#mytravels. Come organizzare un viaggio in Malawi.


Viaggiare in Africa può essere complicato, o meglio può sembrarlo al viaggiatore che si approccia per la prima volta a questo Continente, ma per fortuna non tutti i Paesi africani presentano le stesse difficoltà.
Infatti, se in alcuni è praticamente impossibile spostarsi via terra tra un Lodge e l’altro (per le grandi distanze da affrontare o per le pessime condizioni delle strade) ed è quindi d’obbligo volare a bordo di piccoli aeroplani servendosi delle cosiddette airstrip, in altri Paesi si può addirittura noleggiare una macchina e spostarsi in totale autonomia.
Il Malawi è uno dei più piccoli Paesi africani, le distanze da percorrere sono più che accettabili e le strade sono in buone condizioni, quindi spostarsi in macchina da una località all’altra è la soluzione più comoda ed economica.
Noi abbiamo preferito dei transfer organizzati ad una soluzione di self drive e ci siamo affidati a Dream Tours and Travel Malawi, un’agenzia locale con un’ottima reputazione e un team di driver e guide esperti, che offre diversi servizi: dai semplici transfer tra una località e l’altra a veri e propri tour alla scoperta delle bellezze del Paese.

Ma vediamo il nostro itinerario nel dettaglio.
Il volo dall’Italia.
Da Roma Fiumicino abbiamo volato su Lilongwe con Kenya Airways facendo scalo a Parigi e Nairobi.
Abbiamo scelto questa soluzione rispetto a quella più veloce via Addis-Abeba con Ethiopian Airlines per una semplice questione di prezzo: circa 1700 euro a persona in Business Class con Kenya Airways contro i circa 3200 euro a persona per volare con Ethiopian!
Nonostante il catering non sia niente di eccezionale e la tratta breve tra Nairobi e Lilongwe a bordo di un Embraer 190 ci abbia messo di fronte a qualche difficoltà logistica per sistemare i nostri numerosi bagagli a mano, mi sento comunque di consigliarvi Kenya Airways.
Le cabine dei loro Dreamliner sono spaziose e confortevoli con comodi lie-flat bed in una configurazione 2-2-2 e la Simba lounge a Nairobi è abbastanza accogliente, benché sia quasi impossibile accaparrarsi una poltrona nella sala relax e sarete quindi costretti ad “accamparvi” un po’ dove capita in caso di scalo molto lungo.
Ma il motivo principale per cui vi consiglio Kenya Airways è che fa parte di SkyTeam e quindi le vostre preziose miglia confluiranno
nel programma Flying Blue di Air France – KLM, che ad oggi è sicuramente il migliore in circolazione, almeno per i viaggiatori italiani.
La tappa a Lilongwe.
Arrivando a Lilongwe nel primo pomeriggio abbiamo deciso di trascorrere una notte in città e proseguire poi per la Majete Wildlife Reserve la mattina dopo.
A Lilongwe abbiamo scelto una guest house molto accogliente e con un ottimo rapporto qualità-prezzo: la Burley House by Ulendo, dove abbiamo consumato anche una deliziosa cena vegetariana.

Il transfer da Blantyre alla Majete Wildlife Reserve.
La Majete Wildlife Reserve si trova nel Sud del Malawi, a poco più di 350 km dalla capitale e si può raggiungere con un viaggio in macchina di circa 6 ore e mezza oppure con un volo di 45 minuti dall’aeroporto di Lilongwe a quello di Blantyre.
Noi abbiamo scelto la seconda opzione e alle 9.30 del mattino eravamo già atterrati a Blantyre, pronti ad affrontare con il nostro driver Kondwani di Dream Tours and Travel Malawi le due ore di macchina necessarie a raggiungere il Mkumuladzi Lodge di Robin Pope Safaris all’interno della riserva.
Il viaggio a bordo di un comodo SUV 4×4 è stato veloce e piacevole: Kondwani, che è anche una guida esperta, ha risposto a tutte le nostre curiosità sul Paese e sulla Riserva ed insieme abbiamo anche avvistato il nostro primo branco di elefanti, durante lo scenografico tragitto tra il gate del Parco e il Lodge.

Il transfer dalla Majete Wildlife Reserve al Lake Malawi.
La nostra seconda tappa in Malawi è stato il Pumulani Lodge di Robin Pope Safaris che si trova sulla costa Sud-Ovest del Lake Malawi, poco distante da Cape Maclear.
Questo è stato il transfer più lungo, 333 km percorsi in circa 5 ore e mezza di viaggio, che però sono trascorse piacevolmente con diverse soste per scattare foto, fare shopping e concederci uno spuntino.
La strada che si snoda verso il Lago attraversa un paesaggio bucolico e lussureggiante, con minuscoli villaggi costruiti all’ombra di enormi alberi di mango selvatico e villaggi più grandi, con mercati affollati e coloratissimi.
Una sosta che vi raccomando durante il viaggio è quella al Kefi Hotel Café di Zomba dove potrete pranzare con una fresca insalata greca o una porzione di saporiti chicken espetada o fare semplicemente uno spuntino con le deliziose torte homemade, sorseggiando una tazza del rinomato caffè Malawiano, che si può anche acquistare nel piccolo shop.

Il transfer dal Pumulani Lodge all’Aeroporto di Lilongwe.
L’ultimo transfer in Malawi è stato quello dal Pumulani Lodge di Robin Pope Safaris al Kamuzu International Airport di Lilongwe: 200 km circa percorsi in poco più di tre ore, attraversando pittoreschi villaggi di montagna.
Arrivati in aeroporto il nostro driver ci ha affidati al responsabile del VIP Service di Robin Pope Safaris che ci ha assistiti in tutte le formalità (controllo bagagli, check-in, controllo passaporti ed ingresso nella lounge) rendendo l’intera procedura decisamente più veloce e rilassante.
Se un viaggio in Africa è nella vostra bucket list vi raccomando di cuore il Malawi (un Paese bellissimo ed accogliente che è ancora lontano dagli itinerari più battuti) e se non ve la sentite di affrontare un’esperienza di self drive vi raccomando di cuore Dream Tours and Travel Malawi, un tour operator locale che si prenderà cura di voi rendendo ogni tappa del vostro viaggio rilassante, sicura ed assolutamente speciale!


Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

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