow Street scoprirete un’interessante cultura suburbana fatta di writers (per lo più donne), rappers e street dancers.
Noi abbiamo visitato lo studio di Sardine, uno degli street artist più conosciuti in città, e abbiamo pranzato da Sufra, un ristorante dallo stile eclettico ospitato in un’elegante dimora della città vecchia che propone una deliziosa cucina casalinga giordana in un ambiente conviviale fatto di divani colorati, lampadari di cristallo e pavimenti di ceramica multicolore.
Un altro indirizzo gourmet da non perdere è il Blue Fig, un ristorante fusion che serve cucina mediorientale ed internazionale in un ambiente giovane e moderno.

Nella scelta dell’hotel concedetevi un piccolo lusso e prenotate uno dei numerosi 5 stelle che qui hanno prezzi davvero accessibili.
L’InterContinental è una vera e propria icona in città: primissimo hotel di lusso ad aprire i battenti in Giordania ha ospitato in diverse occasioni i membri della Casa Reale e sarà un rifugio ideale per concedervi il meritato riposo dopo una giornata trascorsa alla scoperta della città.
Sempre a proposito di icone: perché non regalarvi un soggiorno al Four Seasons?
Basta il nome del brand per evocare il concetto stesso di lusso e il Four Seasons di Amman non fa eccezione alla regola con la sua Spa, le camere appena rinnovate con enormi finestre affacciate sulla città e la brasserie in stile francese dove sorseggiare il signature cocktail più buono di sempre, il  Lavender Champagne a base di gin, champagne e liquore alla lavanda.


Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

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