Il Mozambico era nella mia bucket list da più di un anno: come spesso accade sono bastati pochi fotogrammi sul web per farmi innamorare delle sue spiagge selvagge con altissime dune di sabbia e dei suoi incantevoli reef e per farmi decidere che, questo affascinante Paese africano, sarebbe stata la destinazione di uno dei miei viaggi di compleanno.
A volte, quando nutro grosse aspettative su una destinazione, alla fine rimango in qualche modo delusa, ma così non è stato con il Mozambico che mi ha immediatamente conquistata con la sua atmosfera gypset e rilassata e con il suo essere una gemma nascosta, ben lontana dagli itinerari del turismo di massa e in grado di offrire al viaggiatore quello che ormai (a mio parere) è l’unico vero lusso: solitudine e privacy a contatto con la Natura.
Quando andare.
Noi siamo andati nella seconda metà di Giugno e non mi pento della scelta: è un periodo di bassa stagione, il clima è semplicemente perfetto (con giornate assolate, notti fresche e qualche temporale passeggero) e per ovviare alla temperatura del mare è sufficiente una muta leggera.
L’inverno australe infatti è davvero mite e piacevole ed è l’ideale per chi vuole scappare dalla rovente estate europea.
Il volo.
Questa è forse l’unica nota dolente, perché i voli dall’Europa (e dall’Italia in particolare) sono costosi e gli itinerari piuttosto macchinosi, tanto più che la maggior parte delle compagnie aeree vola su Maputo (la capitale) e per raggiungere Inhambane o Vilanculos dovrete per forza sobbarcarvi un volo interno.
Siccome per noi il viaggio conta quasi quanto la destinazione e nel corso degli anni siamo diventati dei veri e propri aviation geek, dopo aver monitorato per qualche mese i vari Skyscanner e Google Flights, abbiamo scelto di volare da FCO a JNB via AUH con Etihad Airways in Business Class a bordo dei loro Dreamliner e poi di proseguire per Vilanculos con la compagnia sudafricana Airlink.
Volare con Airlink è stato un vero e proprio salasso (455 euro a persona per un’ora di volo a bordo di un Embraer E190!) ma l’unica alternativa sarebbe stata la compagnia mozambicana LAM, soprannominata Later and Maybe o Lost Around Mozambique per la sua scarsa affidabilità, quindi il mio consiglio è quello di non rischiare di rimanere bloccati da qualche parte con un volo cancellato.
D’altronde, se siete on a budget, avete parecchi giorni a disposizione e volete vivere un’avventura, potete valutare l’opzione di spostarvi in autobus tra Johannesburg e Maputo con la compagnia Intercape (potete anche acquistare i biglietti online qui) e poi da Maputo ad Inhambane con la compagnia Etrago Bus che copre la tratta tre volte a settimana in circa 9 ore.
Etrago Bus non ha un e-shop e i biglietti vanno acquistati di persona il giorno antecedente alla partenza: il bus per Inhambane infatti parte intorno alle 05.00 del mattino e a quell’ora gli uffici della compagnia sono chiusi, quindi è consigliabile spezzare in due il viaggio, trascorrere una notte a Maputo e calcolare bene orari e tempi di percorrenza.
Il nostro itinerario.
Avendo solo 10 giorni a disposizione abbiamo deciso di concentrarci esclusivamente su quello che è il tratto di costa più bello del Paese, dividendo il viaggio in tre tappe e tagliando fuori Maputo.
– Vilanculos è una tappa irrinunciabile di ogni viaggio in Mozambico perché questa città è il punto di partenza per visitare il Bazaruto Archipelago National Park.
Questa riserva naturale è senza ombra di dubbio una delle destinazioni più interessanti di tutto l’Oceano Indiano non solo per il suo coloratissimo Reef, ma anche e soprattutto per gli stupefacenti paesaggi dell’arcipelago e per ospitare l’ultimo gruppo di dugonghi di tutta l’Africa Orientale.
Ovviamente i dugonghi non li abbiamo visti (perché sono creature molto timide e schive, davvero difficili da avvistare) ma scalare le spettacolari dune di sabbia di Bazaruto Island, fare snorkeling nel coral garden di Two Mile Reef e gustare un delizioso picnic in spiaggia, condividendo la nostra esperienza con solo altri 3 viaggiatori è stato bellissimo ed indimenticabile.
Per visitare l’arcipelago avete due opzioni: dormire sulla terra ferma e raggiungere le isole con un’escursione in barca oppure dormire in uno dei pochi resort che sorgono a Bazaruto e Benguerra.
In entrambi i casi ci sono dei pro e dei contro.
I resort all’interno del Parco Naturale sono ovviamente molto costosi e prevedono un trasferimento in elicottero che non sempre è incluso nel prezzo.
Ma la vera brutta notizia è che c’è un solo resort che si affaccia direttamente su una delle barriere coralline del Parco (il Pestana Bazaruto Lodge, che è il più economico ma anche, ahimè, il meno bello), mentre tutti gli altri si affacciano su delle bellissime spiagge di sabbia candida ma sono lontani dai Reef e quindi, per fare snorkeling, dovrete sempre e comunque muovervi in barca.
Dormire sulla terra ferma è molto più economico ma dovete considerare che le escursioni in barca per visitare l’arcipelago costano circa 120 dollari a persona, quindi valutate bene il rapporto costi benefici in base alle attività che avete in programma di fare!
Noi, dopo attente valutazioni, abbiamo deciso di dormire sulla terra ferma e abbiamo scelto Casa Babi, una piccola boutique guesthouse di appena 4 camere, affacciata su una bellissima spiaggia proprio di fronte all’arcipelago.
La posizione, l’attenzione per i dettagli, l’eco-sostenibilità della struttura e la qualità del cibo (che definire delizioso è riduttivo) fanno di Casa Babi una destinazione perfetta per esplorare sia la cittadina di Vilanculos che il Parco Naturale.
Oltretutto Denis e Sabrina, i proprietari di Casa Babi, gestiscono anche l’attiguo centro Odyssea Dive e quindi potrete organizzare con facilità tutte le vostre attività acquatiche.
– La seconda tappa irrinunciabile di un viaggio in Mozambico si trova più o meno a metà strada tra Vilanculos e Praia do Tofo ed è un vero e proprio “destination resort” che vale da solo il viaggio.
Il Travessia Beach Lodge è un luogo magico di cui non potrete non innamorarvi: pochi bungalow nascosti tra la fitta vegetazione costiera, spettacolari dune di sabbia, chilometri di spiaggia deserta ed incontaminata e le più incredibili albe sul mare fanno di questo luogo la destinazione di viaggio gypset e bohémien per eccellenza.
Travessia Beach Lodge è un eco-lodge dove il lusso è discreto e a piedi nudi e dove potrete staccare completamente dalla routine quotidiana, concedendovi una fuga romantica e a stretto contatto con la Natura.
– Terza ed ultima tappa del nostro viaggio è stata Praia do Tofo. Qui si viene per vivere un’esperienza davvero unica: fare whale watching e nuotare con la cosiddetta mega fauna ovvero megattere, mante e squali balena.
E qui purtroppo è arrivata l’unica delusione di tutto il nostro viaggio perché le megattere nuotano nelle acque del Mozambico solo tra Giugno ed Ottobre e probabilmente quest’anno erano in ritardo.
Fatto sta che non abbiamo avvistato neppure uno di questi bellissimi giganti del mare e anche squali balena e mante (che in teoria sono stanziali) si sono tenuti alla larga da noi.
Il dispiacere è stato grandissimo e non è stato di consolazione neppure l’avvistamento di un piccolo pod di delfini con cui abbiamo nuotato per qualche minuto.
Insomma se volete il mio consiglio spassionato sobbarcatevi il lungo viaggio in macchina per spingervi fino a Tofo solo ed esclusivamente nei mesi di Luglio ed Agosto, quando la stagione del whale watching è al suo culmine e gli avvistamenti sono quasi certi.
A Praia do Tofo abbiamo scelto il Liquid Dive Adventures che sorge proprio sulla spiaggia ed organizza Ocean Safari ed immersioni ad un buon prezzo, ma purtroppo non mi sento di consigliarvelo fino in fondo perché i loro bungalow sono decisamente troppo spartani e il ristorante è mediocre e molto costoso.
– Come spostarsi in Mozambico.
Le strade in Mozambico sono in buone condizioni e quindi in teoria è possibile noleggiare un auto e spostarsi senza grossi problemi.
Ma c’è un ma! Le macchine a nolo e la benzina sono così costosi che diventa più conveniente (e sicuramente più rilassante) prenotare i transfer tra una località e l’altra con un driver.
Noi ci siamo affidati a JC, la sua agenzia si chiama No Food for Lazy Man e potete contattarlo su WhatsApp al numero +258841072995.
Lui e il suo autista sono puntuali, gentili e prudenti nella guida e siamo riusciti a spuntare un buon prezzo per i tre trasferimenti quindi ve lo raccomando assolutamente.
Come vi dicevo c’è anche la possibilità di spostarsi in autobus o con i chapas, piccoli “taxi bus” molto comuni nei Paesi Africani.
Valutate bene tempi e disagi però, perché i chapas si fermano continuamente per caricare e scaricare persone e pacchi e vengono stipati all’inverosimile, quindi il viaggio potrebbe diventare una vera e propria odissea!