#mytravels. Il Kempinski Hotel Adriatic.


L’Istria è una meravigliosa destinazione di viaggio grazie al suo clima mediterraneo, al mare cristallino, all’incantevole entroterra fitto di boschi, uliveti e vigneti e ai numerosi villaggi medievali dove il tempo sembra essersi fermato.
In questo contesto idilliaco, nella località di Savudrija, sorge il Kempinski Hotel Adriatic, un lussuoso seaside resort che domina la baia di fronte al pittoresco borgo marinaro di Pirano.
L’acqua è l’elemento dominante di un’architettura che mescola sapientemente vetro e pietra e prende spunto in ugual modo dal design moderno e dall’architettura tradizionale istriana: acqua che scorre nella scenografica hall, che zampilla sulle terrazze panoramiche affacciate sul mare e che scende a cascata fino all’enorme piscina esterna, fulcro intorno alla quale si sviluppa l’intero resort.
E poi naturalmente ci sono il mare, che domina il paesaggio e può essere ammirato dalle terrazze della maggior parte delle 186 camere e suites, e la campagna lussureggiante, con i suoi uliveti argentei e i filari ordinati delle vigne, che producono i rinomati vini locali tra cui spicca la Malvasia istriana.
La lussuosa Spa del Kempinski Adriatic prende il nome da un tipo di oliva autoctona, la Carolea, ed è stata disegnata dal duo di famosi interior designer Niki Szilagyl e Werner Hoessle: qui gli ospiti troveranno 3 piscine di acqua di mare, una Jacuzzi® un hammam tradizionale, un bagno turco e una vasta scelta di signature treatments ispirati ad ingredienti istriani per eccellenza come l’olio d’oliva e il sale.
L’offerta del Kempinski Hotel Adriatic punta naturalmente sul mare, con la scenografica Kempinski Beach (una spiaggetta di ciottoli affacciata su una piccola insenatura d’acqua cristallina), ma anche sulla cucina gourmet, a cominciare dalla sontuosa prima colazione servita in terrazza quando il tempo lo permette.
Il Ristorante Dijana offre una raffinata cucina mediterranea incentrata sui migliori prodotti del territorio, mentre il Kanova si ispira alle tradizionali “konobe” (tipiche trattorie istriane a gestione familiare) ed offre un menu che permette di andare alla scoperta dei prodotti dell’entroterra, partendo dal famoso prosciutto istriano e dal Boskarin, una razza bovina autoctona.

Il fiore all’occhiello dell’hotel è sicuramente il vicino Golf Club Adriatic: disegnato dal pluripremiato architetto austriaco Diethard Fahrenleitner, questo è il primo 18 buche in Istria, inserito armoniosamente nel paesaggio collinare e  con una vista spettacolare sulla costa italiana e (nelle giornate particolarmente limpide) sulle Alpi.
Il Kempinski Adriatic, pur nascendo come beach resort, rimane aperto tutto l’anno, offrendo molti spunti per una vacanza incentrata sullo sport, sul relax, sull’enogastronomia e sulla scoperta del territorio anche nei mesi autunnali ed invernali.
Il mite clima istriano infatti permette di giocare a golf tutto l’anno ma gli spunti per una vacanza fuori stagione sono moltissimi: pedalare in e-bike alla scoperta delle cantine vinicole e delle aziende olivicole della zona; concedersi l’esperienza unica di una “caccia al tartufo” nella foresta di Motovun, habitat ideale dei pregiati tartufi bianchi e neri Istriani (pensate che l’Istria nel 1999 è entrata nel Guinness dei Primati grazie ad un tartufo del peso di 1,310 kg trovato proprio in questi boschi!); o ancora esplorare i piccoli borghi medioevali che punteggiano la costa e l’entroterra, godendo dei piaceri del cibo locale.
Noi ad esempio abbiamo visitato il faro di Salvore, che è il più antico sul mare Adriatico e sorge solo a pochi minuti dall’hotel ed abbiamo trascorso mezza giornata a Grožnjan (Grisignana in italiano), un minuscolo borgo perfettamente conservato che è un gioiello incastonato tra boschi ed uliveti e che non dovete perdervi per niente al mondo!


Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

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