#mytravels. Bishkek.


Se siete appassionati di architettura brutalista e di modernismo sovietico Bishkek, la capitale del Kyrgyzstan, vi conquisterà sicuramente.
Noi l’abbiamo visitata durante le festività natalizie sotto una fitta nevicata e ce ne siamo subito innamorati per l’incredibile contrasto tra i fiocchi candidi, le gigantesche sagome squadrate degli edifici modernisti in cemento armato e le mille lucine colorate.
Il Kyrgyzstan ha ottenuto l’indipendenza dall’ex Unione Sovietica nel 1991 ma la skyline di Bishkek conserva ancora molti edifici che possono essere ammirati in tutta la loro brutale gloria.
Passeggiando a piedi nella zona di Ala-Too Square (che è essa stessa un perfetto esempio di architettura sovietica) troverete ad attendervi la grandiosa White House, un edificio distopico costruito alla fine degli anni ’70 in uno stile neoclassico che trae ispirazione dall’architettura Stalinista.
Poco distante dalla sede del Governo si stagliano l’imponente parallelepipedo del National History Museum e la maestosa National Library mentre per ammirare la stramba sagoma del “Fathers of the Nation” Monument, dovrete percorrere la Chuy Avenue per un paio di chilometri.
Per chi fosse interessato ad approfondire l’argomento qui trovate un articolo molto interessante con gli indirizzi dei 14 edifici più singolari che possono essere ammirati a Bishkek!

Brutalismo a parte, nel poco tempo trascorso a Bishkek abbiamo scoperto una città vivace ed a suo modo affascinante ed abbiamo perfino vissuto (per puro caso) un’entusiasmante esperienza gastronomica cenando da Frunze, il ristorante dello Chef Emil Djangirov ospitato nell’elegante edificio dell’American University.
Qui, effetto “lost in translation” a parte (trovare un menu in inglese in Kyrgyzstan è pura fantascienza!), abbiamo trascorso la vigilia di Natale gustando un’ottima cena gourmet per meno di 50 euro.
Meno interessante l’esperienza con la cucina tradizionale Kyrgyza da Navat, una catena di tea house (ce ne sono addirittura 12 in città!) arredate in stile Mille e Una Notte, dove è stato davvero difficile, per me che non mangio carne, trovare qualcosa di commestibile (ma sono abbastanza sicura che le pantagrueliche porzioni di kebab fossero una scelta gustosa per gli onnivori!).


Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

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