La prima tappa del nostro viaggio in Malawi è stata la Majete Wildlife Reserve, un parco affidato alla gestione di African Parks, un’organizzazione non-profit che nel corso degli anni si è assunta la responsabilità del ripristino e della gestione a lungo termine di 22 Parchi Naturali ed aree protette in collaborazione con le comunità locali e i governi di 12 diversi Paesi Africani, per un totale di ben 20 milioni di ettari!
Lo scorso Autunno avevamo già visitato un altro parco gestito da African Parks, il Kafue National Park in Western Zambia, scoprendo una bellissima realtà il cui focus non è solo quello di conservare la fauna selvatica e i relativi ecosistemi, ma anche quello di promuovere lo sviluppo economico e la riduzione della povertà delle comunità circostanti per garantire che ogni Parco possa diventare ecologicamente, socialmente e finanziariamente sostenibile a lungo termine.
In Africa più che altrove scegliere destinazioni di viaggio lontane dai percorsi più battuti dal turismo può avere un impatto molto importante: visitando anche i parchi meno “celebri” infatti si contribuisce a combattere il bracconaggio, si sostengono importanti progetti di conservazione e recupero e si impatta positivamente sulle condizioni di vita delle comunità locali.
Inoltre, adottando uno stile di viaggio il più possibile green, consapevole e solidale, sarete ricompensati dalla scoperta di luoghi che sono piccole gemme lontane dalla pazza folla e che vi regaleranno esperienze uniche, facendovi vivere momenti indimenticabili.
Trascorrere tre giorni all’interno della Majete Wildlife Reserve, ospiti del Mkulumadzi Lodge di Robin Pope Safaris, per noi è stata un’esperienza unica ed indescrivibile.
La Riserva (che ha paesaggi di una bellezza stupefacente, con lo Shire River che attraversa la fitta boscaglia di miombo, punteggiata da baobab giganti e candidi star chestnut africani) racconta una storia di rinascita e resilienza che mi ha commossa e riempita di emozione e gratitudine.
La Majete Wildlife Reserve è stato il primo mandato di African Parks, che ha firmato un accordo con il governo del Malawi 20 anni fa, nel 2003.
All’epoca Majete era una riserva sconosciuta e semi-abbandonata dove quasi tutta la fauna selvatica era stata vittima di caccia e bracconaggio e nessun visitatore metteva piede da 3 anni: le speranze di una rinascita erano davvero poche, ma questo sembrò ad African Parks il luogo perfetto dove testare un innovativo modello di gestione delegata, basata sulla collaborazione con la popolazione locale.
La fauna selvatica è stata pazientemente reintegrata nel parco e, grazie alle efficaci misure anti-bracconaggio, il numero degli animali è aumentato così tanto da permettere addirittura il trasferimento di alcuni esemplari in altri parchi del Paese.
Nel corso di questi 20 anni la Majete Wildlife Reserve ha fatto moltissima strada, provvedendo centinaia di posti di lavoro, offrendo alle comunità locali accesso all’istruzione e alla sanità, aiutando la nascita di piccole realtà imprenditoriali come la produzione e la vendita di miele e trasformando di fatto il Malawi in una destinazione ambita per tutti gli appassionati di safari.
Un censimento aereo biennale condotto nel Novembre del 2022 ha rivelato che la Riserva è arrivata ad ospitare oltre 12.000 animali (con un aumento complessivo del 10% rispetto al 2020) e il 2022 si è rivelato un anno record per le entrate turistiche.
Il Parco è attrezzato con una airstrip, un bush camping ed alcune viewing hides in corrispondenza delle pozze d’acqua create per dare sollievo agli animali durante la stagione secca, come la Nakamba Hide, costruita ad otto metri di altezza in un boschetto di antichissimi baobab, che si affaccia su una pozza illuminata durante la notte per permettere l’avvistamento di alcune specie di elusivi animali notturni
Nella Majete Wildlife Reserve troverete ad attendervi zebre, bufali, leoni, elefanti, giraffe, rinoceronti, ippopotami, ghepardi, licaoni, e moltissime specie di antilopi africane come i kudu, le antilopi nere e gli alcefali di Lichtenstein oltre ad una grandissima varietà di uccelli.
Ma oltre alla fauna, saranno la vegetazione e gli incredibili panorami a lasciarvi letteralmente incantati, con lo spettacolo unico delle albe sul fiume Shire e di alcuni tra i più bei tramonti che abbiamo avuto la fortuna di ammirare durante i nostri viaggi in Africa.