Ogni anno a Giugno faccio un viaggio per festeggiare il mio compleanno e quest’anno, con le restrizioni della pandemia finalmente archiviate, ho scelto come destinazione i Balcani, organizzando un tour alla scoperta di 4 Paesi: Albania, Macedonia del Nord, Kosovo e Montenegro.
Con soli 7 giorni a disposizione abbiamo deciso di visitare una sola città in ogni Paese e la nostra scelta è ricaduta su Tirana, Orhid, Prizren e Kotor.
I Balcani sono una destinazione davvero affascinante: la maggior parte di questi Paesi ha alle spalle una storia drammatica e tribolata, fatta di dittature feroci e guerre sanguinose ma oggi troverete ad attendervi città vivaci e colorate, cibo buonissimo e una popolazione giovane ed accogliente.
Travel tips.
Il mezzo più comodo e veloce per spostarsi tra un Paese e l’altro è ovviamente l’auto ma è anche decisamente il più costoso: i prezzi dei carburanti in tutti e quattro i Paesi sono perfino più alti che in Italia e alle tariffe non proprio modeste delle compagnie di noleggio dovrete aggiungere una fee di 55 Euro per ogni attraversamento di frontiera quindi, per visitare 4 Paesi diversi in 7 giorni, dovrete mettere in conto una spesa di circa 500 euro (compresa la full insurance che è decisamente raccomandata, specialmente se i vostri hotel non dispongono di parcheggi privati).
Se viaggiate on a budget potete prendere in considerazione l’idea di spostarvi in autobus: io ho dato un’occhiata agli orari ma mi sono subito scoraggiata, un po’ per i tempi di percorrenza e un po’ per l’oggettiva difficoltà di raggiungere Prizren in Kosovo, una destinazione decisamente fuori mano a cui non volevo rinunciare.
Tirana.
Noi abbiamo volato da Bologna a Podgorica con un volo Ryanair e abbiamo poi raggiunto Tirana con un viaggio in auto di circa 3 ore.
Tirana è una città che mi ha sorpreso ed incantato per il mix tra architettura brutalista e moderna, per la vita notturna incredibilmente vivace e per un’atmosfera speciale, che respirerete e comprenderete appieno solo se avrete la pazienza di andare alla scoperta del passato buio di questo Paese, che ha vissuto 46 lunghi anni di isolamento, vittima di un regime dittatoriale tra i più feroci al mondo.
Per farlo non mancate di visitare i musei Bunk’Art 1 e Bunk’Art 2, ricavati in due dei 175.000 bunker sparsi per il Paese (sì, avete letto bene… 175.000!).
La visita sarà tanto interessante quanto dolorosa, specialmente in questo momento storico, ma vi aiuterà a guardare la città con occhi diversi, partecipando alla gioia per la sua libertà ritrovata e commuovendovi per la sua fiera bellezza fatta di brutti palazzi sovietici ridipinti con i colori dell’arcobaleno, di murales, di giardini e fontane, di edifici avveniristici progettati da archi-star internazionali, di installazioni artistiche e di localini bohémien dove tirare tardi bevendo la Rakija, il distillato di frutta bevanda nazionale.
Da non perdere:
– Bunk’Art 1 e Bunk’Art 2, i musei dedicati alle vittime del regime di Enver Hoxha e alla storia travagliata dell’Albania.
– L’immensa e scenografica Sheshi Skenderbej (Piazza Skanderberg) dove si affacciano il Teatro dell’Opera, la bellissima Moschea Et’hem Bej e il Museo Nazionale di Storia con l’iconico mosaico dedicato al Popolo Albanese. All’interno del museo ci sono, tra gli altri, un padiglione dedicato a Madre Teresa e uno dedicato al terrore comunista.
– Pazari i Ri (the New Bazaar) è un quartiere che si raccoglie intorno al vecchio mercato ed è popolato da numerosi ristorantini tipici dove assaggiare per pochi euro la gustosa cucina tradizionale.
– Blloku: l’ex quartiere proibito, enclave dell’élite del Partito Comunista Albanese, oggi è diventato il fulcro della vita notturna e dello shopping, con boutique di lusso, ristoranti trendy, murales coloratissimi e cocktail bar.
– A proposito di cocktail i migliori in città si bevono nel sofisticato e frequentatissimo Colonial Cocktail Academy.
– Per il caffè e per provare la tradizionale Rakija invece l’indirizzo imperdibile è l’iconico Komiteti, un Kafé Museum eclettico e dall’atmosfera bohémien.