Ansitz Steinbock. Luxury Suites & soulful food.


Qualche giorno fa siamo tornati all’Ansitz Steinbock di Villandro a poco meno di un anno dalla nostra prima visita e questa storica dimora altoatesina, con sole 12 lussuose suite e un ristorante gourmet, si è riconfermata come uno dei nostri luoghi del cuore per una escapade romantica.
Se è vero che è tutta questione di dettagli, arrivando qui sarà proprio questo a conquistarvi irrimediabimente: all’Ansitz Steinbock nulla è lasciato al caso ed anche il più piccolo dettaglio è semplicemente perfetto.
Ogni Suite è diversa dall’altra ed è un piccolo nido romantico dove troverete ad attendervi un lusso essenziale e discreto fatto di parquet centenari di abete rosso, luci soffuse, tessuti tradizionali, pietra locale, lenzuola di lino e vasche da bagno di design.
Elisabeth, la proprietaria, sembra aver messo al centro del suo progetto di ristrutturazione dell’antica dimora di famiglia il concetto nordico di hygge, che invita a ricreare un ambiente accogliente dove godere appieno dei piaceri quotidiani che la vita può offrirci.
E così in ogni Suite c’è una sauna privata che profuma di pino cembro, una romantica vasca free standing, una confortevole area relax e un piccolo bar rifornito di champagne, vini altoatesini, whisky pregiati e profumate tisane alle erbe alpine: insomma tutto quello che serve per lasciarsi alle spalle la routine quotidiana e regalarsi un po’ di “quality time” con le persone amate.

Le zone comuni non ricordano un hotel di lusso ma una raffinata ed accogliente residenza di famiglia: antiche Stube riportate al loro originario splendore da un restauro sapiente, salotti accoglienti, angoli segreti e una bellissima terrazza affacciata sulle Dolomiti Patrimonio UNESCO.
Anche qui il lusso è tutto nei piccoli dettagli e nella semplicità di un’accoglienza attenta e calorosa: le coperte a disposizione degli ospiti in terrazza nelle giornate ventose, le candele accese poco prima del tramonto, la selezione di sigari e distillati di pregio nell’Honesty Bar e le composizioni floreali che richiamano l’alternarsi delle stagioni.
Il cibo all’Ansitz Steinbock è uno degli elementi chiave per un soggiorno indimenticabile e, se è vero che il buongiorno si vede dal mattino, qui le giornate iniziano all’insegna della perfezione, con la luce che filtra nella bellissima Stube del Tribunale, le tavole impeccabili, la spremuta d’arancia fresca, i centrifugati energizzanti, le uova servite à la carte, i formaggi dei migliori produttori locali, i piccoli frutti e la frutta tropicale, il salmerino affumicato, l’avocado morbido al punto giusto, i pani tradizionali, il burro di malga e i piccoli plum-cake appena sfornati.

A capo della brigata di cucina c’è il giovane e talentuoso Tomek Kinder, polacco d’origine e altoatesino d’adozione, con all’attivo esperienze in molti prestigiosi ristoranti in giro per l’Europa.
La sua cucina è originale, colorata, bellissima e divertente, con i piatti che sono piccole opere d’arte pensate per sorprendere la vista e conquistare il palato.
Tomek è molto legato al territorio (in particolar modo per la scelta degli ingredienti, che qui in Alto Adige sono un’eccellenza assoluta), ma non disdegna contaminazioni originali, che portano il suo lavoro di ricerca a varcare i confini nazionali e a prendere spunto da tradizioni gastronomiche lontane.
“Soulful food”, cibo pieno di sentimento: questo è il leit motiv all’Ansitz Steinbock.
E se l’Alpine Dinner di 5 portate proposto agli ospiti dell’hotel è già di per sé una fantastica esperienza gastronomica, il menù Fine Dining, con le sue nove portate e il wine pairing incentrato sui piccoli produttori altoatesini, vale da solo il viaggio.
I piatti ideati da Tomek ci hanno così emozionati da ricordarci l’esperienza vissuta in Giappone con la cucina Kaiseki: nel menù Fine Dining dell’Ansitz Steinbock abbiamo infatti ritrovato molte analogie per l’armonia dei colori, per il modo di accostare tra loro gli ingredienti, per la bellezza assoluta delle mise en place e per la celebrazione delle stagioni attraverso l’utilizzo delle erbe selvatiche e dei fiori.
A completare in bellezza il menù i dolci della pastry Chef Erika Kacova, che ci ha deliziato e ci ha fatto tornare bambini con il suo divertentissimo pre-dessert dedicato all’Ape Maya!


Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

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